venerdì 23 novembre 2012

SEL MOLISE A FIANCO DEI LAVORATORI DELLE AZIENDE IN CRISI

Campobasso 23 novembre 2012


Solidarietà ai lavoratori  delle aziende in crisi del Molise



L’immagine degli operai metalmeccanici in protesta nella sede dell’assessorato regionale al lavoro di via Toscana riempie di tristezza e di angoscia. Ieri, occupando l’istituzione che dovrebbe essere il loro, il nostro, punto di riferimento, e che dovrebbe anche difenderli e tutelarli, gli operai della Fiom dipendenti di Cantieri Navali, Smit, Eco-Power di Termoli, della Dr Motors di Macchia d'Isernia e della Ceit, hanno chiesto che venisse concessa la deroga per la cassa integrazione, una deroga dispersa e inceppata nei meandri della burocrazia e nella distanza che regna tra politica e bisogni primari delle persone. Cos’è la politica se non assolve a questi doveri, a che serve, che senso ha, se anche le più basilari istanze devono essere affidate al rumore di una protesta, di un’autoconvocazione? Solo nel pomeriggio c’è stata una risposta ed era oltre un mese che la Fiom aveva sollecitato le prefetture già prevedendo l’impasse. Sel non vuole solo esprimere solidarietà nei confronti degli operai e delle loro famiglie; serve a poco la solidarietà degli altri quando è a rischio il proprio sostentamento. Sel oggi sente il bisogno di rimarcare l’abisso che slega e allontana la politica, una certa politica, e il mondo del lavoro vessato dalla crisi e schiacciato nei diritti per decreto legge. L’Italia intera è diventata un’autentica polveriera di vertenze e la povertà sta disgregando il Paese, contaminandolo come fa un virus contro il quale non esistono cure reali, dal momento che è proprio la cura dei Tecnici che genera la malattia. La Sinistra in questo Paese e in questa regione ha il compito di rimettere al centro il Lavoro come diritto e come conseguenza di politiche mirate e basate sulla cultura, sulla formazione, sull’ambiente e sulla tutela del territorio, sull’innovazione. Ha il dovere di rimettere al centro di ogni agenda i principi di solidarietà e di vera equità e giustizia sociale. Il presidio di ieri è un sintomo inequivocabile di una realtà sociale che ha degradato il lavoro agli ultimi ranghi e, nel ringraziare la Fiom per il lavoro che ogni giorno compie in una terra così martoriata dalla cattiva politica, affermiamo il nostro impegno, la nostra volontà, ad essere al fianco degli operai e dei lavoratori che oggi più che mai hanno bisogno della Politica con la ‘P’ maiuscola per non sentirsi abbandonati.

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