Riunione per analizzare la situazione dell’ordine
e della sicurezza pubblica nella regione.
Nel
corso dell’incontro i Prefetti di Campobasso ed Isernia hanno illustrato la
situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nella Regione Molise, analizzando
i dati sull’andamento dei fenomeni criminosi.
Dagli
stessi si evidenzia un quadro complessivamente soddisfacente, che conferma la
sostanziale integrità del tessuto sociale ed una condizione generalmente
positiva, grazie soprattutto alla efficace e sinergica azione delle Forze di
Polizia e alla cooperazione con tutte le altre istituzioni competenti.
Difatti non vi sono riscontri in merito ad un insediamento stabile e
consolidato nel territorio regionale di consorterie criminose connotate dalla
matrice mafiosa, anche se resta elevata l’attenzione delle Forze di Polizia al
fine di percepire con immediatezza e contrastare efficacemente ogni tentativo
di penetrazione nel tessuto locale.
Il
trend dei furti e delle rapine, posto a confronto con l’annualità precedente,
induce ad ingenerare cauto ottimismo, evidenziando un sensibile decremento, con
particolare riguardo ai furti in abitazione e di autovetture, nonché a quelli
commessi con destrezza.
È
tuttora rilevante, seppur con una tendenza che sembra orientata verso una
diminuzione, il dato quantitativo relativo alle truffe, le cui vittime sono
prevalentemente cittadini appartenenti alla fascia della terza età che, in
questa provincia, costituisce la parte più consistente della popolazione
complessiva. In un’ottica preventiva saranno attuate ulteriori iniziative di
informazione e sensibilizzazione degli anziani affinché pongano in essere
tecniche di autoprotezione e denuncino tempestivamente il reato alle Autorità
competenti.
Continua
a preoccupare la diffusione degli stupefacenti, che, sebbene arginata dalla
incisiva e mirata azione delle Forze di Polizia, mostra preoccupanti segnali di
crescita ed indici, sia pure allo stadio embrionale, di radicamento in un
territorio che costituisce un importante crocevia per i traffici illeciti di
sostanze.
Tali
valutazioni hanno indotto a ritenere indispensabili anche specifici interventi
interistituzionali, attraverso progetti in rete (Prefetture, Forze di polizia,
Asrem e mondo della scuola) in un’ottica prevalentemente di prevenzione e, solo
ove necessario, repressiva.
La presenza del Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Campobasso e
del Procuratore Distrettuale Antimafia ha consentito anche di individuare le
iniziative da intraprendere congiuntamente, nel solco di una stretta
cooperazione volta a garantire, nel rispetto delle reciproche competenze, un
costante interscambio informativo tale da rendere più efficaci le politiche di
sicurezza.
Alla luce di quanto analizzato, è stata inoltre condivisa
la necessità di una ulteriore intensificazione dei dispositivi di controllo del
territorio e dell’attività investigativa anche mediante interlocuzioni con gli
organi di polizia delle regioni limitrofe, al fine di contrastare i reati di
maggiore allarme sociale quali furti in abitazione e truffe.
Analoga attenzione verrà riservata al monitoraggio
delle più rilevanti crisi aziendali e
vertenze lavorative per prevenire possibili turbative dell’ordine e della
sicurezza pubblica, così come continuerà ad essere seguito in via continuativa il
fenomeno migratorio, anche nell’intento
di contrastare forme di sfruttamento o di caporalato.
L’Osservatorio, è stato costituito per promuovere iniziative di supporto
agli amministratori vittime di episodi di minacce o intimidazioni, individuando
contestualmente opportune strategie di prevenzione.
Il fenomeno, in
ambito regionale, non desta particolare allarme. Peraltro i pochissimi episodi che si sono
verificati sono riconducibili, prevalentemente, a situazioni di disagio di
cittadini delle comunità locali, connesse a problematiche socio-economiche,
occupazionali ed abitative.
Nel corso della
riunione è stato concordato di attuare percorsi formativi dedicati agli
amministratori locali sulla gestione dei flussi comunicativi nei confronti dei
cittadini, nonché sulle cautele da adottare laddove percepiscano segnali di
degenerazione di situazioni potenzialmente a rischio.
Saranno
inoltre realizzati, nelle scuole, progetti di educazione alla legalità, corsi
di educazione civica e sensibilizzazione sulle funzioni degli amministratori
locali, sul rispetto delle istituzioni e sulle sanzioni penali in caso di
minacce o atti intimidatori.
(43 scatti di Gino stella) |
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