PROVINCIA DI CAMPOBASSO
MASSIMA DISPONIBILITA' AI LAVORATORI DELLO ZUCCHERIFICIO.
Rita Colaci |
Il presidente della Provincia
di Campobasso Rosario De Matteis e l'assessore alle attività produttive Rita
Colaci hanno partecipato stamane presso la sala consiliare di Palazzo Moffa, ad
un incontro con i lavoratori dello Zuccherificio di Termoli. L'evento, promosso
ed organizzato dalla presidenza del Consiglio regionale, ha visto offrire ai
rappresentanti delle maestranze dell'azienda saccarifera, la massima sensibilità
istituzionale della Provincia di Campobasso. Il presidente De Matteis, insieme
ai consiglieri regionali Tamburro e Pietraroia, a fronte delle richieste degli
operai e del grave momento di crisi per tutta l'economia nazionale, ha
confermato la propria disponibilità per concretizzare la fase di accesso agli
ammortizzatori sociali e per quanto di competenza dell'ente, a fare in modo che
i lavoratori avventizi siano in qualche modo oggetto di considerazione e tutela
da parte dei centri per l'impiego sino a quando la legge manterrà alla
Provincia tale delega. “Si tratta di un problema che sento da vicino perché
toccata da questioni familiari – ha dichiarato Rita Colaci – e territoriali, e
pertanto occorre agire per aiutare quegli operai che pur lavorando anche da
oltre trent'anni nell’azienda, non hanno ancora la sicurezza del loro posto di
lavoro, del salario e della pensione. Gli avventizi dello zuccherificio, pur
essendo coloro la cui esperienza e competenza consente all’azienda di portare avanti le campagne saccarifere, non
essendoci stato un solo investimento in
innovazione, non sono assolutamente tutelati né dal punto di vista economico
che professionale, infatti, molti di loro, quest’anno, a causa di solo 8 giorni
di lavoro in meno, non hanno potuto nemmeno usufruire dell’assegno di
disoccupazione con logiche ripercussioni in ambito socio familiare. Ciò che
loro hanno chiesto nell’incontro odierno è stata l’attivazione degli
ammortizzatori sociali in deroga per il 2012 e il 2013, per chi è rimasto senza
stipendio, la possibilità del reimpiego, per chi è stato mandato a casa senza
un vero e proprio motivo anche a pochi anni dalla pensione e la garanzia di
assunzioni sicure e definitive future.”
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