sabato 17 novembre 2012

CIVITACAMPOMARANO UFFICI POSTALI

Campobasso 17 novembre 2012


Piano razionalizzazione Poste Italiane

Di Paolo Manuele, Sindaco di Civitacampomarano. 

Da tempo assistiamo agli annunci, pubblicati su tutti gli organi d’informazione, dell’imminente piano di razionalizzazione che Poste Italiane si appresta a varare anche nella nostra Regione. Non più tardi di qualche mese fa qualcuno aveva fatto proclami dell’avvenuto salvataggio, vale a dire del raggiungimento di un importante obiettivo: evitare e scongiurare la chiusura a giorni alterni, ed in alcuni casi addirittura totale, degli uffici postali. Tra gli uffici razionalizzati, rientrerà anche quello presente a Civitacampomarano. Oggi, passivamente, i vertici politici si lasciano scivolare addosso la drammaticità della reale situazione, di quanto a breve accadrà: non solo il piano di razionalizzazione andrà avanti, addirittura probabilmente potrebbe scattare già dal prossimo 1 dicembre. Questo provvedimento rappresenterà un’altra sonora sconfitta, nonché perdita di identità, per le nostre piccole Comunità. Dal canto mio, per quanto abbia potuto incidere, ho manifestato ai vertici dell’azienda tutto il mio dissenso, appellandomi alle ragioni di un territorio già svantaggiato e che rischia di essere ulteriormente mortificato.
Da qualcuno sono stato definito poco istituzionale, perché non ho seguito “la gerarchia” nelle mie missive; sto notando, con molto rammarico, che per qualcuno essere istituzionale significa star zitti, farsi prevaricare, non avere noie da un Sindaco che protesta per difendere i diritti dei propri cittadini.
Un plauso lo devo rivolgere alla Provincia di Campobasso, al Presidente De Matteis ed all’intero Consiglio, che hanno fattivamente messo in campo reali sforzi, ed energie, per evitare questo scempio.
Io uso questo termine forte, perché con il termine di razionalizzazione oggi si vuol giustificare tutto, sia ciò che è giusto e sia quanto non è assolutamente giusto: è tutto questione di numeri… a volte sono numeri, perché in date evenienze i numeri dicono altro rispetto alle scelte che si intendo fare.
Per me tutte le azioni utili a migliorare ed ottimizzare il rapporto costi/servizi vanno messe in campo, c’è bisogno di un riassetto, ad ogni modo non posso accettare che, a volte, alcuni provvedimenti siano varati in virtù della razionalizzazione senza avere una chiara razionalità. Non sto riscontrando prese di posizione, non sto vedendo segnali concreti da tutte le forze politiche che rappresentano il Molise, ciò è un dato oggettivo. Si fanno altri discorsi, si parla giustamente di altri problemi,soprattutto però si inizia a parlare di politica elettorale. A mio modesto avviso, sentire che qualcuno auspica lo smantellamento dell’autonomia regionale è avvilente, al contempo è altrettanto avvilente sentire coloro che parlano della necessità di conservare l’identità territoriale e dinanzi a tale situazione sembra siano inermi. I campanili vanno abbandonati, non si può continuare ad avere una visione “arcaica” degli Enti, non vanno però abbandonate le Comunità, i servizi che esse meritano, soprattutto non vanno lasciati a loro stessi i cittadini. La questione Poste, è un argomento per cui i politici si dovrebbero battere, non con parvenza ma con sostanza. Mi interrogo, se non si difende il territorio e l’autonomia regionale anche su questi temi, quali saranno mai gli argomenti per i quali varrà la pena battersi? Mi auguro che non si arrivi troppo tardi, o meglio, che non ci sia qualcuno che esprima solo il proprio “cordoglio” di vicinanza rituale alle piccole identità che saranno ulteriormente penalizzate: se accadrà questo vorrà dire che saremo nel bel mezzo dell’ennesima campagna elettorale di proclami e non di fatti.
Non voglio dare lezioni a nessuno, voglio fare un invito alla politica ad avvicinarsi alla gente, ai cittadini che vivono in zone disagiate, senza slogan ma con azioni concrete.

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