Nei giorni scorsi alcuni organi di informazione hanno reso
noto alcuni documenti in cui viene descritta la riorganizzazione dell’offerta
ospedaliera.
Nel piano, che sembra sia stato presentato dalla gestione
commissariale della Regione al Ministero della Salute, la nostra struttura
subirebbe una riduzione di circa la metà degli attuali posti letto.
Auspichiamo che non siano queste le vere intenzioni della
Regione, che ha sempre manifestato grande apprezzamento per la nostra attività.
Ricordiamo che la Fondazione nel 2011 ha già subito una
riduzione di 60 posti letto, cosa che non è avvenuta per altre realtà
ospedaliere.
Non vogliamo entrare nel merito di scelte politiche che non
ci competono, ma appare evidente che bisognerebbe premiare la qualità e
l’eccellenza e ridurre strutture che, anche in riferimento ai parametri
nazionali, non hanno i requisiti necessari per poter operare.
Ricordiamo che circa la metà dei nostri pazienti non sono
molisani e quindi sono a carico delle regioni di provenienza e che la maggior
parte dei servizi offerti non vengono erogati da altri ospedali del territorio.
Appare evidente che se davvero ci dovesse essere una riduzione
di 60 posti letto, quasi la metà degli attuali, la Fondazione non
riuscirebbe a raggiungere l’equilibrio economico necessario per poter
sopravvivere con drammatiche conseguenze.
Auspichiamo che la Regione Molise sia consapevole del ruolo che
abbiamo all’interno del Sistema Sanitario Regionale e che farà di tutto per
metterci in condizione di poter continuare ad operare, magari nell’ottica di
una integrazione.
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