sabato 10 novembre 2012

Toro (CB). La madonna della Libera di Cercemaggiore alla comunità terapeutica.

Campobasso 10 novembre 2012


 “Mamma protettrice” tra i giovani de “La Valle”

Avvolta in una calda cromia dei colori autunnali, la Madonna della Libera è giunta nella mattinata di ieri, 9 novembre 2012, alla Comunità terapeutica “La Valle” di Toro (CB), fondata e diretta  da padre Lino Jacobucci, frate minore francescano.
Ad accogliere la statua lignea, di cui quest’anno ricorre il VI Centenario del suo ritrovamento, gli ospiti della comunità, i giovani provenienti da diversi luoghi del centro sud d’Italia. Vestiti a festa, per celebrare l’arrivo simbolico della “Mamma protettrice”, i giovani de “La Valle”, hanno recitato il Rosario, durante la processione,  nella silenziosa atmosfera di meditazione della natura circostante. “Introdurre questa Icona nella realtà di questi giovani – ha detto padre Lino- è un momento di Grazia. Viviamo la nostra quotidianità  con la valigia in mano per prendere il treno giusto e non lasciare  che questo passi. È questo di oggi, è uno di quei momenti per prendere il treno della “liberazione”. Dio, che è l’architetto dell’edificio spirituale, la Chiesa, ci invita ad essere pietre vive e pietre scelte”.
 E di Grazia  e con stupore, ne ha parlato il rettore del Santuario della Libera di Cercemaggiore, padre Gaetano Cangiano che nella peregrinatio mariae   ha intuito la forza propositrice  per la diffusione della buona novella, la via della bellezza e il ruolo di Maria. “Sono rimasto stupito dall’accoglienza di questi giovani –ha detto il domenicano- che oggi, ci hanno accolto con il vestito a festa  nella loro semplicità di  cuori sofferenti,  e di vite precarie. Il messaggio della Madonna della Libera vuole essere in questa peregrinatio un processo di liberazione attraverso tre passaggi: la voglia di essere liberati, la richiesta di essere liberati e la disponibilità ad accogliere la liberazione che avviene con l’incontro di volontà positive”. I giovani  della comunità attenti e composti, si sono radunati intorno all’altare per la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Campobasso-Bojano mons. GianCarlo Bregantini che ne ha elogiato l’eleganza di accoglienza  e di cuore disponibile. A loro l’arcivescovo, ha parlato con mite sorriso, del messaggio di coraggio dentro  l’affascinante Icona della statua della Libera, carica di significato spirituale e  di Fede. Nelle mani accoglienti e  obbedienti dell’ ”Eccomi” c’è l’immagine ad aprirsi; le croci sulle mani sono il segno del dolore, del sacrificio e dell’obbedienza difficile. Scavare  e trovare l’acqua della purificazione. Infine gli occhi di stupore sono il progetto d’amore che Dio ci dona, ogni giorno. E allora la mia devozione alla Madonna diventa una devozione convinta, intelligente se ciascuno ne sente la necessità di invocarla tutti i giorni”.  A conclusione dell’omelia, mons. Bregantini ha invitato tutti i presenti ad invocare Maria ogni giorno con la recita dell’Ave Maria.  Alla fine della celebrazione  gli ospiti della comunità hanno ricevuto in dono una Icona della Libera in legno e  l’immaginetta  intagliata, di carta con la preghiera siglata da mons. Bregantini per l’anno diocesano mariano 2012-2013.  

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