Aula Centro Servizi Culturali
“G. A. Colozza” Adiacente Dipartimento Giuridico viale Manzoni – CB
Il Cigno ha 26 anni nel 1977,
quando viene arruolato, con altri suoi 4 compagni, nel nuovo reparto d’élite
dell’Arma dei Carabinieri: da semplice paracadutista si trova a essere scelto
per una delle squadre d’azione più importanti: il G.I.S., Gruppo di Intervento
Speciale.
Dopo quasi 30anni da
quell’investitura, il Cigno, ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa,
ripercorre la sua vita e le sue missioni segrete in un libro: l’intervento nel
supercarcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci
agenti della polizia carceraria, la liberazione della piccola Patrizia
Tacchella, rapita nel 1990 a
soli 8 anni, l’attentato contro le forze italiane a Nassiriya quel 12 novembre 2003 ,
esattamente 12 anni fa.
In un libro autobiografico, Cuore
di rondine (edito da Longanesi, Milano 2015) si narra la storia (vera) di un
militare del G.I.S. obbligato a indossare il mephisto nero, ma anche le
esperienze dell’uomo che vi sta dietro: un marito lontano da casa, un padre che
non può crescere i propri figli, una persona che riflette sulle proprie azioni
e che teme ogni giorno la morte, ma che non vuole rinunciare alla difesa della
libertà e della democrazia.
Questo evento è promosso dal
corso di laurea in Scienze della comunicazione, in collaborazione con il
Dottorato di ricerca in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche –
curriculum di Scienze sociali, politiche e della comunicazione – e con il
coordinamento scientifico e organizzativo di Lorenzo Scillitani e di Marco
Stefano Birtolo (Cattedra di Diritti dell’uomo e globalizzazione).
Per la circostanza, che ha registrato la partecipazione dell’autore del libro, gli indirizzi
di saluto del Rettore Gianmaria Palmieri e del Direttore del Dipartimento SUSeF
Vincenzo Di Nuoscio. è intervenuto Gastone Breccia (Università di Pavia), storico
dell’Arma dei Carabinieri. Moderatore dell’incontro Giuseppe Pardini
(UniMol).
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