SI È RIUNITO IL COMITATO REGIONALE DI
COORDINAMENTO. NECESSARIO INCENTIVARE LE POLITICHE DI “SAFETY CULTURE”
Si è riunito presso
l’Assessorato alle Politiche per l’Occupazione, il Comitato regionale di coordinamento
per la sicurezza sui luoghi di lavoro, la cui funzione, oltre che d’obbligo in
quanto normativamente prevista dall’art. 7 del Testo Unico in materia (D.Lgs.
n. 81/2008), riveste un’importanza fondamentale per l’intero territorio
regionale, soprattutto alla luce dell’ultimo tragico episodio avvenuto a
Montenero di Bisaccia in cui ha perso la vita un giovane trentenne.
Numerosi i membri che hanno preso parte all’incontro:
l’Assessore regionale al Lavoro, Michele Petraroia,
i Direttori regionali dei Servizi Prevenzione,
Veterinaria e Sicurezza alimentare, Mauro Di
Muzio, e Politiche per l’Occupazione, Vincenzo Rossi, Ferdinando
Manna, rappresentante della Regione Molise in seno a tale Comitato, Mariarosaria D’Elisiis, in rappresentanza dell’Assessorato regionale ai
Lavori pubblici, il Direttore Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro ASREM,
Annamaria Frontera, il
responsabile del Dipartimento Unico regionale di Prevenzione ASREM, Teodoro Campo, Pietro Toti per l’Ispettorato regionale del Lavoro, Francesco Salierno e Giuseppina Panichella in rappresentanza della
Direzione regionale INAIL, Giovanni Romagnuolo per l’ARPA Molise, Giancarlo Ripabelli quale docente esperto
dell’area prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Università degli Studi
del Molise, Michele Pistilli in
rappresentanza dell’Api e dell’Acem, il Comandante della Guardia Costiera di
Termoli, Antonio Nasti, Giuseppe Maio e Ugo Bonessio in rappresentanza del corpo nazionale dei Vigili
del Fuoco del Molise, Susanna Pastorino, delegata della CGIL.
L’incontro si è aperto con una panoramica
delle attività di prevenzione e di sicurezza sui luoghi di lavoro svolte,
nell’ambito di competenza di ciascun intervenuto, nel corso dell’anno 2012 e
del primo semestre 2013 e di una presa d’atto dello stato dell’arte di quelle
attualmente in campo per verificare la possibilità, da un lato, di correggere
il tiro riguardo situazioni che presentano criticità e, dall’altro, di continuare
ad incentivare percorsi caratterizzati da elementi di estrema positività in
campo pratico, confutabili anche sulla base di dati numerici forniti dai membri
del Comitato stesso.
100 i cantieri molisani attenzionati al
fine di verificare l’osservanza di regole in materia di sicurezza e rilevare
l’eventuale presenza di irregolarità, azione resa possibile attraverso una
convenzione stipulata tra l’Assessorato ai Lavori Pubblici e la Cassa Edile del
Molise e i cui risultati saranno disponibili a fine dicembre, quando scadrà il
periodo di copertura dell’azione messa in campo.
Poco confortanti i dati illustrati al
tavolo dai referenti regionali INAIL
e relative all’anno 2012: su 146 aziende ispezionate sull’intero territorio
molisano, ben 139 sono risultate irregolari; nello specifico, dei 391
lavoratori irregolari relativamente ai contributi assistenziali, 189 sono
risultati assolutamente in nero, con picchi nel settore dell’edilizia. Emerge, dunque, ancora una volta il dato
allarmante relativo al lavoro nero e sommerso, nonostante sia stata prevista la
cosiddetta ‘maxi-sanzione’, ovvero una sanzione amministrativa, il cui
ammontare varia da 1.500 a 12.000 € per ciascun lavoratore irregolare,
maggiorata di euro 150 per ciascuna giornata di lavoro effettivo, così come
disposto nel Collegato Lavoro (Legge n. 183/2010).
Circa la programmazione delle attività per
l’anno 2013, l’INAIL ha informato i presenti dell’accordo raggiunto con la
Guardia di Finanza riguardo, nello specifico, il settore marittimo.
Dal canto suo, i rappresentanti dell’ASREM hanno illustrato le attività
svolte nell’anno 2012 che si sono concentrate su due ambiti principali: il
controllo e la vigilanza delle tubature e degli impianti idrici al fine di
prevenire la presenza della legionella, batterio responsabile della
legionellosi, grave forma di polmonite, a volte perfino letale, che si contrae
solo inalando piccole goccioline "contaminate" da questi batteri, che
poi si annidano nei polmoni e, in secondo luogo, implementando azioni di tutela
della salute dei lavoratori, monitorando costantemente la presenza di materiali con amianto in
edifici segnalati.
Un plauso è stato espresso all’azione di
informazione e diffusione delle attività in materia di prevenzione incendi e
sicurezza negli ambienti domestici e di lavoro, svolta dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco del Molise, rivolte
principalmente agli studenti delle scuole molisane, che gli stessi Vigili del
Fuoco hanno definito “loro alleati” nell’opera di sensibilizzazione verso tale
tematica. 174, invece, il numero di controlli ispettivi di prevenzione incendi,
effettuati nel 2012, di cui 102 svolti dal Comando provinciale di Campobasso e
72 da quello di Isernia.
I membri del Comitato si sono soffermati,
inoltre, ad esaminare l’atto di indirizzo per la realizzazione degli interventi
di prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per
l’anno 2014, oltre all’implementazione dei corsi di aggiornamento per il
personale competente e i progetti formativi da mettere in campo.
“Il lavoro da
svolgere resta ancora lungo ed impegnativo – ha commentato a margine dell’incontro il Vicepresidente della Giunta
regionale, Michele Petraroia, - ma è necessario consolidare l’attività di carattere
lavoristico che questo Assessorato potrà svolgere per le iniziative in corso e
future, coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali in un prossimo incontro
d’urgenza, soprattutto in vista della riunione che si terrà il 30 settembre
presso il Ministero della Salute, per consentire un utile scambio di
valutazioni al fine di definire la programmazione annuale in materia di
prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro e al quale sono stati convocati i
Presidenti dei Comitati regionali di coordinamento”.
“È dovere delle istituzioni – ha proseguito Petraroia - adoperarsi quotidianamente e a tutti i livelli,
ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e di concerto con le parti
sociali, al fine di consolidare la ‘safety culture’ attraverso azioni
coordinate e concrete di ‘co-responsability’, mirate alla tutela
dell’incolumità e della vita delle persone”.
“Ci attende un
lavoro abbastanza faticoso – ha concluso
il Vicepresidente dell’Esecutivo regionale Petraroia - ma indispensabile per passare dalla
lettura dei dati ad azioni di tipo concreto”.
I lavori del Comitato sono stati aggiornati alla prossima settimana,
quando verrà messo a disposizione di tutti i presenti un resoconto integrale
delle varie attività di prevenzione e di sicurezza sui luoghi di lavoro ad
opera dei vari soggetti coinvolti; nell’ambito della prossima riunione, sarà
anche presentata, verificata la
necessità odierna di redigerlo e la condivisione di tutti i membri, la bozza di
regolamento di cui il Comitato intenderà dotarsi.
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