Riordino sanità: in Molise la
storia si ripete come in un déjà vu
E la storia si ripete, come in un déjà
vu. Chi aveva assunto l’incarico di
portare all’attenzione del Ministero della Salute la bozza di proposte sul
riordino della sanità in Molise, elaborata in IV Commissione con impegno e con
il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore, non sembra abbia promosso
i contenuti del documento sui tavoli romani, sebbene questi necessitassero di
essere strenuamente difesi e affermati. Né tantomeno sembra vi siano stati
incontri con il commissario ad acta prima che questi definisse in maniera inappellabile
i dettami del Piano sanitario nel tentativo di dimostrare per tempo al
Ministero i risultati ottenibili ottimizzando le risorse senza tagliare su
servizi e prestazioni sanitarie, come ampiamente discusso e dimostrato in IV
Commissione.
Oggi mi vedo costretto a constatare, alla
luce di quanto verificatosi, che tanto lavoro è stato fatto per nulla. Assieme
ai componenti della IV Commissione e ad altri consiglieri abbiamo rivendicato
il ruolo legittimo ad assumere decisioni che tutelassero i molisani ed il loro
diritto ad una buona sanità pubblica, ma è chiaro che l’iter burocratico, avviato
con la trasmissione del documento elaborato dalla Commissione agli organi
preposti, deve essersi inceppato.
Lo scenario che si sta delineando è già
stato visto e rivisto nella nostra regione: i politici riempiono pagine e
pagine di giornali locali criticando quanto è stato ormai irrevocabilmente
stabilito. C’è da chiedersi dove fossero quegli stessi politici dal 4 settembre
2012, giorno in cui è stata licenziata in IV Commissione la bozza di proposte,
fino al mese di novembre, quando cioè il commissario ad acta ha consegnato il
Piano al Ministero.
Confidavo nelle capacità diplomatiche del
Presidente della Giunta regionale e nella mediazione dell’Assessorato regionale
alla sanità con la struttura commissariale. Devo ricredermi e devo prendere
atto, con amara disillusione, dell’assoluto silenzio e dell’inerzia registrati su
un problema così importante, come quello del riordino della sanità in Molise.
Probabilmente in una fase difficile della
storia politica del Molise, avendo di fronte le ceneri della X Legislatura, ci si
è distratti un po’ troppo, finendo per mancare l’obiettivo più importante. Presi
da leadership, alleanze, stucchevoli corse alla poltrona, si è perso di vista il
motivo per il quale siamo stati eletti: ricercare il bene dei cittadini
molisani. Ed il taglio di posti letto, la soppressione di presidi sanitari,
vanno ormai in una direzione ostinata e contraria.
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