Mauro Natale (foto Gino Calabrese) |
“C’è chi perde la voce e chi
perde il buon senso. Tacere per la seconda volta, dopo che già mesi fa ci è
stato dedicato un articolo dal titolo “Il silenzio degli industriali” non ci sembra oggi opportuno.
Per gli imprenditori che
rappresento, per le battaglie condotte da chi mi ha preceduto alla presidenza
dell’Associazione Industriali, per la passione, il tempo e la dedizione che io
e tanti altri come me dedichiamo alla nostra organizzazione.
Leggere che Confindustria
Molise ha perso la voce e tace sulle questioni legate alla politica regionale,
alla programmazione, alla concertazione, alle ipotesi di riforma in vari ambiti
della pubblica amministrazione e così via, è davvero sorprendente. Mi chiedo,
infatti, dove sia il buon senso e soprattutto la capacità di analisi di chi -
cimentandosi quotidianamente nell’esame dei fatti politici ed economici
molisani - ci ribadisce a distanza di pochi mesi (forse perché il suo primo
personalissimo tentativo di attaccaci è caduto nel vuoto!) che manchiamo, con
il governo Frattura, di “parlare, di confrontarci, di chiedere, di discutere e,
come con Iorio, di pretendere”.
La capacità di analizzare le
vicende che caratterizzano il
Molise in questo nuovo arco di legislatura, infatti, dovrebbe
portare senza troppo impegno intellettivo a comprendere le differenze di
“un’epoca” rispetto ad un’altra: nel modus operandi della nuova classe
dirigente molisana c’è evidentemente qualcosa di diverso, a nostro avviso,
rispetto alla politica con cui abbiamo interagito e dialogato per oltre un
decennio.
Se non lo si coglie e dunque
si resta stupiti dalla nostra mancanza di voce o di ”pretese”, vale la pena
spiegarlo, in maniera elementare, affinché lo stupore si trasformi in
qualcos’altro.
Immaginando che le azioni
messe in campo, finora, dall’attuale governo regionale siano dei puntini
(simili a quelli che si trovano sul libri scolastici per gli esercizi degli
alunni della seconda classe), siamo sufficientemente persuasi che alla fine
verrà fuori un disegno compiuto, diverso dai puntini posti volutamente qua e
là, che avevamo- ahi noi - dovuto osservare e commentare fino allo scorso anno.
Per noi ciò oggi fa la differenza: un
disegno compiuto seguendo l’ordine dei puntini darà, a nostro avviso, un
risultato finale più apprezzabile.
Certi che la visualizzazione
del tema per immagini abbia giovato ai più, cogliamo l’occasione per esprimere
nuovamente la nostra posizione su un tema molto attuale, quale la fattibilità
dell’arteria autostradale Termoli - San Vittore.
Per il sistema industriale è
fondamentale realizzare un collegamento veloce, sicuro ed efficiente tra il
Tirreno e l’Adriatico. Per questo va difesa in ogni modo e da parte di tutti
(politica, in primo luogo, ma anche organizzazioni del partenariato economico e
sociale) la destinazione di risorse finanziarie già previste per questa
infrastruttura, e chiediamo con forza al Presidente della Regione l’attivazione
di un tavolo di dibattito e mobilitazione su un problema che riveste una
importanza decisiva per il Molise.
Ciò per noi vuol dire
guardare al futuro con la concretezza di chi fa impresa e chiede di
infrastrutturare il territorio, avendone una necessità vitale per la
sopravvivenza proprie attività, non solo, ma anche della autonomia regionale.”
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