Altilia- Sepino. Qualificare , Innovare e potenziare
Si chiama Via
Matris, il primo cammino, mariano, che
sarà presentato nel 2014 per il circuito
dei “Cammini di Europa” nella Tuor Box”
a partire da Santiago De Compostela, in
Galizia. “Via Matris” è un itinerario mariano che parte dal Santuario mariano dell’Addolorata di
Castelpetroso, si sviluppa nell’area
bojanese e nella valle del Tammaro fino al Santuario mariano Madonna della Libera di Cercemaggiore. Via
Matris è il risultato operativo della Giornata regionale e diocesana del
Turismo e del Creato , espressione della giornata mondiale promossa dal
Pontificio consiglio del Turismo (si celebra ogni anno il 27 settembre), nel
conteso degli eventi culturali
della settimana di preparazione
per l’elevazione a titolo di Basilica minore del Santuario dell’Addolorata di
Castelpetroso, Patrona del Molise. La
giornata celebrativa che si è svolta nel
teatro dell’area archeologica di Altilia, città dei Sanniti, promossa dagli
uffici diocesani della Pastorale del Turismo , del Lavoro, della Famiglia in
collaborazione con la
Regione Molise , ha visto un susseguirsi di interventi sostenuti da autorevoli e
qualificati relatori. Il clima mite
verso l’equinozio estivo ha permesso all’assortito pubblico composto da
operatori turistici, ristoratori, di strutture ricettive , parroci e sindaci dei comuni dell’area circostante,
di gustare l’ambiente naturale, i colori, i profumi, la storia del mondo
rurale. all’Erba
fiume silente di D’Annunzio. I tratturi di cui il Molise ne vanta
primato e ricchezza scompaiono perché
non c’è allevamento zootecnico che va ad alterare lo stato naturale –ha detto
il prof. Pilla. Altilia nasce infatti da un tratturo e questo non lo possiamo
dimenticare come non possiamo dimenticare anzi
che la ruralità è il segmento di
partenza per dare slancio al Molise ed un Molise elitario dove la
ruralità non è un fastidio ma significa
identità, ricerca armonia con la natura, tutela dell’ambiente e del paesaggio, dei saperi e dei sapori il tutto plasmato dalla mano saggia e
“custode” dell’uomo. L’attività rurale è la nostra attività storica ed è
l’affrancamento della ripresa economica del nostro piccolo Molise nel contesto
della nazione e dell’ Europa che cammina, in rete, attraverso i cammini. “Far
crescere un territorio strutturato ed accogliente aiuta il cammino a tenerlo in rete con il
sostegno delle realtà locali in un contesto di progettualità eurpoea – è
l’esortazione di Alessandro Cardinali
presidente della GEIE Cammini d’Europa. EATitinerari, tour box è infatti un esempio concreto presentato
durante la ricca giornata ad Altilia. La tour box è la proposta operativa dei cammini che unisce natura,
gusto e cultura. Una pausa di gusto lungo le strade della cultura europea, una
sosta di piacere e scoperta attraverso i sentieri tracciati dalla tradizione
millenaria dei grandi pellegrinaggi, con l’obiettivo primario di qualificare,
innovare e potenziare le risorse locali, l’ambiente naturale le emergenze
storiche, le produzioni tipiche e le tradizioni culturali. Il Cammino della Via Matris fa parte dunque dei 10
cammini – tra i quali il cammino di
Santiago, di Francesco, degli Abati, di
Tommaso via Francigena - inseriti
nella Tour box che sarà presentata nel
2014 alla BIT di Milano. Il Molise sarà portato quindi in tutti gli ostelli del
Cammino di Santiago de Compostela.
Dal tema della Custodia del Creato
sviluppato nell’intervento dell’arcivescovo metropolita di Campobasso mons. Bregantini al tema delle
risorse del territorio al tema dell’acqua al tema delle risorse ambientali sostenuto
dal consigliere regionale delegato al turismo Domenico Di Nunzio alla tutela dell’ambiente con l’intervento
appassionato del Comandante regionale del corpo Forestale Rosa Patrone sulla
cura e custodia dei beni ambientali. Dal
mondo della zootecnia al tema dei
cammini e del mondo rurale la giornata ben articolata e ricca di spunti
operativi, moderata dal direttore della pastorale diocesana per il turismo Mario Ialenti, si è conclusa con una esibizione di un gruppo
locale con una danza tradizionale di contaminazione “il Salterello” ed una
fraterna condivisione dei prodotti tipici locali. Altamente culturale è stato
il taglio degli altri relatori tra cui
il prof. Fabio Pilla dell’ Università del Molise con una riscoperta contagiosa del mondo rurale molisano a
partire da immagini di Goethe
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