domenica 24 giugno 2012

DE BERNARDO INTERVIENE SULLA QUESTIONE ZUCCHERIFICIO.

Campobasso 24 giugno 2012


“Con la nascita di una Newco, la Regione volta pagina e scongiura definitivamente il rischio fallimento."

Con l’approvazione della delibera di Giunta numero 383, in Consiglio regionale è stata scritta una delle pagine più felici della storia politica molisana degli ultimi anni”.
Commenta così il presidente della IV Commissione Lucio De Bernardo l’esito dell’ultima assise di via IV Novembre riunitasi per dare una risposta definitiva al futuro dello Zuccherificio del Molise.
Al di là delle appartenenze politiche ha dichiarato De Bernardo – è prevalso il senso di responsabilità nell’interesse dei lavoratori e del futuro di una realtà aziendale dotata di un notevole potenziale di sviluppo. Un esempio di buona amministrazione che riesce a superare gli interessi di parte, facendo prevalere il bene della collettività. La politica regionale ha compreso la necessità di operare con somma urgenza per il salvataggio in extremis dello stabilimento saccarifero di Termoli.
Un passaggio storico importante per l’azienda e per la Regione Molise che potrà definitivamente porre fine all’annoso ‘problema dello Zuccherificio’, svincolandosi da una realtà che per anni ha prosciugato risorse pubbliche ingenti, sottraendole ai molisani e allo sviluppo del territorio.
Poi, il duro affondo su quanti, secondo il consigliere De Bernardo, sono responsabili di un mancato sviluppo dell’impianto: “Mi auguro che vi sia volontà di procedere per un immediato accertamento, da parte degli uffici preposti, nel rintracciare le responsabilità di chi ha agito non nell’interesse dell’azienda saccarifera molisana, ma con l’intento di depauperarne ulteriormente le risorse, mettendo in ginocchio una realtà imprenditoriale che, al contrario, ha tutte le caratteristiche per produrre redditi imponenti e distribuire ricchezza sul territorio. Politicamente il mio impegno andrà in questa direzione.
La Regione ha il dovere di fare chiarezza, nell’interesse dei cittadini molisani che hanno il dovere di sapere che fine fanno i loro soldi. Il concetto di legalità e trasparenza deve appartenere a tutti noi amministratori; non può essere prerogativa di una certa parte politica.
Del resto, i finanziamenti regionali hanno fino ad ora salvato il destino delle maestranze, senza però rilanciare la produzione, né hanno creato le condizioni per un processo produttivo duraturo nel tempo, qualitativamente e quantitativamente adeguato a garantire l’autonomia finanziaria della Spa, anche perché l’ex socio privato non ha sostenuto, con i dovuti esborsi per la ricapitalizzazione, gli sforzi per il rilancio e l’innovazione dell’azienda.

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