lunedì 3 agosto 2015

LATITANTE DA DUE MESI, RINTRACCIATO ED ARRESTATO IL “RE DEI FALSARI” DELLA PROVINCIA DI PESCARA.

Campobasso, 3 agosto 2015

Dovrà scontare 16 anni di carcere per “Associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed a falsità materiali”.

Nel pomeriggio di sabato 01 agosto 2015 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara e della Compagnia di Termoli con la collaborazione della Sezione Anticrimine  del R.o.s. di Roma e L’Aquila  hanno rintracciato a Termoli e tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Pescara per il reato di “Associazione per delinquere finalizzata alla truffa, falsità materiale commessa dal P.U., falsità materiale commessa dal privato, sostituzione di persona e ricettazione” V.C., 55enne pluripregiudicato di Pescara, resosi da tempo irreperibile, il quale dovrà scontare una pena di 16 anni e 2 mesi di reclusione.
I carabinieri di Pescara hanno sviluppato un’attività investigativa e di ricerca sviluppata dai militari attraverso il costante monitoraggio degli ambienti della micro-criminalità frequentati dal catturando, l’analisi delle sue frequentazioni e delle tracce relative ad alcuni suoi spostamenti tra le province di Pescara, Chieti e Campobasso, hanno consentito di rintracciare V.C., nell’abitato di Termoli dove i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Adriatica e di quella di Larino parallelamente avevano nei giorni scorsi operato per monitorare gli spostamenti di alcuni conoscenti dello stesso oltre che cercare di individuare l’appartamento in uso al catturando.
Il provvedimento eseguito, con la relativa condanna, è scaturito da una serie indeterminata di reati di truffa mediante assegni bancari falsificati o del tutto contraffatti, documenti di identità e buste paga artatamente predisposte proprio in quanto strumentali alla commissione delle truffe, ed alla ricettazione di titoli di credito rubati, reati attraverso i quali l’uomo ed i suoi complici hanno tratto il loro sostentamento nell’ultimo quinquennio.
La scaltrezza dell’arrestato nell’eludere le ricerche nell’ultimo periodo è stata altresì contraddistinta dal sostegno di altre persone attualmente in via di identificazione che ne hanno agevolato la latitanza provvedendo ai suoi bisogni quotidiani. Il cinquantacinquenne al fine di evitare punti di riferimento per gli investigatori, ha abilmente improvvisato o addirittura eluso anche alcune visite mediche cui era periodicamente sottoposto presso la ASL di Pescara.

Particolarmente qualificato l’apporto fornito dai Carabinieri del ROS nel monitoraggio di alcune persone vicine all’arrestato e nella ricostruzione dei suoi recenti spostamenti tra Pescara, Francavilla al Mare, Larino e Termoli. 

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