Caggegi punta sulla prevenzione, perché
“non tutto ciò che
conta può essere contato”
Di Fabiana Abbazia
Il nuovo questore di Campobasso Dr. Mario Antonino Caggegi
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Presentazioni e strette di mano con fare amichevole. Così il
nuovo questore di Campobasso, Mario Antonino Caggegi, ha accolto i giornalisti
negli uffici di via Tiberio a Campobasso.
Un modo di fare diretto e senza inutili formalismi, quello
del nuovo numero uno della Polizia del capoluogo, che proprio ai giornalisti ha
promesso una visita nelle redazioni. “Sono arrivato questa notte, – ha detto –
prestissimo farò il giro di incontri istituzionali, nel frattempo visiterò la
città e, poi appena possibile, farò visita nei luoghi in cui lavorate”.
Caggegi che non era mai stato in Molise ha raccontato di
come, dopo l’esperienza ministeriale, avesse bisogno di ricucire quel rapporto
con il territorio che gli era mancato. Ma proprio sul territorio e sulla
situazione sicurezza non si sbilancia. “Al momento – ha evidenziato – non ho
ancora dati ufficiali per esprimermi, però posso dire già che, come fatto dal
mio predecessore, continueremo a investire in prevenzione”. E proprio per fare
il punto sull’importanza della prevenzione e sui suoi effetti, quasi
invisibili, Caggegi cita Albert Einstein e la massima che recita: “Non tutto
ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato”.
“Questo per dirvi che, – spiega il questore – magari, non sapremo mai se una
volante della Polizia, passata dinanzi a un ufficio postale, abbia potuto
sventare un rapina, ma se lo ha fatto, resta pur sempre un effetto che, pur non
potendo essere contato, conta”.
Prematuro, per il questore, anche esprimersi sull’infiltrazioni
della malavita organizzata in Molise, sul cui tema si attiene a quanto detto
solo pochi giorni fa dal Capo della Polizia, in visita nel capoluogo.
“Quando abbiamo un nuovo incarico – prosegue poi Caggegi – è
sempre come il primo giorno di scuola. Non sai cosa trovi. Al momento, posso
solo dire di aver trovato delle persone molto preparate e professionali e che,
certamente, darò il mio contributo affinchè ci sia maggiore sicurezza e le
persone possano vivere più serenamente”.
Il nuovo numero uno di via Tiberio, con una lunga esperienza
nella calda Sicilia, non sembra essere nemmeno spaventato dal dover vivere in
un posto come Campobasso. “Anche io vengo da un piccolo paesino di montagna,
quindi, credo proprio che mi troverò bene”, dice Caggegi con sicurezza,
mettendo in evidenza subito dopo la ‘nota dolente’ della viabilità. Prima cosa
questa che ha potuto notare nel tragitto compiuto per giungere a Campobasso.
Poi il pubblico ringraziamento a chi lo ha preceduto e al
lavoro svolto. “Un sentito grazie anche ai giornalisti che sono intervenuti,
dimostrando – ha concluso il questore – di voler onorare l’istituzione della
Polizia e della Pubblica Sicurezza”.
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