LAVORI PUBBLICI ESCLUSI DAL RECEPIMENTO DIRETTIVA
PAGAMENTI: LA
PROSSIMA SETTIMANA CHIEDEREMO INCONTRO AI MINISTRI
L’Associazione
dei Costruttori Edili del Molise (ACEM) esprime forte preoccupazione in merito
ai contenuti dello schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei
Ministri nella tarda serata dello scorso 31 ottobre, riguardante il recepimento
della direttiva comunitaria sulla lotta ai ritardi dei pagamenti da parte delle
Amministrazioni Pubbliche, in quanto esclude di fatto il settore delle
costruzioni da tutti i contratti e transazioni commerciali per i quali si applicherà
il termine di pagamento di 30 giorni o al massimo 60, ove pattuito e
giustificato dalla natura o oggetto del contratto.
Infatti,
il testo dello schema di decreto non prevede espressamente la sua applicazione
al settore dei lavori pubblici, definendo all’art. 2, comma 1, ‘transazioni
commerciali’ solo “i contratti, comunque denominati, tra imprese ovvero tra imprese e
pubbliche amministrazioni, che comportano, in via esclusiva o prevalente, la
consegna di merci o la prestazione di servizi contro il pagamento di un prezzo”
ed escludendo materialmente dal suo ambito applicativo gli appalti pubblici di
lavori, per i quali il problema è particolarmente sentito.
Della
questione, il Presidente dell’ACEM Angelo Santoro, nella sua veste di Vice
Presidente nazionale dell’ANIEM, investirà la settimana prossima il Consiglio Generale
Nazionale.
“Ho intenzione – spiega il Presidente
Santoro – di farmi autorizzare dal
Consiglio Nazionale al quale parteciperemo la settimana prossima a Roma, a
chiedere immediatamente un incontro ai Ministri delle Infrastrutture e degli
Affari europei per correggere quanto prima il provvedimento che diversamente,
se approvato nella sua versione originale, rappresenterebbe davvero un gravissimo
oltraggio al nostro settore e l’ennesima
mancanza di considerazione verso un comparto così trainante non solo
dell’economia locale molisana, ma anche
di quella nazionale e che sta fallendo proprio per il problema dei ritardati
pagamenti.”
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