VOTATA LA SECONDA DELIBERAZIONE
SULLO STATUTO
50 FOTO DEL CONSIGLIO |
Con sedici voti favorevoli, due contrari, dei
consiglieri Chierchia e Ciocca, e sei astensioni, dei consiglieri Di Donato,
Leva, Monaco, Petraroia, Romano e Scarabeo, il Consiglio regionale del Molise,
convocato e presieduto dal Presidente Pietracupa, per la giornata di oggi, 20
dicembre 2012, poco prima delle 13,30, ha approvato, con seconda deliberazione (la prima era stata
approvata lo scorso 19 ottobre), la
proposta di legge n.47, di iniziativa di Mario Pietracupa in veste di
consigliere, avente ad oggetto: “Proposta di intervento modificativo ai sensi
dell’articolo 17-bis della legge regionale 24 ottobre 2005, n.36, come
integrata e modificata dalla legge regionale 30 marzo 2012,n.7 concernente
^modifiche allo Statuto della Regione Molise, approvato con prima deliberazione
del Consiglio regionale n.184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione
del Consiglio Regionale n.35 del 22 febbraio 2011^”.
Le modifiche più sostanziose riguardano la
riduzione del numero dei consiglieri da trenta a venti più il presidente e la
riduzione del numero degli assessori a quattro.
Avendo quasi tutti i consiglieri già espresse le
proprie posizioni sull’importante documento che regola la vita dell’ente
Regione, in occasione del primo deliberato dello scorso 19 ottobre, le stesse
sono state ribadite nel dibattito
sviluppatosi in data odierna. Il
consigliere Chierchia ha ripresentato un emendamento, già respinto la scorsa
volta, tendente a far inserire nello statuto che “gli assessori devono essere
nominati tra i consiglieri regionali”. L’esito è stato lo stesso del 19
ottobre: l’emendamento è stato respinto.
Nella sua dichiarazione di voto finale il
consigliere ha annunciato l’attivazione dell’istituto referendario.
E’ stato il Presidente della apposita commissione, Niro, ad avviare
gli interventi di consiglieri e assessori, per lo più brevi, affermando, tra
l’altro, che “oggi siamo chiamati a
compiere uno degli atti più delicati tra quelli giunti al vaglio del Consiglio
regionale e che entrerà comunque a far parte della storia, piccola o grande che
sia, della nostra regione.Uno statuto che ha superato ogni censura di
legittimità”.
Il consigliere Niro ha concluso affermando che
“avrei tanto voluto presentare emendamenti allo Statuto così come approvato in
prima lettura, soprattutto agli articoli riguardanti la forma di governo, ma
ero profondamente preoccupato perché se fossero stati approvati avrebbero
purtroppo condotto, com’è naturale che sia, ad uno slittamento e un nuovo voto
in primavera avanzata dello statuto, ma ho ritenuto che questo comportamento
avrebbe fortemente messo a rischio la stessa approvazione. Io sono per dare
oggi la nuova carta costituente alla regione Molise, questo è e sarà il mio
impegno, e questo sarà il mio atteggiamento rispetto ad eventuali emendamenti
che fossero presentati. Ho voluto dire ciò perché ritengo estremamente
importante segnare oggi un punto definitivo, positivo per la nostra comunità
regionale, cioè arrivare ad approvare in lettura definitiva lo statuto
regionale”.
Dopo una minaccia di sospensione della seduta da
parte del Presidente Pietracupa per la poca attenzione riservata all’importante
problematica, ha preso la parola il consigliere Tamburro che ha sostenuto come
il documento “sia la sintesi del pensiero che ciascun consigliere ha riservato
allo statuto e che comunque l’attuale formulazione non rispecchia il mio
pensiero in quanto, ad esempio, avrei voluto che fosse inserita la sfiducia
costruttiva”.
In sintonia con quanto affermato dai consiglieri
Niro e Tamburro, anche l’assessore Chieffo, che avrebbe gradito un carta un po’
diversa, ma “Oggi credo che occorre dare un segnale della nostra volontà di
approvare lo Statuto. E’ la prima volta che percorriamo la strada della
modifica del fondamentale documento. Non lo condivido appieno, ma c’è la
necessità improcrastinabile di approvarlo”.
