mercoledì 12 febbraio 2014

IL MOLISE RICORDA LA SHOAH A BRUXELLES

Campobasso 11 febbraio 2014

“Io non so odiare” 
Frattura: il talento di due attrici molisane contro i crimini della Storia

Una storia importante, una storia di dignità e coraggio, purtroppo senza ritorno. Una storia di morte. Nel cuore dell’Europa la Regione Molise sostiene il dovere morale e politico della Memoria, presentando, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Bruxelles e la sezione Belgio dell’Anpi, “Io non so odiare”, monologo teatrale liberamente tratto dalle Lettere e dal Diario di Etty Hillesum.
L’impegno civile e storico, dunque, a teatro grazie al talento e alla generosità artistica di due giovani donne molisane. Lo spettacolo porta la firma per l’adattamento e la regia di Palma Spina, autrice e interprete di riconosciuti successi teatrali.
A dare voce, espressione e vita alla giovane dattilografa olandese, che nel 1942 rinunciò ai riguardi artatamente concessi ai membri del Consiglio ebraico, per terminare poi la sua esistenza assieme a milioni di ebrei nel lager di Auschwitz, Mena Vasellino, attrice già insignita di importanti premi. Sarà lei, Mena Vasellino, la protagonista dello spettacolo in calendario  mercoledì 12 febbraio, all’Istituto italiano di Cultura di Bruxelles.
“Con sentita convinzione – dichiara il governatore Paolo di Laura Frattura –, abbiamo scelto come Regione di partecipare a quest’evento artistico che fonde insieme Storia e Teatro nel dovere che tutti abbiamo di celebrare la memoria di uno dei crimini razziali più atroci di sempre. Quest’evento artistico cade a ridosso di un’altra data carica di dolore e morte, in particolare per noi italiani: la tragedia delle Foibe. Tragedie dell’umanità che meritano il nostro ricordo e la nostra riflessione. Abbiamo scelto di partecipare allo spettacolo di Mena Vasellino e Palma Spina, nostri talenti, per dare in Europa il segno dell’attenzione che il Molise sempre nutrirà nei riguardi della Shoah e di tutte le altre orribili scelleratezze compiute contro l’uomo”. 

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