lunedì 11 giugno 2012

Campobasso. Corpus Domini - Messaggio conclusivo di Bregantini.

Campobasso 11 giugno 2012


L’arcivescovo Bregantini invita alla sobrietà e solidarietà.


Quello di ieri, è stato un episodio triste e  sgradevole per la città di Campobasso e per il Molise. La solennità del Corpus Domini dove l'attenzione si sposta “sull'intima relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il suo Corpo Mistico” è stata minata dal sentimento della rabbia, in questo tempo caratterizzato da inquietudini, e preoccupazioni causate dalla perdita del lavoro, dalle risorse che ogni famiglia scarseggia ad avere.
 Ed è proprio in questo tempo di “Eclissi di Dio” che l’arcivescovo Bregantini con tono deciso dal balcone del palazzo municipale durante la benedizione dei “Misteri” prima, nella “Tenda dell’Eucarestia”in piazza della Repubblica  e durante l’omelia della solenne celebrazione Eucaristica in Cattedrale dopo,  si è rivolto ai fedeli alla cittadinanza tutta ed al mondo dei media sottolineando  che – il dissenso verso le Istituzioni attraverso i fischi sono stati un gesto non idoneo alla  festa che ha ben pensato di risparmiare  le risorse economiche. I soldi   risparmiati e devoluti ai bisognosi ed ai terremotati, son il simbolo del “pane spezzato”.  Carissimi amici-ha detto mons. Bregantini-  voi che avete fischiato, i soldi  saranno utilizzati per il bene di tutti. I media devono essere più progettuali e dentro i fatti. Non basta dire avremmo voluto o c’è stato un calo di tono. La festa non è fatta dal cantante ma è fatta dai “Misteri e dai Mestieri” di gente che guarda avanti con coraggio”. L’esperienza della “Tenda” ha visto tanta gente di giorno e di notte, raccolta in preghiera. Ringrazio tutti coloro che hanno allestito animato accompagnato il momento di Preghiera. Ringrazio  chi silenziosamente è venuto a pregare il Signore. Un grazie vivissimo ai sacerdoti che hanno confessato e un grazie alla tenda della solidarietà che ha visto tantissimi amici, fratelli e sorelle  di altre terre presenti tra noi per gustare un pasto caldo , gesti importantissimi che diventano conforto .Quante richieste di preghiera sono giunte in questi giorni con nomi e cognomi ed anche  fatti tristi avvenuti anche oggi dal balcone del municipio,vorremo presentarli tutti al Signore”. Durante la processione, lungo la strada il pensiero forte è stato rivolto  a tutte le famiglie, ai malati, ai carcerati, le case gli ambienti di lavoro, di vita, le scuole, il mondo dell’informazione. Il Signore Gesù porti luce e  speranza, chiarezza e soprattutto un pezzetto di cielo, ottimismo che aiuti a superare la crisi- nella preghiera del presule di Campobasso-.  La crisi mette paura, la crisi fa cambiare anche gli umori alla gente con facilità estrema. La crisi ci chiede di stare molto vicino alla gente perché oggi la fragilità, la depressione, le fatiche sono evidenti. Dentro questi giorni di preparazione  alla Solennità, la consapevolezza di avere queste tradizioni così belle e  i” Misteri hanno reso popolare questa festa. La loro forza , i bambini,i figuranti,  le catechesi viventi, la partecipazione di  migliaia di persone ha fatto schiarire il cielo. Non si può vivere senza speranza, senza cielo,senza cuore. Rafforzare i segni belli e le tradizioni  che ci sono.
 Le processioni e le adorazioni prolungate celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento.
Il messaggio conclusivo dell’arcivescovo Bregantini, nella solennità del Corpus Domini, è racchiuso dentro  tre parole “Eucaristiche” di speranza e futuro: il GRAZIE anche per i giorni tristi e la solitudine, la NOTTE  di guerre di ingiustizie, della precarietà che si trasforma in luce ed il CIELO. Non c’è Eucarestia- ha concluso mons. Bregantini nell’omelia della santa  messa in Cattedrale-   che non sia sempre  sguardo al cielo. È cielo quando i giovani tornano alla terra e la coltivano, è cielo il perdono nelle famiglie e in  città! E’ cielo quando la bellezza gustata nella festa aiuta a vincere il male ! Campobasso è città Eucaristica!
La celebrazione dell’Eucaristia  è il vero luogo dell’unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della nostra maturità spirituale e ci unisce nell’unico pane che ci rende un unico corpo (cfr 1 Cor 10, 16s).

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