giovedì 20 dicembre 2012

Campobasso - 1° FORUM SUL PRECARIATO GIORNALISTICO NEL MOLISE -

Campobasso 20 dicembre 2012


TERZO STATO: QUAL E’ IL NOSTRO FUTURO?
- 1° FORUM SUL PRECARIATO GIORNALISTICO NEL MOLISE -

Assemblea partecipata quella promossa dal Terzo Stato-Coordinamento dei giornalisti precari del Molise che si è svolta questa mattina all’Incubatore sociale ‘Incontra’ di via Monsignor Bologna, n.15, a Campobasso. Hanno aderito il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, il costituzionalista dell’università di Padova, Daniele Trabucco, il presidente dell’Ordine regionale, Antonio Lupo e il componente del direttivo dell’Assostampa
(nonché delegato per la legge all’editoria), Antonio Ruggieri.
A moderare il dibattito, le fondatrici del Coordinamento, Assunta Domeneghetti e Carmela Mariano, che dopo la relazione introduttiva - in cui sono state illustrate le finalità del Terzo Stato, sottolineando, in particolare, la necessità di una maggiore coesione tra i giornalisti – hanno posto all’attenzione dei rappresentanti di categoria, le problematiche inerenti il precariato in Molise.
La prima testimonianza è stata quella del giornalista (ex Nuovo Oggi Molise), Nicola Fierro, che ha evidenziato l’importanza di una contrattualizzazione giornalistica per chi svolge questo mestiere. Ha invece portato i suoi saluti il consigliere regionale, Massimo Romano, intervenuto in merito ai finanziamenti pubblici concessi agli editori.
Subito dopo si è passati al dibattito vero e proprio. Nei giorni scorsi, infatti, ai giornalisti molisani, il Terzo Stato ha sottoposto un questionario in cui venivano chieste - in forma anonima - informazioni, sulla vita di redazione, sui contratti e sulle diverse forme di tutela. Ciò che è emerso con maggiore evidenza è la presenza di lavoro nero nelle redazioni molisane, l’assenza di organizzazione e coordinamento, la sfiducia nei confronti di chi rappresenta e tutela la categoria, le pessime condizioni economiche, le responsabilità degli stessi giornalisti e il timore di ripercussioni in caso di denuncia agli ispettori del lavoro.
Gli interventi, ampi e articolati, hanno contribuito a sollecitare, iscritti e non, a seguire tutte le procedure legali per far emergere il sommerso. Il sindacato ha posto l’accento soprattutto sulla necessità di arrivare - in tempi ragionevoli - all’approvazione di una legge che regolamenti tutto il settore dell’informazione molisana. Legge che dovrebbe fornire il contributo economico esclusivamente a quelle testate che contrattualizzano i propri dipendenti.
Ha illustrato l’ampio lavoro svolto in questi mesi per la legge sull’equo compenso il presidente Iacopino, che si è messo a disposizione dei precari facendosi portavoce delle loro istanze e schierandosi apertamente contro quegli editori che sfruttano il loro lavoro.
Interessante la relazione del costituzionalista Trabucco, che dopo una breve parentesi sul diritto all’informazione, si è soffermato sul reato di diffamazione e il caso Sallusti.
L’evento è stato totalmente finanziato dai membri del gruppo che attualmente conta quasi 180 iscritti (nei prossimi giorni le spese saranno resocontate).

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