lunedì 17 giugno 2013

CATTOLICA: "FORMARE PER QUALIFICARE"

Campobasso 17 giugno 2013


L’evento questo pomeriggio alle ore 15.00 nell’Aula “Crucitti” della Fondazione “Giovanni Paolo II”. Dopo l’indirizzo di Saluto del Direttore Generale della Fondazione, dottor Gianfranco Rastelli, introdurrà i lavori la professoressa Giuseppina Sallustio, Direttore del Dipartimento Immagini.
La più classica e drammatica delle emergenze neurologiche e neurochirurgiche è l’emorragia endocranica (“emorragia cerebrale”, secondo il modo più comune di definirla). 
Nella cura di questa patologia è di fondamentale importanza la neuroradiologia la scienza che si occupa della diagnosi e della terapia delle malattie del sistema nervoso, utilizzando tecniche radiologiche.
Fare il punto sul ruolo di questa disciplina dal punto di vista diagnostico e terapeutico è stato l’obiettivo del meeting organizzato  lunedì 17 giugno dalla Fondazione “Giovanni Paolo II”. 

Dopo l’indirizzo di Saluto del Direttore Generale, dottor Gianfranco Rastelli, che ha ricordato le finalità della Fondazione che  opera  con lo scopo di promuovere e tutelare l’integrità della Persona secondo i principi della Morale Cattolica, ha introdotto i lavori la professoressa Giuseppina Sallustio, Direttore del Dipartimento Immagini e promotrice dell’evento. 
Il professor Cesare Colosimo, professore ordinario, Direttore dell’Istituto di Radiologia dell’Università Cattolica  e  dell’U.O.C di Radiodiagnostica 3 del Policlinico Gemelli di Roma, nella Sua lectio magistralis ha  definito lo scopo essenziale della diagnostica per immagini: il riconoscimento immediato con la TAC dell’emorragia e la sua differenziazione dall’ischemia cerebrale in cui il trattamento è completamente diverso. 
Sono stati definiti i quesiti essenziali a cui il neuroradiologo deve rispondere per guidare il corretto trattamento ed è stato sottolineato come si debba passare immediatamente dalla diagnosi di emorragia alla definizione della sua causa, distinguendo le emorragie dovute all’ipertensione da quelle secondarie , soprattutto a malformazioni vascolari. 
“La moderna neuroradiologia grazie alla angio-TAC e all’angio-RM” ha affermato il professor Colosimo “può infatti dimostrare immediatamente la malformazione vascolare che – con la sua rottura – ha determinato l’emorragia. Lo stesso neuroradiologo può  - attraverso l’angiografia e con le tecniche correlate di neuroradiologia interventistica – trattare immediatamente la malformazione vascolare, escludendola dal circolo per via endovascolare,  con un semplice cateterismo , senza alcun intervento invasivo , eliminando  il rischio di nuove fatali emorragie”.

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