La
Fondazione Giovanni Paolo II celebra il 19° anniversario della posa della prima
pietra per mano del Santo Padre
Era
il 19 marzo 1995, quando il Santo Padre Giovanni Paolo II, alla
presenza dei vertici dell’Università Cattolica, dell’Istituto Toniolo, dei
Ministri dell’Università e della Sanità, pose la prima pietra del "Centro di
ricerca e di formazione ad alta tecnologia delle scienze biomediche" nato
per volontà dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Un polo di eccellenza
sanitaria, che circa dieci anni dopo diventò la Fondazione di Ricerca e
Cura Giovanni Paolo II, istituita dall’Università Cattolica del Sacro Cuore
per gestire il Centro sotto il profilo dell’assistenza sanitaria, della
ricerca e della didattica con il fine di innalzare il livello assistenziale
a un bacino di utenza non solo molisano, ma anche dei territori limitrofi, come
Abruzzo, Puglia, Basilicata e Campania.
Oggi,
diciannove anni dopo, nell’anno della postulazione del Santo Padre, l’intera
comunità si stringe intorno alla Fondazione Giovanni Paolo II per festeggiare
l’importante anniversario insieme alle maggiori autorità del territorio. La
giornata prevede un momento di raccoglimento davanti alla prima pietra posata da
Giovanni Paolo II, cui seguirà, alle 12, la celebrazione della Santa Messa
all’interno della cappella della struttura, alla quale parteciperanno i pazienti
e il personale della Fondazione, oltre ai vertici, nella persona del Direttore
Generale Gianfranco Rastelli.
“La
Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II – afferma il Direttore
Generale Gianfranco Rastelli - è nata con l’obiettivo di dare al
territorio un Centro di eccellenza che fosse un punto di riferimento sia per gli
aspetti sanitari sia per quelli di ricerca e di formazione permanente per il
personale medico, infermieristico e amministrativo. Come sottolineò lo
stesso Santo Padre al momento della benedizione diciannove anni fa, questo
Centro Medico è nato per essere al servizio dell’uomo, della persona e del
malato secondo i principi della carità cristiana e della morale cattolica.
Il Centro è sorto per offrire un'assistenza di elevata qualità scientifica e
tecnologica. Una struttura altamente specializzata ma anche una Casa di Cura e
di formazione sanitaria a dimensione umana”.
Le
Alte specialità presenti all’interno della Fondazione ne fanno un polo di
eccellenza per il territorio molisano, ma anche con una forte attrazione extra
regionale: il 38,3% del totale dei pazienti dimessi, infatti, proviene da
fuori Molise. La
Fondazione si pone come polo di Eccellenza di terzo livello per la medicina
ultra-specialistica e per le malattie dell’apparato cardiocircolatorio e
oncologiche ed al momento conta un totale di 129 posti letto, di cui 12 day
hospital, oltre ad essere sede di 6 corsi di laurea universitari.
Oltre che per la cura, la Fondazione rappresenta una struttura all’avanguardia anche sotto il profilo della ricerca scientifica: si avvale di un parco tecnologico ed informatico particolarmente avanzato, in continuo aggiornamento, rappresentato da apparecchiature elettro-medicali particolarmente complesse, installazioni di ultima generazione e sistemi in rete. Strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, con cui sono stati avviati diversi progetti pluriennali di ricerca di base, clinica ed epidemiologica nel campo delle malattie cardiovascolari e dei tumori, oltre che importanti ricerche come quelle sulle alte tecnologie diagnostiche e terapeutiche nella chirurgia cardiaca ed oncologica avanzata e nei trapianti di midollo. Attività che, nel corso degli anni, sono valsi alla Fondazione importanti riconoscimenti: ad esempio nell’autunno del 2008, l’U.O.C di Radioterapia è stata premiata per aver presentato il miglior contributo scientifico dell’anno al congresso A.I.R.O. (Associazione Italiana Radioterapia Oncologica), mentre nel 2009 la stessa Unità Operativa è stata la prima in Italia e tra le prime al mondo a studiare e poi sperimentare l’innovativa metodica terapeutica per la radioterapia “VMAT”.
Oltre che per la cura, la Fondazione rappresenta una struttura all’avanguardia anche sotto il profilo della ricerca scientifica: si avvale di un parco tecnologico ed informatico particolarmente avanzato, in continuo aggiornamento, rappresentato da apparecchiature elettro-medicali particolarmente complesse, installazioni di ultima generazione e sistemi in rete. Strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, con cui sono stati avviati diversi progetti pluriennali di ricerca di base, clinica ed epidemiologica nel campo delle malattie cardiovascolari e dei tumori, oltre che importanti ricerche come quelle sulle alte tecnologie diagnostiche e terapeutiche nella chirurgia cardiaca ed oncologica avanzata e nei trapianti di midollo. Attività che, nel corso degli anni, sono valsi alla Fondazione importanti riconoscimenti: ad esempio nell’autunno del 2008, l’U.O.C di Radioterapia è stata premiata per aver presentato il miglior contributo scientifico dell’anno al congresso A.I.R.O. (Associazione Italiana Radioterapia Oncologica), mentre nel 2009 la stessa Unità Operativa è stata la prima in Italia e tra le prime al mondo a studiare e poi sperimentare l’innovativa metodica terapeutica per la radioterapia “VMAT”.
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