Dovrà scontare 16 anni di carcere per “Associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed a falsità materiali”.
Nel pomeriggio di sabato 01 agosto 2015 i
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara e della Compagnia di Termoli
con la collaborazione della Sezione Anticrimine
del R.o.s. di Roma e L’Aquila
hanno rintracciato a Termoli e tratto in arresto, in esecuzione di
ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Pescara per il reato di “Associazione per delinquere finalizzata
alla truffa, falsità materiale commessa dal P.U., falsità materiale commessa
dal privato, sostituzione di persona e ricettazione” V.C., 55enne pluripregiudicato di Pescara, resosi da tempo
irreperibile, il quale dovrà scontare una pena di 16 anni e 2 mesi di
reclusione.
I carabinieri di Pescara hanno
sviluppato un’attività investigativa e di ricerca sviluppata dai militari
attraverso il costante monitoraggio degli ambienti della micro-criminalità
frequentati dal catturando, l’analisi delle sue frequentazioni e delle tracce
relative ad alcuni suoi spostamenti tra le province di Pescara, Chieti e
Campobasso, hanno consentito di rintracciare V.C., nell’abitato di Termoli dove i militari del Nucleo Operativo
e Radiomobile della Compagnia Adriatica e di quella di Larino parallelamente
avevano nei giorni scorsi operato per monitorare gli spostamenti di alcuni
conoscenti dello stesso oltre che cercare di individuare l’appartamento in uso
al catturando.
Il provvedimento eseguito, con
la relativa condanna, è scaturito da una serie indeterminata di reati di truffa
mediante assegni bancari falsificati o del tutto contraffatti, documenti di
identità e buste paga artatamente predisposte proprio in quanto strumentali
alla commissione delle truffe, ed alla ricettazione di titoli di credito
rubati, reati attraverso i quali l’uomo ed i suoi complici hanno tratto il loro
sostentamento nell’ultimo quinquennio.
La scaltrezza dell’arrestato
nell’eludere le ricerche nell’ultimo periodo è stata altresì contraddistinta
dal sostegno di altre persone attualmente in via di identificazione che ne
hanno agevolato la latitanza provvedendo ai suoi bisogni quotidiani. Il
cinquantacinquenne al fine di evitare punti di riferimento per gli
investigatori, ha abilmente improvvisato o addirittura eluso anche alcune
visite mediche cui era periodicamente sottoposto presso la ASL di Pescara.
Particolarmente qualificato
l’apporto fornito dai Carabinieri del ROS nel monitoraggio di alcune persone
vicine all’arrestato e nella ricostruzione dei suoi recenti spostamenti tra
Pescara, Francavilla al Mare, Larino e Termoli.
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