TERMOLI (CB): Usura ed estorsioni.
6 persone arrestate.
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Nelle
prime ore di questa mattina in Termoli (CB) Lucera (FG) e San Giovanni Rotondo
(FG) i militari del Comando Provinciale
dei Carabinieri di Campobasso, in particolare quelli della Compagnia di Termoli,
con il supporto della Compagnia Carabinieri di Lucera, hanno dato esecuzione a nr.
6 misure cautelari, emesse dal GIP del Tribunale di Larino su richiesta del
Sostituto Procuratore dott.ssa Ilaria Toncini della locale Procura della
Repubblica, diretta dal Procuratore
della Repubblica dott.ssa Isabella Ginefra, a carico di altrettanti
soggetti di nazionalità italiana, resisi responsabili, a vario titolo ed in
concorso tra loro, dei reati di usura (art. 644 co. 1 e 5 n. 3 e 4 c.p.)
ed estorsione (art. 629 co. 2 in relazione all’art. 628 co. 3 n. 1 e 61 n. 2
c.p.).
L’attività
d’indagine, coordinata dalla dott.ssa Ilaria Toncini, e condotta dalla Compagnia
Carabinieri di Termoli, trae origine dalla denuncia sporta lo scorso ottobre da
un imprenditore termolese, il quale non riuscendo più a far fronte alle minacce
ricevute e temendo per l’incolumità personale propria e dei propri congiunti
coinvolti dagli atti minatori, si rivolgeva alla Stazione Carabinieri di
Termoli per chiedere aiuto, denunciando i fatti.
In
particolare, nel 2016 l’imprenditore attraversa un periodo di difficoltà
economica scaturente derivante dalla sua attività imprenditoriale e per far
fronte ad impegni economici chiede un prestito ad un conoscente, originario
della provincia di Foggia. Questi elargisce il prestito e lo chiede in
restituzione con l’aggiunta di interessi, che la vittima verserà mensilmente
fino all’anno 2018, senza mai riuscire ad onorare il debito, motivo per il
quale, nel tentativo di onorare il debito crescente e nella speranza di poter
recuperare con la sua attività, si rivolge ad altri creditori ottenendo lo
stesso trattamento. Sempre nell’anno 2018 iniziano le prime minacce indirizzate
alla sua persona ed ai suoi familiari e il debito raddoppia,
cosicché l’imprenditore provato e in forte crisi economica, si rivolge ad altri
individui del luogo, nel vano tentativo di fare fronte alle richieste di denaro
sperando – invano – di riuscire ad uscire dalla spirale vorticosa ove si era
inserito.
L’attività
investigativa, iniziata immediatamente dopo aver raccolto la denuncia, ha
permesso di riscontrare le dichiarazioni della vittima e con l’ausilio di
attività tecniche, osservazioni e pedinamenti di documentare le minacce
proferite all’indirizzo dell’imprenditore.
L’indagine,
denominata “RADDOPPIO”, ha consentito così di individuare a
carico dei 6 destinatari delle misure cautelari e di un’altra persona per la
quale si procede in s.l. (complessivamente 7) gravi indizi di colpevolezza in
ordine alle attività usuraie (dalle quali
traggono verosimilmente fonte di sostentamento), alle modalità di
concessione dei prestiti, alla dimestichezza del calcolo dei tassi usurari
nonché all’aggressività ostentata nella fase estorsiva connessa al recupero dei
crediti usurai.
Durante
le perquisizioni è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per
detenzione abusiva di armi e munizioni uno dei soggetti già destinatario delle
predette misure, con il contestuale sequestro della pistola e delle munizioni.
All’operazione,
denominata “RADDOPPIO”, in corso nella mattinata odierna hanno preso parte
circa 40 militari dell’Arma dei Carabinieri dei Comandi
Provinciali di Campobasso e Foggia impegnati nell’esecuzioni di 6 misure
cautelari in carcere e 10 perquisizioni.
L’operazione “RADDOPPIO” ha consentito di ottenere rilevanti risultati in particolare 6 arresti in ottemperanza ad altrettanti provvedimenti restrittivi richiesti dall’A.G. ed eseguiti questa notte; 1 arresto in flagranza per detenzione abusiva di armi e alterazione di armi; 2 denunce in stato di libertà; Sequestro di: 28 proiettili camiciati e 58 cartucce da caccia; Una pistola artigianalmente alterata e relativo silenziatore; Effetti bancari per circa 30.000 euro, diverse sim card, agende e appunti vari utili ai fini investigativi.
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