Tavolo WISE WELFARE-
INVESTIMENTI- SERVIZI – EUROPA
Le dichiarazioni dei presidenti
delle Casse di previdenza che sono intervenuti su temi molto
importanti. Sugli investimenti sono state evidenziate problematiche di
grande interesse.
98 SCATTI |
Questo pomeriggio al Centrum Palace di Campobasso si è parlato di Giustizia e tematiche previdenziali. Presente il gotha dell'Avvocatura Nazionale, non è potuto intervenire per impegni istituzionali il Dott. David Ermini, vice presidente del C.S.M. Ha moderato il giornalista Francesco Giorgino.
I saluti Istituzionali del Sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, anche nella sua veste di Avvocato.
Questo il suo messaggio "La legge sull'equo compenso, non sono di certo io
l'unico a riconoscerlo, rappresenta una vera
rivoluzione culturale inimmaginabile fino a qualche anno fa ed è il frutto di
modelli di forme di discussione con le istituzioni in grado di raggiungere dei
risultati tangibili. Per quel che riguarda le tematiche del welfare
previdenziale, è sempre più un dato di fatto come attraverso la cassa forense,
per quel che riguarda l'avvocatura, verranno garantiti una serie di servizi nei
prossimi anni che lo stato non è più in grado di realizzare.
Quelli trattati oggi in questo incontro sono due argomenti
importanti, perché entrambi rappresentano delle battaglia di civiltà per tutte
le professioni."
Sono seguiti i saluti di Donato Toma , Presidente della Regione Molise.
Dell'Avvocato Giuseppe De Rubertis, Presidente dell'Ordine degli avvocati di Campobasso; dell'Avvocato Oreste Campopiano, Presidente dell'ordine di Larino e dell'Avvocato Maurizio Carugno, Presidente dell'Ordine di Isernia.
Le dichiarazioni dei presidenti delle Casse di previdenza:
Nunzio Luciano Cassa Forense
Salario differito perché noi quel contributo lo investiamo per dare migliore prestazione pensionistica Contributo che date ad un sistema che garantisce il sostegno ai più deboli Sosteniamo un sistema di welfare che sostituisce lo Stato, il nostro corpo intermedio sono le Casse È l’unione che fa la forza, se ci mettiamo insieme e rinunciando al proprio piccolo orticello, siamo in grado di creare anche la mutua dei liberi professionisti, la casa delle professioni con attività di co-working, di fare accesso al credito per i liberi professionisti.
Abbiamo proposto a due ministri italiani di investire nei tribunali,nella giustizia. Oggi uno dei più grandi problemi italiani è la giustizia. C’è una delegittimazione della giustizia italiana.Adepp deve essere sempre più unita per portare a casa sempre più risultati. Gli ordini devono cambiare la propria pelle ed essere portatori di iniziative europee. Perché non facciamo un tavolo con i rappresentanti delle professioni. C’è una montagna di fondi europei che non vengono utilizzati e dobbiamo dire alle Regioni che devono sviluppare questa possibilità. Attivando un tavolo permanente per utilizzare i fondi europei.
Tiziana Stallone ENPAB
La prima questione che abbiamo dovuto far comprendere è la
differenza tra un contributo e quindi un investimento per il futuro e
quello che è una tassa Cassa vicina al futuro degli iscritti Gli iscritti hanno compreso che la previdenza è altro, è
welfare e welfare è oltre uno stato di benessere serenità
dell’iscritto, non solo a compimento dell’età lavorativa ma durante tuta la
vita lavorativa dell’iscritto.
Un professionista nel momento in cui si laurea non consocerà
il lavoro che farà tra 20 anni. Da qui il nuovo welfare che ha traghettato un nobile
sussidio del bisogno ad una assistenza più strategica andare a fornire
aiuto concreto ad esempio avvio dell’attività o la
riqualificazione fino ad un concetto di welfare attivo che è la massima attivazione
delle politiche passive Non intervenire in uno stato di bisogno ma avvenire in
maniera preventiva a accompagnando le gobbe in discesa dell’attività
e quindi dei redditi Visibilità e sostegno delle platee Ai clienti alle istituzioni Formazione di concerto con gli ordini e i consigli nazionali Partnership perché ho bisogno di aiuto Accesso al credito imprenditoriale e quindi la conoscenza
die fondi europei e di tutto quello che è finanziamenti Sostenibilità finanziaria, sociale, ambientale, alimentare.
