La Madonna della Libera
oltre le sbarre del carcere di Campobasso.
Durante la “Peregrinatio Mariae” nella Città di
Campobasso, la Madonna della Libera, venerata nel Santuario di Cercemaggiore
(CB) e di cui si celebra il VI Centenario del ritrovamento (1412-2012), dopo aver visitato i due grandi
Ospedali cittadini, oggi lunedì 13 maggio, nell’anniversario delle apparizioni
di Fatima, varcherà la porta della Casa
Circondariale.
Accompagnata dal Rettore e dai
Collaboratori del Santuario, giungerà in Piazza Municipio alle ore 15.30
dove, sarà portata a spalla fino al
carcere da alcuni agenti della Polizia Penitenziaria e da un detenuto.
Ad accogliere
la Madonna sarà presente il nostro Arcicescovo Mons.GianCarlo Bregantini, la Direttrice Dott.ssa Annamaria Valerio, il
Comandante della Polizia Penitenziaria, il Cappellano Don Giuseppe Romano e i
responsabili dei vari settori.
Un momento
intenso, semplice e nel contempo profondo: “è la Madre che va a far visita ai
suoi figli così come farebbe qualsiasi madre verso il proprio figlio che si
trova nella difficoltà” come ha detto commosso il Rettore padre Gaetano
Cangiano.
Sarà un
momento intimo, quello della visita la visita in carcere della Madonna della
Libera, perché, senza dire tante parole, parleranno gli occhi degli uomini che
l’attendono. Tutti loro sanno bene che la Madonna non opera miracoli, che non
concede grazie a buon mercato, che non elargisce permessi premio; sono certi
però che si tratta di una Madre che guarda negli occhi di ciascuna persona,
detenuti inclusi, per dire a tutti: “Vi
voglio bene, siete miei figli. Tutti”.
Basterà questo
semplice gesto per infondere una ricarica di speranza nei carcerati. Maria,
infatti, esorterà tutti a non darsi mai per vinti o sconfitti, come ha voluto
fare anche Papa Francesco lo scorso Giovedì santo, quando ai giovani carcerati
di Casal del Marmo ha detto: “Avanti, eh!
E non lasciatevi rubare la speranza, non lasciatevi rubare la speranza! Capito?
Sempre con la speranza, avanti! Grazie".
"Non lasciatevi mai rubare la speranza”
Ha detto il rettore del Santuario Madonna della Libera di Cercemaggiore , Padre Gaetano Cangiano nel saluto iniziale prima della Celebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Campobasso, mons. Giancarlo Bregantini e concelebrata dal cappellano don Pino Romano. Nel breve messaggio di ringraziamento, padre Cangiano ha illustrato ai giovani detenuti della casa circondariale di Campobasso la storia del ritrovamento della statua lignea sei secoli orsono. Con una processione da piazza municipio verso il carcere, la statua lignea è stata portata a spalla dagli agenti della polizia penitenziaria e da un detenuto, Vincenzo, guidati dall’arcivescovo e dal rettore del Santuario. Con loro il comandante della Polizia Penitenziaria Ettore Tomassi ed un gruppo di volontari che quotidianamente offrono il loro servizio all’interno della “casa”. Con un grande applauso, i detenuti hanno accolto la Madonna della Libera recatasi in visita il giorno della ricorrenza delle apparizioni a Fatima (13 maggio 1917) e nel giorno dell’attentato a Giovanni Paolo II (13 maggio 1981). “Nulla è impossibile a Dio” la frase evangelica che ha cambiato la storia e con la quale Bregantini ha invitato tutti i presenti ad avere fiducia affidandosi alle “mani aperte” della Madonna che sono mani di fiducia e non di paura. Dio può cambiare la storia e le nostre vite – ha continuato il presule di Campobasso- perché in quelle mani c’è la consapevolezza di una obbedienza. “Non sei forte della tua forza ma forte della tua fiducia” è il messaggio conclusivo lasciato dal vescovo a tutti i “ristretti” del carcere di Campobasso. Dopo la santa messa il rettore del Santuario Cercese ha consegnato un quadro con l’icona della Madonna della Libera ed un ricordo contenente il rosario e la preghiera con l’icona della Libera a tutti i detenuti e a tutto il personale. Per Campobasso il 13 Maggio la Peregrinatio al Carcere, nell’Anno della Fede e nell’anno diocesano mariano, è un giorno da ricordare …
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