Passione, amore, dolore e disperazione hanno avvolto la folta platea di spettatori accorsi al teatro Savoia per "Nozze di sangue"
(200 foto) |
Il dramma di Federico Garcia Lorca rappresentato dai membri de "LA BOTTEGA DELL'ATTORE" con la direzione del professor Roberto Sacchetti.
Una tragedia che rivendica l'autentica radice del
teatro ed ispirata ad una vera storia di omicidio avvenuta a Nijar, apparsa sui
giornali per una settimana intorno al 22 giugno 1928. Oltre all'impeccabile
interpretazione degli attori accompagnati dalle musiche di Michele Di Ioia e
Giada Mastropietro, particolare attenzione riservata alla suggestiva
scenografia che rappresentava un vero e proprio coltello. "Perché il
teatro è una scuola di lacrime e di risa, una tribuna libera dalla quale si
possono difendere morali vecchie o equivoche, così come si possono portare alla
luce, mediante esempi viventi, le leggi eterne del cuore e dei sentimenti
umani", ha dichiarato Lorca,
Al Savoia interpretato da Antonio Salvatorelli, durante l'intervista condotta dalla giornalista (sul palco e non) Angelica Calabrese.
Al Savoia interpretato da Antonio Salvatorelli, durante l'intervista condotta dalla giornalista (sul palco e non) Angelica Calabrese.
Sacchetti ha continuato anche
quest'anno il filone dedicato al poeta e drammaturgo spagnolo per rivendicare
quella che è la funziona sociale del teatro. Dopo Il successo di Yerma e La
Casa di Bernarda Alba, quest'anno non solo "Nozze di sangue", ma
anche "Mariana Pineda" che ha caratterizzato la generazione del 27,
che Lorca ha vissuto con Salvator Dalì, Bunuel e tanti altri, e poi "La
calzolaia ammirevole", che ha caratterizzato il periodo in cui Lorca ha
denunciato il razzismo e la povertà. Temi che non sono lontani dai nostri
giorni perché Lorca è corso più veloce della sua memoria. "Il mio tempo
anticipa il vostro tempo"!
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