L’intervento
del Presidente Mauro Natale
a
valle delle analisi del Centro Studi di Confindustria
“Per agganciare i segnali
della ripresa, dobbiamo reindustrializzare la regione e tornare al 26% del pil
legato al manifatturiero”. Lo afferma in una nota inviata stamane alla stampa
Mauro Natale, Presidente della Confindustria Molise.
Una rapida premessa per
lanciare immediatamente un messaggio concreto: “Serve reindustrializzare la
regione perché solo dal potenziamento dell’attività industriale può arrivare la
ripresa e la crescita del nostro territorio, in termini di ricchezza prodotta,
diminuzione del carico fiscale e rilancio dell’occupazione. Questa è la
strategia che stanno seguendo i Paesi e le regioni dell’Europa che crescono di
più. Se aumentano le imprese, infatti, cresce la base imponibile (cioé la
quantità di risorse da destinare ai servizi e allo stato sociale), si può
ridurre il carico fiscale e può aumentare l’occupazione.
“L’industria è il motore
della crescita e su questo chiediamo al governo regionale un impegno forte,
serio e immediato. Abbiamo accolto positivamente la firma del “Contratto di
sviluppo” voluto dalla regione (e in modo particolare dall’assessore Facciolla) per rilanciare il settore
agroalimentare, ma bisogna andare oltre. Serve un “Piano di sviluppo” incentrato
sul comparto manifatturiero: dal metalmeccanico, all’impiantistica industriale,
dal chimico, al settore della componentistica, l’agroindustriale, il legno, il
tessile e così via”.
“Occorre puntare - aggiunge
poi Mauro Natale - sull’attrattività di nuovi investimenti: pensare ad accordi
fiscali per favorire quelli superiori ad una certa soglia, immaginare azioni di
accompagnamento per l’acquisto di capannoni industriali in disuso, migliorare
la competitività dei servizi resi all’interno dei nuclei industriali,
abbattendone in primo luogo le tariffe. A proposito, che fine ha fatto la
riforma - da noi industriali tanto richiesta - dei Nuclei industriali che puntava
appunto a migliorarne l’efficacia e a ridurne i costi?
Molto bene l’azione di
spending review messa in atto da questo governo, bene anche l’impegno a
fuoriuscire dalla miriade di società partecipate, opportuna la semplificazione
della goverenance negli enti strumentali della regione (in primo luogo la
Finmolise, che ora deve diventare fondamentale per accompagnare i processi di
crescita del sistema imprenditoriale molisano) e assolutamente corretta la
scelta di non finanziare più iniziative che non siano di sviluppo per il
territorio.
“Chi mi ha preceduto al
vertice di questa organizzazione -
sottolinea Natale - si è molto impegnato per sollecitare il cambiamento in
questa direzione. Ne riconosciamo oggi i primi segnali, ma occorrono tempi più
stretti perché la fuoriuscita dalla crisi possa trovare una regione rinnovata e
disponibile ad un processo di sviluppo incentrato sull’attività d’impresa in
tutti i settori, anche quello della cultura e del turismo”.
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