martedì 10 maggio 2016

A UN ANNO DALLA SCOMPARSA VINCENZO COSCO CONTINUA AD ALLENARE

Campobasso, 10 maggio 2016

“l’uomo che combatte non perde mai”





di Fabiana Abbazia

In calce 150 foto firmate Gino Calabrese


Non un minuto di silenzio ma un lungo applauso. Quasi interminabile“dedicato a chi amava la folla”, quello con cui si apre, nel Teatro Savoia di Campobasso, a un anno esatto dalla sua prematura scomparsa, la presentazione della biografia di Vincenzo Cosco, l’allenatore di Santa Croce di Magliano stroncato a soli 51 anni da un tumore.
‘Grazie per questo momento – L’uomo che combatte non perde mai’ il titolo del libro scritto dal giornalista Giuseppe Formato che accoglie alcune tra le ultime volontà dello Special Wolf, ovvero quella diessere ricordato dai suoi tanti amici e tifosi in un testo che raccontasse la storia di un allenatore partito dalla polvere dei campi regionali e arrivato ad allenare fino in serie C, con l’opportunità, nella stagione che ne ha sancito il ritiro per curarsi dal tumore, di poter salire ancora di categoria. Il tutto con un fine importante: devolvere il ricavato del libro alla Fondazione Neuromed per il “Progetto VinCo. La partita della salute: Vincenzo Cosco continua ad allenare”.
Dopo i saluti istituzionali, sono le parole della moglie Silvana a commuovere la platea. “Vincenzo – dice – ha affrontato tutto con grinta e determinazione. Mi ha onorato quando era in vita, mi ha insegnato a lottare, a non arrendermi mai. Ed è quello che continuerò a fare. Per lui, per i miei figli, per me”. Poi il ricordo di quanto Vincenzo avesse nel cuore tutti i tifosi,“in modo particolare – confessa – quelli rossoblù”.
Un insegnamento, quello dell’allenatore di Santa Croce di Magliano, rinnovato in una serie di modi di dire che contraddistinguono ancora oggi la sua figura che più che mai prende forma dal palco del Savoia nelle parole di Giuseppe Formato, che lo definisce“un amico, un fratello”. Lo stesso con il quale è nata l’idea di questo libro che oggi gli dedica. “Vincenzo – dice con la voce che tradisce emozione  – mi ha insegnato che volere è potere. Mi ha sempre spronato a vivere la vita al massimo. Mi ha sempre insegnato che non bisogna mai farsi sopraffare da nessuno: il forte esiste solo perchè esiste il debole”.
Un vero e proprio modello di vita che è stato fatto proprio anche dall’editore Gisberto Manes, della Edizioni Keplero, che ha raccontato ai presenti come ha voluto sin da subito sposare il progetto. “Progetto VinCo. La partita della salute: Vincenzo Cosco continua ad allenare” il nome dell’iniziativa che sarà finanziata con i ricavi del libro dalla Fondazione Neuromed grazie alla quale la prevenzione approderà nelle scuole del Molise, partendo proprio da Santa Croce di Magliano, come ha specificato il presidente Mario Pietracupa che ha parlato di “una grande responsabilità”.
“Quando ho saputo della malattia di Vincenzo  le parole di Pietracupa – avevo perso mia moglie da un mese. La sua telefonata mi ha scosso profondamente, ma mi ha anche permesso di farmi uscire dal torpore e darmi il coraggio di poter capire dove alle volte bisogna fermarsi per rispettare la dignità delle persone”.
A ricordare come l’intero paese abbia sempre seguito le imprese calcistiche di Vincenzo è stato poi il sindaco di Santa Croce di Magliano, Donato D’Ambrosio, che ha parlato di “un esempio da seguire” divenuto oggi “immortale” anche grazie al volume che racconta la sua storia.
Ci sono poi i ricordi del cugino dello spacil Wolf, Vincenzo Colombo attualmente nello staff tecnico della Lazio, dell’attaccante Riccardo Innocenti, così come quelli del padre spirituale che Cosco ebbe all’Andria calcio, don Riccardo Agresti che si appella alle istituzioni affinché possano essere vicine alla famiglia del compianto allenatore.
A illustrare nel dettaglio il progetto VinCo è poi il professor Giovanni De Gaetano che fa sapere come tale iniziativa prevede unapartecipazione attiva degli studenti. “Lo scopo non è la mera trasmissione delle conoscenze – dice De Gaetano – ma la scoperta empirica, da parte dei discenti stessi, del perché sia così importante la prevenzione. Gli allievi impareranno a misurare il peso e l’altezza, a tenere conto delle variabili e a effettuare anche un’analisi statistica dei dati”.
Soddisfatta anche la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini, per la quale “raccogliere il messaggio che ha lasciato Vincenzo rappresenta un’opportunità di crescita verso i nostri ragazzi”.

