Un sequestro di oltre 40 chilogrammi di piantine di
marijuana e quattro chilogrammi e mezzo di marijuana già essiccata sono stati sequestrati dai Carabinieri in agro di Baranello.
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Il sequestro è avvenuto grazie a una operazione degli uomini dell'Arma, che hanno arrestato l'uomo, già noto alle forze dell'ordine, che aveva messo su una vera e propria centrale di produzione di stupefacenti. L'agricoltore del centro alle porte del capoluogo è finito in manette.
L’arrestato, su un terreno di sua proprietà aveva creato un vero e proprio indotto per la coltivazione di sostanza stupefacente del tipo Marijuana con tanto di strumentazione sia per la crescita delle piante (copertura, bacino artificiale e impianto di irrigazione) sia per la successiva essiccazione (ripiani ventilati e ventilatore).
Questo lo scenario presentatosi ai Carabinieri del Nucleo Investigativo intervenuti sul posto, che hanno provveduto al sequestro della piantagione estirpando 20 piante di altezza variabile, fino ad un massimo di due metri.
Si tratta di un'ulteriore operazione che certifica il traffico e il consumo di sostanze stupefacenti sempre più massiccio nella ventesima regione, così come certificato dai ripetuti allarmi lanciati dalla Procura di Campobasso.
Da una prima stima, si ritiene che il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, pari a circa 45 Kg di prodotto secco, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato al circuito criminale una cifra superiore ai 260.000 euro.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato dichiarato in stato d’arresto e condotto presso la locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso.
Sono in corso le analisi tossicologiche presso il Laboratorio Analisi di sostanze stupefacenti (LASS) di Foggia, anche al fine di verificare la quantità di dosi che si sarebbe ottenuta.
L’arrestato, su un terreno di sua proprietà aveva creato un vero e proprio indotto per la coltivazione di sostanza stupefacente del tipo Marijuana con tanto di strumentazione sia per la crescita delle piante (copertura, bacino artificiale e impianto di irrigazione) sia per la successiva essiccazione (ripiani ventilati e ventilatore).
Questo lo scenario presentatosi ai Carabinieri del Nucleo Investigativo intervenuti sul posto, che hanno provveduto al sequestro della piantagione estirpando 20 piante di altezza variabile, fino ad un massimo di due metri.
Si tratta di un'ulteriore operazione che certifica il traffico e il consumo di sostanze stupefacenti sempre più massiccio nella ventesima regione, così come certificato dai ripetuti allarmi lanciati dalla Procura di Campobasso.
Da una prima stima, si ritiene che il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, pari a circa 45 Kg di prodotto secco, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato al circuito criminale una cifra superiore ai 260.000 euro.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato dichiarato in stato d’arresto e condotto presso la locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso.
Sono in corso le analisi tossicologiche presso il Laboratorio Analisi di sostanze stupefacenti (LASS) di Foggia, anche al fine di verificare la quantità di dosi che si sarebbe ottenuta.
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