TERZO STATO: QUAL E’ IL NOSTRO FUTURO?
- 1° FORUM SUL PRECARIATO GIORNALISTICO NEL MOLISE -
- 1° FORUM SUL PRECARIATO GIORNALISTICO NEL MOLISE -
Assemblea
partecipata quella promossa dal Terzo Stato-Coordinamento dei giornalisti
precari del Molise che si è svolta questa mattina all’Incubatore sociale
‘Incontra’ di via Monsignor Bologna, n.15, a Campobasso. Hanno aderito il presidente
nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, il costituzionalista
dell’università di Padova, Daniele Trabucco, il presidente dell’Ordine
regionale, Antonio Lupo e il componente del direttivo dell’Assostampa
(nonché
delegato per la legge all’editoria), Antonio Ruggieri.
A moderare il
dibattito, le fondatrici del Coordinamento, Assunta Domeneghetti e Carmela
Mariano, che dopo la relazione introduttiva - in cui sono state illustrate le
finalità del Terzo Stato, sottolineando, in particolare, la necessità di una
maggiore coesione tra i giornalisti – hanno posto all’attenzione dei rappresentanti
di categoria, le problematiche inerenti il precariato in Molise.
La prima
testimonianza è stata quella del giornalista (ex Nuovo Oggi Molise), Nicola
Fierro, che ha evidenziato l’importanza di una contrattualizzazione giornalistica
per chi svolge questo mestiere. Ha invece portato i suoi saluti il consigliere
regionale, Massimo Romano, intervenuto in merito ai finanziamenti pubblici concessi
agli editori.
Subito dopo si
è passati al dibattito vero e proprio. Nei giorni scorsi, infatti, ai giornalisti
molisani, il Terzo Stato ha sottoposto un questionario in cui venivano chieste -
in forma anonima - informazioni, sulla vita di redazione, sui contratti e sulle
diverse forme di tutela. Ciò che è emerso con maggiore evidenza è la presenza
di lavoro nero nelle redazioni molisane, l’assenza di organizzazione e
coordinamento, la sfiducia nei confronti di chi rappresenta e tutela la
categoria, le pessime condizioni economiche, le responsabilità degli stessi
giornalisti e il timore di ripercussioni in caso di denuncia agli ispettori del
lavoro.
Gli interventi,
ampi e articolati, hanno contribuito a sollecitare, iscritti e non, a seguire
tutte le procedure legali per far emergere il sommerso. Il sindacato ha posto
l’accento soprattutto sulla necessità di arrivare - in tempi ragionevoli -
all’approvazione di una legge che regolamenti tutto il settore
dell’informazione molisana. Legge che dovrebbe fornire il contributo economico esclusivamente
a quelle testate che contrattualizzano i propri dipendenti.
Ha illustrato
l’ampio lavoro svolto in questi mesi per la legge sull’equo compenso il
presidente Iacopino, che si è messo a disposizione dei precari facendosi
portavoce delle loro istanze e schierandosi apertamente contro quegli editori
che sfruttano il loro lavoro.
Interessante la
relazione del costituzionalista Trabucco, che dopo una breve parentesi sul
diritto all’informazione, si è soffermato sul reato di diffamazione e il caso Sallusti.
L’evento è stato
totalmente finanziato dai membri del gruppo che attualmente conta quasi 180 iscritti
(nei prossimi giorni le spese saranno resocontate).
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