Signor Presidente, colleghi consiglieri,
Paolo Di Laura Frattura |
oggi, in concomitanza con la
prima riunione di Consiglio utile dopo la sentenza del Consiglio di Stato che
ha confermato l’annullamento delle elezioni regionali dello scorso anno,
comunico a voi colleghi consiglieri la
decisione di dimettermi da consigliere regionale del Molise.
E’ stato per un grande
onore essere eletto in Consiglio regionale, motivo questo per il quale
ringrazio ancora una volta tutti coloro
che hanno dato fiducia alla nostra proposta elettorale.
Non intendo deludere le
aspettative e tradire il mandato istituzionale ricevuto.
E’ però un atto dal
quale non posso prescindere e che ho condiviso con i colleghi di schieramento,
con i tantissimi amici e cono i sostenitori di una esperienza elettorale
esaltante, vissuta solamente un anno fa..
Confesso di aver riscontrato
anche delle contrarietà da parte di chi, in questi giorni, ha provato a farmi
recedere da questa decisione, ma il rispetto che ho per il ruolo
dell’amministratore pubblico - rispetto che mi ha fatto vivere questa fase in
una situazione di sofferenza personale - mi impone un gesto di coerenza
rispetto ai miei principi.
Quattordici mesi fa,
rassegnai le dimissioni dalla presidenza della Camera di Commercio di
Campobasso per affrontare da cittadino la campagna elettorale per le elezioni
Regionali.
Nessuna norma, nessuna
regola, ME LO IMPONEVA.
Me lo chiedeva
esclusivamente il rispetto che si deve all’Istituzione che si è chiamati a
rappresentare.
È questo lo stesso
spirito che oggi mi spinge ad assumere analoga decisione.
Oggi questo Consiglio
Regionale - dopo la sentenza del Tar Molise e quella definitiva del Consiglio
di Stato - è depotenziato, è impossibilitato a svolgere compiutamente i
propri compiti istituzionali.
Nonostante queste evidenze
sento dire - sempre più spesso - che proprio in questa fase ci sono urgenze
non più procrastinabili che questo Consiglio deve discutere. Argomenti
sottaciuti ed evitati per anni che improvvisamente diventano urgenti prima fra
tutte la legge elettorale.
Un Consiglio depotenziato
quindi che rischia di essere chiamato, nei prossimi giorni, ad affrontare
l’approvazione della legge elettorale, forse a colpi di maggioranza come
qualcuno va dicendo, con un atteggiamento muscolare e “machista” degno di
altri periodi storici e di altri contesti politici.
A questo gioco non
intendo affatto prestarmi; nei prossimi giorni, se si proverà a far passare
quello che si configura come un vero e proprio blitz istituzionale e
procedurale, vorrò stare nelle piazze a protestare senza essere travolto da
“voti espressi a suon di maggioranza”.
E da comune cittadino intendo affrontare la prossima consultazione
elettorale, quella che restituirà la certezza del governo ai molisani.
Come quattordici mesi
fa, non voglio che si palesino interferenze tra il mio ruolo nelle istituzioni
e la campagna elettorale che di qui a qualche giorno affronteremo con un
obiettivo comune, quello di ricreare quell’entusiasmo per la politica tale da
rappresentare una spinta nuova per tornare a votare.
Grazie a tutti voi per
l’esperienza comune vissuta in questo anno, a prescindere dal ruoli e dalla
appartenenza di ciascuno di noi.
Campobasso 4 dicembre 2012
Paolo di Laura Frattura
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