Tra un intervento e un altro le pagine dell’autore trovano voce nella giornalista Pina Petta e commuovono i presenti in un ricordo divenuto ormai indelebile. Dalla lettera con cui Vincenzo annunciava la sua malattia, al racconto dell’amico Giuseppe dei giorni difficili che l’allenatore molisano ha dovuto affrontare pur non perdendo mai il sorriso e l’ironia, il ricordo dello Spacial Wolf passa poi direttamente per la sua di voce nei video che vengono proiettati. E Vincenzo è lì pronto, ancora una volta, per continuare ad allenare.






La nota di Mario Pietracupa

L’uomo che combatte non perde mai

Ci sono momenti nella vita in cui si riflette sul valore della propria esistenza. Forte è la tentazione di chiudersi in sé stessi, proteggere e tutelare i propri interessi, prevalentemente quelli affettivi, e non guardare oltre. Quando Vincenzo mi informò delle sue serie problematiche di salute avevo da poco perso mia moglie Sara ed ero nel momento più critico della mia esistenza. La forza di Vincenzo era molto simile alla tenacia, alla voglia di combattere e di vivere che aveva messo in campo mia moglie. Questo evento mi scosse dal torpore in cui stavo precipitando. Devo a lui, davvero, l’aver ritrovato gli stimoli per guardare oltre lo steccato e continuare a interessarmi degli altri e operare nell’interesse della comunità.
Ringrazio la famiglia di Vincenzo Cosco per essersi resa disponibile nonostante il dolore e le problematiche quotidiane vissute, che meritano il massimo rispetto e attenzione reale. Ringrazio Giuseppe Formato che mosso da incontenibile passione e da sincera amicizia è riuscito a scolpire in maniera indelebile nel tempo il nome e la vita di Vincenzo Cosco. A Giuseppe va riconosciuto di essere stato il motore inesauribile dell’iniziativa di ieri che ha visto la presentazione del libro, da lui stesso scritto, sulla vita dello Special Wolf. Evento che ha reso Cosco l’esempio di un Molise che non si arrende mai e che vorremmo sempre in linea con il suo motto prediletto “l’uomo che combatte non perde mai”. Noi come Fondazione Neuromed lo faremo con un progetto a lui intitolato, “VinCo”, per diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione. Tenteremo di mettere in campo un vero e proprio progetto scientifico, di ricerca epidemiologica, svolto dai ragazzi. Non una lezione o una conferenza, ma un lavoro che produrrà risultati nel tempo partendo dal basso. Inoltre vogliamo promuovere quei valori che rappresentavano i tratti distintivi della personalità di Vincenzo: tenacia, umiltà, rispetto, umanità. Affinché i giovani non rinuncino mai a lottare per ciò in cui credono e, a proposito di umanità, una citazione particolare la dedico al dottor Gaetano Lanzetta. Un amico, un oncologo di valore che ha tenuto per mano Vincenzo assistendolo fin dove poteva; dimostrando, se ce ne fosse stato bisogno, che laddove emergono i limiti della cura bisogna avere il coraggio di fermarsi per non violare il valore più sacro dell’uomo: la dignità. Un pensiero speciale va a tutti gli abitanti di Santa Croce di Magliano per la solidarietà dimostrata e per ringraziarli concretamente, al fine di promuovere e rinnovare il valore della territorialità, partiremo proprio da lì per le prime sperimentazioni del progetto VinCo. Ringrazio l’editore Manes per la straordinaria generosità nell’accollarsi ogni onere, solo sul rapporto di fiducia e per evidente sensibilità di chi è attento al sociale. La Direzione scolastica regionale, infine, nel suo massimo responsabile Anna Paola Sabatini, merita una citazione a parte per saper sempre intercettare in maniera concreta le esigenze non solo del mondo scolastico ma anche della società civile. Attenta a formare gli uomini del futuro immergendoli nella realtà quotidiana con esempi di vita e lavoro concreti. Nei progetti in comune ci accompagna sempre con straordinario entusiasmo incentivandoci a promuovere sempre più iniziative nelle scuole. 

GALLERIA FOTOGRAFICA Ph.GinoCALABRESE
























































































































































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