Decreto Enti territoriali : Astore (Pardem) Annuncia emendamenti riduzione costi politica
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Giuseppe Astore |
Il senatore Giuseppe Astore ha annunciato la presentazione di alcuni
suoi emendamenti al decreto legge in materia di finanza e funzionamento degli
enti territoriali già approvato dalla Camera dei Deputati e da oggi all'esame
dell'Aula del Senato.Le sue proposte di modifiche riguardano il divieto di rieleggibilità del
Presidente di Regione alla scadenza del secondo mandato, gli assegni vitalizi e
l'adeguamento statutario riguardante il
numero massimo di consiglieri regionali in rapporto alla popolazione. " E' incredibile questa sorta di limbo
nel quale si sono rifugiate le regioni rispetto alla questione del limite del
terzo mandato - afferma il senatore di
Partecipazione Democratica - e quindi il
mio emendamento tende a far si che il
presente decreto recepisca l'immediata incandidabilità al terzo mandato consecutivo dei Presidenti di Regione i quali abbiano già
ricoperto i due mandati precedenti in applicazione dell'articolo 2 della
legge 2.07.2004, n. 165” .“E’ inaccettabile – ha continuato l’esponente molisano - che si continui a parlare di riduzione dei costi della politica, tra l'altro, previsti anche in questo decreto Legge , e non si affronti la questione divenuta scandalosa agli occhi dei cittadini, degli assegni vitalizi, o comunque denominati, cumulabili tra loro , derivanti dall'esercizio di mandati elettorali nelle assemblee dotate di poteri legislativi. E' un questione di buon senso fissarne per legge il divieto ed è questo il contenuto del mio emendamento. Può qualificarsi "diritto" quello di ricevere due o più vitalizi mentre i cittadini stentano ad averne una adeguata?" Ai fini della finanza pubblica e del contenimento della spesa - ha ribadito Astore - sarebbe giusto andare al voto nella nostra regione per eleggere trenta consiglieri anzichè venti? Ritengo che così facendo si andrebbe incontro ad una plateale violazione della legge, oltrechè ad un insolente provocazione nei confronti dei cittadini molisani. Credo fermamente che questa sia una materia alla quale bisogna porre mano con una norma sgombra da equivoci e interpretazioni varie e che trovi posto nel decreto che stiamo ratificando"."Per tutti queste ragioni - ha concluso il senatore- ho presentato gli emendamenti nella speranza che possano essere accolti da tutta l'Assemblea e riducano così la distanza tra il Paese reale e le Istituzioni i cui rappresentanti godono di particolari privilegi che non sono più tollerabili, sostenibili economicamente e, cosa ancor più grave, indifendibili".
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