SGOMINATA L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPACCIO PUGLIESE RADICATASI IN MOLISE
L’attività
di indagine, coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Campobasso
Dottor Nicola D’Angelo e dal Sostituto Procuratore Dottoressa Elisa Sabusco, e
condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale
Carabinieri di Campobasso ha permesso di evidenziare che dietro ad un’importante
escalation di consumo di eroina e cocaina, oltre che di hashish, sul territorio
vi fosse un pericoloso sodalizio criminale composto da pregiudicati sanseveresi
e molisani, che avvalendosi del supporto di elementi della criminalità foggiana
per il rifornimento della sostanza stupefacente, ha aggredito con sistematicità e
profondo radicamento, non solo la zona della fascia costiera molisana, ma anche
l’intero territorio della provincia di Campobasso.
Particolare il modo di contattare gli
spacciatori. Infatti, oltre a utenze telefoniche dedicate esclusivamente
all’attività di compravendita delle citate sostanze stupefacenti, gli
spacciatori avevano anche, al fine di evitare errori nella localizzazione dell’appartamento
deputato alla cessione della droga, indicato sul campanello del citofono
dell’abitazione il nome di “CIRO” senza aggiungere alcun cognome poiché tale
nome era già certezza e garanzia di trovarsi nel posto giusto per l’acquisto
dello stupefacente.
Inoltre l’organizzazione per le
comunicazioni telefoniche utilizzava nomi di persona quali “Michele” e “Nicola”
per identificare il tipo di sostanza stupefacente disponibile o richiesta. In particolare il nome di “Nicola” significava
la disponibilità di eroina mentre “Michele” indicava la cocaina.
Nel prosieguo delle citate attività
criminali, gli indagati si sono poi sempre più stabilizzati nella sede di
spaccio di Campomarino evitando così anche di dover rientrare su San Severo e
garantendo così la disponibilità dell’offerta di stupefacenti H24. Tale
organizzazione ha preso maggiormente piede soprattutto a partire dal 2017, quando
nuove basi di spaccio si sono insediate sulla fascia costiera molisana sotto
l’egida della criminalità di San Severo.
Gli acquirenti sono tutti molisani, per la
maggior parte residenti sulla costa, poichè gli assuntori di Campobasso venivano
indirizzati direttamente a San Severo presso le residenze degli indagati ovvero
dei loro familiari coinvolti anch’essi nell’attività di spaccio.
Via via che l’organizzazione ha trovato
una sempre maggiore stabilità, anche quest’ultima consuetudine che vedeva
un’alternanza tra il territorio molisano e sanseverese, è mutata nel tempo, con
il trasferimento definitivo di tutte le attività di smercio di stupefacente in
territorio molisano, fino anche all’istituzione di ulteriori punti vendita nell’hinterland
campobassano destinati a soddisfare più agevolmente la richiesta di
stupefacente proveniente dal capoluogo.
Questa organizzazione era riuscita a
costituire un solido e redditizio commercio di sostanze stupefacenti dalla
Puglia verso il Molise. Sicuramente il sodalizio più organizzato e imponente
che, con il coinvolgimento di numerosi soggetti, abbia mai operato e insediato
il territorio molisano costituendovi diverse piazze di spaccio.
Nel
corso dell’indagine denominata “LUNGOMARE”,
condotta con l’ausilio di attività tecniche, osservazioni pedinamenti e
perquisizioni, e l’apporto ricostruttivo fornito da numerosi testimoni (diverse
decine), sentiti nel corso delle indagini, si sono raccolti a carico degli
indagati gravi indizi di colpevolezza in ordine alle attività di spaccio,
commercio e detenzione con finalità di spaccio di sostanza stupefacente del
tipo eroina, cocaina, e hashish destinata alla commercializzazione nel
territorio della provincia di Campobasso che hanno consentito di operare, sino
ad oggi, già n. 16 arresti e n. 7 denunce in stato di libertà, rilevare circa n. 1.400 condotte di cessione, con 20 recuperi di sostanza stupefacente per un totale di circa gr. 100 di hashish, gr. 330 di cocaina
e gr. 400 di eroina.
All’operazione effettuata questa mattina hanno preso parte circa 200 militari
dell’Arma dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Campobasso, Foggia e
Avellino impegnati in 51 perquisizioni
locali e personali e supportati dallo Squadrone Eliportato Carabinieri
“Cacciatori Puglia”, costituito proprio quest’anno nel mese di Settembre, dai
Carabinieri Forestali di Termoli, dalla Compagnia di Intervento Operativo di
Bari e da 11 unità cinofile della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, Puglia,
Campania e Basilicata collaborati anche da 2 unità cinofile della Guardia di
Finanza di Campobasso, i risultati sono, 22
misure cautelari eseguite; 1
arresto in flagranza di reato; sequestro
complessivo di sostanze stupefacenti pari a 150 gr. di hasish, 50 gr. di
marijuana, 6 gr. di cocaina, 5 gr. di eroina, sostanza da taglio, materiale di
confezionamento, bilancini di precisione nonchè 1.600 euro in contanti.
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