Il consigliere Ciocca ha ribadito la sua
contrarietà, manifestata in maniera particolare contro la riduzione dei
consiglieri. “Così si toglie la rappresentanza democratica solo per la spesa.
Si poteva operare diversamente spalmando lo stesso importo per venti
consiglieri su trenta”.
Anche il consigliere Petraroia ha spinto verso il
voto per “superare un ritardo di decenni”,pur rimarcando le difficoltà che si
troverà a gestire il presidente eletto per le problematiche legate alle società
partecipate. “Deve essere il consiglio e non la giunta a vigilare sulle
partecipate” – ha affermato-.
Si è rivolto al presidente Iorio, assente in aula,
il consigliere Di Pietro il quale ha sostenuto che non lo convince il fatto che
non si sia “messo mano ad altro, oltre che alla riduzione dei consiglieri e
assessori”. Ha annunciato, comunque, come l’altra volta, il voto favorevole.
Si aspettava un confronto più democratico sul
documento da lasciare alle future
generazioni, il consigliere Nicola Cavaliere. “Oggi scriviamo una pagina
veramente importante per loro”.
Dopo la precisazione dell’assegnazione della
proposta di legge elettorale del consigliere Niro, dopo la approvazione dello
statuto, da parte del Presidente Pietracupa (“l’assegnerò con parere negativo,
dobbiamo preoccuparci più del bilancio” – ha detto), ha preso la parola
l’assessore Scasserra che ha informato l’aula su alcuni interventi operati
dalla Giunta su argomenti sollevati nel corso del dibattito in aula
(snellimento dell’apparato del turismo con l’eliminazione degli enti
provinciali e accorpamenti dei nuclei industriali).
Si è quindi proceduto con la votazione
dell’articolato e dell’emendamento del consigliere Chierchia (respinto a
maggioranza con sette astensioni e soli tre voti favorevoli) prima che il Presidente
ponesse in votazione l’intera proposta che, come detto, è passata con 16 voti
favorevoli.
Dopo brevissimi interventi dei consiglieri
Petraroia, Niro, Romano e Tedeschi sui possibili punti da inserire all’ordine
del giorno dei lavori, il Presidente Pietracupa ha aggiornato la seduta a
venerdi 28 dicembre alle ore 11,00, per la proposta di legge di proroga delle
nomine negli enti subregionali che dovrà essere licenziata dall’apposita
commissione presieduta dal consigliere Niro.
“Altri argomenti potranno essere inseriti solo se
arrivano gli atti” – ha chiuso il presidente Pietracupa.
Intanto, in avvio di riunione, il Consiglio ha
votato a MAGGIORANZA il primo punto riguardante la proposta di legge n.60, di
iniziativa dei consiglieri Niro e Romagnuolo concernente la “Interpretazione
autentica del comma 1- quinquies dell’articolo 14 della legge regionale 11
dicembre 2009, n.30 (intervento straordinario regionale volto a rilanciare il
settore edilizio, a promuovere le tecniche di bioedilizia e l’utilizzo di fonti
di energia alternative e rinnovabili, nonché a sostenere l’edilizia sociale da
destinare alle categorie svantaggiate e l’edilizia scolastica). La questione è
stata sollevata dal Comune di Campobasso che, appunto, chiedeva di chiarire in
maniera definitiva – ha detto il relatore Niro – se il limite volumetrico
massimo dovesse essere applicato alla superficie del comparto di proprietà di
un richiedente, al netto dei volumi esistenti sul lotto stesso.
Subito dopo è stato approvato alla UNANIMITA’ anche
un ordine del giorno proposto dal consigliere Petraroia sulla crisi del settore
edile. Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore Chieffo che ha riportato
all’aula i contenuti della riunione tenutasi nella serata di ieri in Prefettura
sullo specifico argomento.
Dopo lo scioglimento della seduta c’è stato lo
scambio di auguri al quale, oltre ai consiglieri, ha partecipato anche il
personale del Consiglio.
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