Campobasso, 1 ottobre 2025
Il nuovo Comando avvicina ancora di più l’Esercito ai cittadini e al
territorio.
Roma, 30 settembre 2025. Alla presenza del Capo di Stato Maggiore
dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, si è svolta a
Palazzo “Scipio Slataper” la cerimonia di costituzione, del Comando
Territoriale Nazionale dell’Esercito.

Nel suo intervento, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha
sottolineato: “Con oggi si conclude la prima fase della trasformazione
dell’Esercito, che ci ha visti uniti nel rispondere con determinazione a un
mondo profondamente cambiato. Il territorio, come un tempo, torna al centro
della nostra architettura operativa, fondata su prontezza, identità e capacità
di risposta. E so che è in buone mani: la vostra esperienza, il vostro
entusiasmo e il senso di responsabilità che vi anima sono la chiave per
reinterpretare al meglio questo ruolo. Un ruolo che si fonda su deterrenza e
difesa: non semplici concetti operativi, ma garanzie concrete di sicurezza,
libertà e futuro per il nostro Paese. Su queste basi costruiamo l’Esercito che
la nostra Nazione si merita”.
Il Gen. C.A. Mirra nell’esprimere gratitudine per la fiducia accordatagli
nel designarlo quale primo Comandante del nuovo Comando Territoriale Nazionale,
ha evidenziato: “Il Comando raggruppa in sé molteplici e diversificate
competenze, caratterizzate da una forte interazione tra mondo militare e
civile, per massimizzare il contributo dell’Esercito alla difesa e sicurezza del
territorio nazionale”.
Il Comando Territoriale Nazionale nasce con l’obiettivo di portare
l’Esercito sempre più vicino ai cittadini e per una sempre maggiore
collaborazione tra enti, autorità e cittadini, contribuendo alla diffusione
della cultura della Difesa.
Il Comandante del COMTER sarà anche il Comandante Militare della Capitale e
svolgerà funzioni di Alta Rappresentanza relative alla piazza di Roma, inoltre,
avrà la responsabilità delle attività di presidio, della promozione del
reclutamento e della gestione e programmazione delle aree addestrative.
Il Comando Territoriale Nazionale ha alle dipendenze gli assetti dell’area
infrastrutturale della Forza Armata e i Comandi Militari Esercito (CME), per il
tramite dei due Comandi Territoriali “intermedi”.
In particolare, il Comando Forze Operative Sud assume la denominazione di
Comando Territoriale Sud dell’Esercito Italiano (COMTER Sud), con sede sempre a
Napoli, presso lo storico Palazzo Salerno. Il COMTER Sud, guidato dal Generale
di Divisione Andrea Di Stasio, ha alle proprie dipendenze i Comandi Militari
dell’Esercito di Umbria, Abruzzo-Molise, Marche, Puglia, Basilicata, Calabria,
Sicilia e Sardegna.
Nel percorso di trasformazione delle Forze Operative Sud, il Generale Di
Stasio ha voluto porgere, nei giorni scorsi, un deferente saluto a tutte le
Bandiere e gli Stendardi delle unità dipendenti dal COMFOP Sud, transitate,
dallo scorso 16 settembre, alle dipendenze della Divisione “Acqui”. In tale
occasione, ha incontrato, presso la caserma Sernia - Pedone di Foggia, i
Comandanti delle Brigate “Granatieri di Sardegna”, “Aosta”, “Pinerolo”,
“Sassari” e “Garibaldi”, nonché i Comandanti dei Reggimenti dipendenti.
Contestualmente, il Comando Forze Operative Nord assume la denominazione di
Comando Territoriale Nord (COMTER Nord), con sede a Padova e comandato dal
Generale di Divisione Ugo Cillo. Il COMTER Nord ha alle proprie dipendenze i
Comandi Militari dell’Esercito di Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto
Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Toscana.
La cerimonia di avvicendamento del Comandante delle Forze Operative Nord,
avvenuta lo scorso 26 settembre, è stata l’occasione per salutare tutti i
Comandanti dei reparti operativi delle Brigate “Ariete” e “Pozzuolo del
Friuli”, che da oggi transitano — con la riconfigurazione prevista dal Nuovo
Modello Esercito — alle dipendenze del Comando delle Forze Operative Terrestri
di Verona.
La costituzione del Comando Territoriale Nazionale si inserisce nel più
ampio processo di trasformazione che l’Esercito sta portando avanti e che mira
a costituire strutture, unità e processi adeguati e funzionali alle esigenze
dettate dai moderni scenari operativi. Basata sui pilastri di tecnologia,
addestramento e valori, la spinta innovativa sta coinvolgendo tutti i settori
chiave dell’Esercito per garantire allo strumento militare terrestre maggiore
dinamismo, flessibilità e iniziativa, evitando duplicazioni e riducendo la
burocrazia.
Inoltre, la revisione consentirà alla Forza Armata di concentrarsi maggiormente
sull’operatività, per affrontare al meglio le sfide future con lo scopo di
rendere più efficiente la struttura organizzativa in aderenza ai criteri
organizzativi di unicità di comando, riduzione dei livelli gerarchici,
semplificazione ordinativa e razionalizzazione delle risorse disponibili.