Parto da questo meraviglioso termine SOSTENIBILITA’. È un concetto
molto esteso e un aspetto è sicuramente quello finanziario. E’ la nuova
etica degli investimenti, ESG, nel momento in cui i contributi vengono
impiegati per avere rendimento il ritorno può essere anche un ritorno
etico.Valutare il fondo anche in termini di sostenibilità
ambientale, se quell’investimento va ad abbattere l’anidride carbonica, se
va ad implementare l’uso delle energie alternative, a sviluppare
sistemi di economia circolare, o di smaltimento dei rifiuti. Sostenere
una visione più globale sostenendo il pianeta in cui
viviamo.
Sostenibilità anche a livello di governance e di etica di
chi gestisce l’investimento. Livello di femminilizzazione della
governance, quanto vengono pagate.
Alessandro Visparelli ENPACL
Noi abbiamo da tempo abbiamo fatto parecchia strada nel far
conoscere il nostro sistema previdenziale sulla cultura previdenziale
altrimenti veniamo percepiti come un f24 o un mav. Cerchiamo di assicurare il futuro tutelando il presente La sostenibilità dipende dal gettito contributivo dei miei
iscritti, per noi il patrimonio vero è rappresentato dai nostri
iscritti Mi devo curare come spendiamo, mettiamo a disposizione per
tutelare il patrimonio altrettanta attenzione dobbiamo spenderla per
tutelare il patrimonio vero ossia gli iscritti.
Soprattutto welfare attivo, integrato, investendo risorse a
sostegno dei consulenti del lavoro, abbiamo investito molto sulla
formazione, le tecnologie cambiano, la concorrenza è sempre più spietata,
non possiamo rispondere diminuendo i prezzi ma aumentando i
servizi, nuove attività professionale, nuovi mercati, (sicurezza sul lavoro
ecc…) fornendo corsi di formazione, esperti, mezzi, software per
mettere ai colleghi di avere ulteriori armi da poter spendere quando ci
si confronta con i clienti.
Nuovi ambiti professionali per
sostenere il nostro fatturato e quindi il gettito contributivo. Dobbiamo fare cultura previdenziale, stiamo goni giorno di
cercare forme di comunicazioni semplici che permetta al collega di
recepire come funziona il sistema.
Investimenti in economia reale. Bisogna fare una premessa.
Il nostro patrimonio è quello che più attrae il governo, gli
investitori, le parti sociali ma noi dobbiamo chiarire bene a cosa serve il
nostro patrimonio che non è indirizzato a fare finanza ma a pagare
le pensioni.
Noi dobbiamo avere sempre due requisiti, il
rischio e il rendimento. Valutati entrambi io potrei investire anche in
Giappone ma io ho necessità di aggiungere un terzo requisito ossia
l’utilità. Io devo investire nella mia economia perché i nostri iscritti
lavorano in questa economia, fatturano in questa economia ecco perché
più del 60% sono investiti in Italia. Sono pronto ad assumermi maggiori
rischi ma investire nell’utilità. Noi potremmo avere il miglior
esperto finanziario del mondo ma il risultato sarebbe che la
governance della Cassa presenterebbe un bellissimo bilancio ma non investito
nel Paese Italia.
Gianni Mancuso ENPAV
Negli ultimi 10 15 anni è stato fatto un lavoro enorme,
trasformandoci in un ente erogatore di servizi. Ci siamo strutturati, ad
esempio abbiamo una piattaforma per le gare europee, abbiamo
imparato perchè vogliamo che la politica capisca che non siamo solo mucche
da mungere ma siamo un modello positivo Mi piacerebbe dire una parola sul welfare. Investiamo circa
7 8 milioni all’anno, abbiamo tanti servizi e tra noi ci copiamo
le buone pratiche, negli ultimi anni ci siamo dedicati alle colleghe,
da noi è in atto una femminilizzazione evidente, questo ha fatto sì
che una professione prettamente maschile oggi sia un 50 a 50.
