sabato 14 aprile 2012

Campobasso. Nomina del nuovo postulatore di fra Immacolato Brienza.

Campobasso 13 aprile 2012


Svolta, nella cattedrale della SS. Trinità di Campobasso, la celebrazione eucaristica in memoria del pio transito di Fra Immacolato Brienza.
Don Fabio Di Tommaso.Nuovo postulatore per la causa di beatificazione.

 Si è appena svolta, nella cattedrale della SS. Trinità di Campobasso, la celebrazione eucaristica in memoria del pio transito di Fra Immacolato Brienza, presieduta da S.E. mons. GianCarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano. Il 13 aprile del 1989 moriva infatti il servo di Dio Fra Immacolato Brienza. Il carmelitano di Campobasso   che a soli 16 ha vissuto la vocazione e la sofferenza nel letto della sua “casa” –quella che di fatto è come una piccola grande Chiesa di grazia e benedizione, la casa che mensilmente , ogni seconda domenica del mese, si ritrovano i giovani per pregare, riflettere, per chiedere luce e forza!- come ha detto l’arcivescovo di Campobasso durante l’omelia, rivolgendosi ai numerosi fedeli ed al gruppo dell’UNITALSI Molisana, presente alla Santa Messa. Ma la novità straordinaria per  questo giorno, 23esimo anniversario del beato transito di fra Immacolato,
 è la nomina del nuovo postulatore per la causa di beatificazione, nella figura di Don Fabio Di Tommaso, originario di Termoli e vice parroco a Gambatesa.  Dopo un dovuto e accurato  ringraziamento al predecessore don Gabirele Teti, primo postulatore di fra Immacolato, monsignor Bregantini  ha annunciato con gioia alla famiglia Brienza, ai parenti di fra Immacolato e a tutta la comunità,   il nuovo postulatore. Di anni 34, don  Fabio ha appena concluso i suoi studi teologici presentando la tesi di laurea sulla figura di Fra Immacolato dal titolo “Il letto di fra Immacolato Brienza: una scuola di evangelizzazione”. L’omelia è stata un intarsio di luci che hanno stagliato la figura del carmelitano come testimone credibile al di sopra delle “grandi Teologie e i discorsi su Dio che per quanto importanti, non bastano più” e come ha aggiunto Bregantini- soprattutto nel tempo attuale in questa era dove abitano  la frammentazione ed il disorientamento -  Ci vogliono esistenze che gridano silenziosamente il primato di Dio- - e poi ancora rifacendosi ai versi di fra Immacolato impressi nella tesi di don Fabio - ci vogliono uomini che trattano il Signore da Signore, che si spendono nella sua adorazione, sotto il segno della gratuità e senza umano compenso” . - L’anno pastorale in corso-  ha concluso il presule di Campobasso- è un anno di riscoperta del carisma di fra Immacolato, il tanto clamore per la ipotizzata collocazione delle sante sue spoglie nel santuario di Castelpetroso, trova spiegazione nella volontà di renderlo una figura ben più ampia della stessa nostra città, che pur gli vuole tanto bene. Il suo letto di dolore è un altare  di immolazione sempre più elevata- . Alla fine della celebrazione don Fabio Di Tommaso ha ringraziato l’arcivescovo, il parroco della cattedrale don Michele Tartaglia, i presbiteri presenti i parenti che, con  sorpresa hanno accolto la nomina e tutti i fedeli raccolti in preghiera.
 L’invito del neo postulatore alla preghiera ed alla testimonianza di “fatti, guarigioni, miracoli” che possano accreditare il percorso verso la beatificazione del carmelitano, è stato l’augurio più bello che ha raccolto tutti i partecipanti nella preghiera comune. “non abbiate timore di esternare le grazie ricevute” ha ribadito  con emozione don Fabio, con l’auspicio che “i germi di speranza possano maturare”. Fra Immacolato è colui che riempie le “reti” e restituisce speranza ai tanti silenziosi operai  come pure i familiari che si fanno mediatori tra il popolo di Dio e i suoi discepoli. 

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