“Gli aspetti stressogeni derivanti dalle nuove tecnologie nell’ambiente lavorativo“ .
Promosso da AIDP Abruzzo e Molise in collaborazione con Confindustria Molise
IN CALCE (50 scatti di Gino Stella) |
Quali sono gli impatti che il crescente utilizzo delle nuove tecnologie
provocano sulle persone sia in termini cognitivi che umorali? Quale livello di
stress ne deriva e come poterlo gestire? Lo stress correlato all’attività
lavorativa segue le evoluzione dell’organizzazione del lavoro e quindi anche
gli impatti delle nuove tecnologie in tal senso, ma con quali ricadute sulla
salute? A queste domande di fondo ha dato risposte l’evento organizzato dall’AIDP
Abruzzo e Molise (l’associazione dei direttori del personale italiana)
tenutosi questa sera presso la sede della Confindustria Molise dal
titolo: Stress 4.0, gli effetti stressogeni derivanti dalle nuove
tecnologie nell’ambiente di lavoro.
“Da sempre lo stress
viene identificato come risultato di una serie di fattori legati all’era
moderna, come logica conseguenza di ritmi professionali, stili di vita e
momenti particolari del nostro vivere quotidiano, -
spiega Alfonso Orfanelli, Presidente Aidp Abruzzo e Molise- al
punto tale da considerarlo quasi come parte integrante della nostra vita. Oggi
lo stress assume una dimensione diversa e sempre di più vede noi professionisti
delle Risorse Umane coinvolti in processi di analisi, studio e, soprattutto,
prevenzione di quelle conseguenze che negativamente impattano sulle
organizzazioni che rappresentiamo. Ancor
di più quando il termine stress lo si lega alle nuove tecnologie e all’impatto
che queste hanno non solo sulla nostra vita professionale. Da questi elementi
prende corpo l’evento che AIDP Abruzzo e Molise che ha ampiamente relazionato a
Campobasso, con l’obiettivo di
approfondire una tematica tanto importante e interessante quanto ancora poco
considerata in termini di prevenzione di quegli effetti derivanti dalle nuove
tecnologie”.
All’evento hanno preso parte importanti studiosi, psicologi, manager,
giuslavoristi, dirigenti Inps e Inail,
esperti del tema e direttori del personale con i saluti di Alfonso Orfanelli,
Presidente Aidp Abruzzo e Molise; il vice Presidente Confindustria Molise, Mauro Natale; il Presidente Ordine degli
Avvocati di Campobasso, Demetrio Rivellino; Fabrizio Giorgilli, Direttore
Regionale Vicario INPS Molise; Rocco M. Del Nero, Direttore Regionale INAIL
Molise.
Tra gli altri, ci saranno poi gli interventi di importanti relatori tra
i quali
Luigi De Senen, esperto di relazioni
e reti sociali TEDx speaker:“Negli ultimi anni ed in modo
rapidissimo la comunicazione è passata da essere uno strumento collante del
tessuto sociale ad essere essa stessa l’ambiente in cui agiamo e abitiamo. Ognuno di noi è diventato un media. Quindi responsabile del moltiplicarsi di
atti comunicativi. Siamo tutti emittenti e riceventi con sempre più
strumenti a nostra disposizione. Aprendo i lavori farò un “punto nave” del
rapporto uomo/comunicazione/ambiente. Tratteggerò alcune strategie e possibili
nind setting da adottare.”
Nadia Osti, Presidente Associazione
Psicologi in azienda: “La diffusione e l’utilizzo delle
nuove tecnologie ha impatti importanti sull’individuo: in particolare i
processi di attenzione e concentrazione subiscono mutamenti. Più in
generale gli effetti dello stress derivante dall’utilizzo delle nuove
tecnologie genera trasformazioni sia a livello cognitivo che umorale. In che modo viene trasformata la
performance? Quali i costi a carico dell'individuo a causa di un uso poco
consapevole delle nuove tecnologie? E quali buone prassi possono mettere in
campo le aziende per prevenire gli effetti dello stress sulle persone?”
Andrea Bonanni, Avvocato giuslavorista, Managing
partner LabLaw Pescara: “L’azienda intesa come luogo fisico va
incontro ad un processo irreversibile di smaterializzazione. Il rapporto di lavoro è destinato a
diventare liquido, così come la fabbrica all’interno della quale
vive. La subordinazione è da sempre la chiave di ingresso mediante
la quale si è letta la tutela del lavoratore; si tratta di una nozione che,
nella sua dimensione classica, presuppone l’esistenza di un luogo fisico, che
diventa allo stesso tempo teatro di questa relazione e strumento di definizione
dell’ambito di tutela. Industria 4.0 postula il superamento dell’azienda intesa
quale luogo fisico. Questo implica la
necessità di individuare un nuovo schema non più incentrato sulla
subordinazione, al fine di tutelare la parte debole del rapporto. Il
tecnostress costituisce per sua natura il campo elettivo di elaborazione di
questo nuovo schema perché ci induce a ragionare di tutela della integrità
psicofisica del lavoratore senza, per questo, presupporre l’esistenza di un
luogo fisico quale strumento di delimitazione dell’obbligo di tutela imposto al
datore di lavoro”.
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