La parlamentare molisana interesserà il Ministro competente sul documento con un atto di sindacato ispettivo.
PIANO SANITARIO REGIONALE, SULLA PROPOSTA BASSO LA DE CAMILLIS TUONA: INCONCILIABILE CON DIRITTO ALLA SALUTE DEI
CITTADINI
“E’
follia pensare di chiudere l’Emodinamica al San Timoteo e servizi essenziali
presso altre strutture”
Sabrina De Camillis |
La Deputata molisana Sabrina De
Camillis considera il Piano Sanitario regionale redatto dal Sub Commissario
Filippo Basso un documento inconciliabile con il diritto alla salute dei
cittadini, sancito dalla Costituzione Italiana.
La parlamentare, fortemente contraria a questa proposta di
riorganizzazione sanitaria, interesserà
della problematica il Ministro della sanità con un atto di sindacato ispettivo
attraverso il quale chiederà l’intervento del Governo sulla riorganizzazione
ospedaliera che tante polemiche e reazioni sta suscitando in regione.
“E’ una follia pensare alla
chiusura notturna dell’attività di emodinamica nell’ospedale di Termoli mettendo
così a rischio i malati cardiaci del Basso Molise chiamati a pagare sulla
propria pelle scelte fatte da chi non conosce il territorio del Molise e
del litorale in particolare _ ha dichiarato la De Camillis _. Il risparmio
della chiusura di questo importantissimo servizio lo pagheremo con un grave danno
sulla salute visto il rischio che corrono i cardiopatici di vedere aggravarsi
le proprie condizioni psico-fisiche in caso di infarto. Questi malati saranno,
infatti, costretti ad un trasferimento
al Cardarelli di Campobasso vista l’impossibilità di curarsi al San Timoteo. E
lo pagheremo anche con un incremento del danno economico per l’azienda
sanitaria stessa che vedrà crescere il costo per le cure di quei pazienti
che riceveranno con ritardo interventi
il cui risultato è strettamente connesso ai tempi. Il responsabile di tali
scelte si dovrà assumere la responsabilità anche delle conseguenze sulla salute
della gente”.
Secondo la De Camillis: “alla
base del documento c’è l’idea che il Molise non ha più la dignità di regione perché con questo Piano si costringono i
residenti della costa a rivolgersi ad ospedali di regioni limitrofe _ ha proseguito la deputata _ aumentando a
dismisura i costi della mobilità passiva. In ogni caso le criticità causate da questa
proposta di Piano sanitario non
risparmiano nemmeno gli ospedali di Isernia e Campobasso. Per questo mi attiverò presso il Governo ed il Ministro per illustrare
le ragioni degli operatori sanitari e difendere i servizi a beneficio della
popolazione”.
La Parlamentare sottolinea che:
“Anche per le altre strutture regionali i commissari propongono nel loro piano
scelte incomprensibili. A Larino andavano potenziati tutti i servizi legati
all’attività di Riabilitazione,
che dovrà potere svolgere la propria funzione ad elevati livelli qualitativi
per cercare di arginare l’alta mobilità passiva e per diventare polo attrattivo
per le regioni dell’area dell’Adriatico, che hanno grande carenza nel settore.
E’ come se i Commissari avessero in mente che per i molisani curarsi in regione
o in strutture fuori del territorio possa essere eguale.
Ciò sarà dannoso per i cittadini che dovranno fare sempre più ricorso
ai viaggi della speranza; sarà dannoso per l’economia del Molise che finché
esiste come istituzione, dovrà avere la capacità di creare le condizioni per
mettersi in concorrenza con i territori limitrofi con cui dovrà avere rapporti
di pari dignità e sarà una violazione sul piano costituzionale visto che la
revisione del titolo V, fissa le competenze regionali in materia di sanità.
Ora è il momento di costruire
una rete sanitaria che possa diventare punto di riferimento qualitativo per i
cittadini e remunerativa per l’economia territoriale.
Certo sarà necessario avere il
coraggio di una forte presa di coscienza e di responsabilità da parte di tutti e, soprattutto, sarà indispensabile la
capacità di fare proposte serie alla cui base ci siano merito e competenza per
rispondere in modo adeguato alle necessità della gente, compatibilmente con le
risorse disponibili.
Bisognerà anche
mettere in campo strategie per trovare nuove forme di finanziamento, sapendo
che per la ripresa economica del Molise si dovrà al più presto avere la
possibilità di ridurre gli attuali livelli di tassazione per ridare
competitività alle nostre aziende”.
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