La professionista al centro Noi da diversi anni siamo attivi sui fondi europei e
sull’Europa. In Europa le Casse fanno previdenza e basta.
Valerio Bignami EPPI
C’è una volontà di essere corpo sociale. Mettere a fattor
comune la gestione dei servizi fa sì che le professioni vengano viste
come un sistema unico. Le professioni superano il 12% del PIL del
paese ma sistematicamente non veniamo mai coinvolti in una fase
preventiva.
Siamo mai stati convocati per una finanziaria? Tutti i
nostri statuti prevedono previdenza e assistenza…abbiamo chiesto che le
finalità divengano tre aggiungendo sostegno al lavoro. I ministeri
vigilanti ci hanno contestato ritenendo incongruo prevedere fondi per il
sostegno al lavoro. Va bene se episodico e marginale.
Messa in comune dei servizi e della gestione. Ognuno di noi
destina delle risorse sul sostegno alla salute. Ma la cassa
sanitaria dei liberi professionisti avrebbe una platea di circa 2milioni
di professionisti. Ecco questo dipende da noi.
Pensate quanti
risparmi si potrebbero avere e quanti più servizi potremmo dare!!!!
Vi porto un nuovo fronte che abbiamo aperto. Prevenzione.
Noi abbiamo istituito il check up gratuito perché riteniamo che
l’assistenza sanitaria nel futuro avrà costi enormi l’unica strada è
intervenire sulla prevenzione programmata sulle fasce di età che possa
prevedere le patologie e quindi intervenire.
L’atra è l’educazione…noi abbiamo introdotto
l’educazione nutrizionale. In questa doppia funzione di dare
un’educazione di stile di vita che possa ridurre le malattie e dall’altra creare sinergie.
.
Stiamo organizzando la giornata del benessere. Cosa
c’entrano i periti industriali con il benessere? I periti industriali possono
invece intervenire sul benessere abitativo e su questo
contaminandosi con le altre professioni.
Necessità di autoregolamentarsi. Nel Governo si sono
succedute varie sollecitazioni ma non hanno mai prodotto nulla. AdEPP si è
dotata di un codice di autoregolamentazione sugli investimenti, che
rispecchia nel 90% le indicazioni date nel decreto che è ancora emanando.
Questo dimostra la grande responsabilità che noi abbiamo. Siamo
prudenti ma non pazienti. Io avevo promesso 3 anni fa di parlare
di economia reale perché se investire in economia reale significa
investire in
Alitalia non ci sto. Io voglio sostituire il termine in
investimenti responsabili. Dobbiamo avere una visione europea anche
negli investimenti ad esempio sul FEI, questa è la strada se
vogliamo essere coerenti..
Stefano Poeta EPAP
Io sono convinto che noi i processi dobbiamo costruirli.
Enti di previdenza e adepp, noi a queste due entità dobbiamo avere
la capacità i programmarli.
Adepp deve avere quella forza trainante rispetto alla
cultura,proattivi dove noi cediamo della sovranità delle singole
casse affinchè Adepp abbia la voce di 2milioni di professionisti.
Noi dobbiamo essere nelle dinamiche governative perché siamo
capaci di elaborare e proporre. Autonomia non passa più dai
processi ma dall’agire, ricoprendo un ruolo che abbiamo per natura.Svolgiamo una funzione sociale nei fatti.
Accolgo ben volentieri l’invito dei Governi ad investire nel
sistema Paese ma io devo investire sui miei iscritti, che vadano ad
intervenire sui redditi dei miei iscritti. Il bilancio sociale, è una
procedura che alcune Casse stanno facendo, un elemento ulteriore di
trasparenza, di partecipazione.
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