lunedì 11 giugno 2012

Campobasso. ASREM Conferenza stampa dei vertici - La relazione di Bilancio di Esercizio 2011.

Campobasso 11 giugno 2012



Percopo: " Il Cardarelli non si chiude, abbiamo proposto un'idea, ma l'Asrem non ha competenza per la fusione".
Un momento della conferenza stampa

Si è tenuta in tarda mattinata presso l'Asrem a Campobasso la conferenza stampa per illustrare  la relazione di Bilancio di Esercizio 2011 dell’Azienda Sanitaria Regionale Molise. Presenti  il direttore generale dell’Asrem dott. Angelo Percopo, il direttore amministrativo dell’Asrem dott.ssa Gianfranca Testa e il direttore sanitario dell’Asrem dott. Giancarlo Paglione. Nell'occasione il dirigente generale ha replicato alla polemica generatasi sulla " fusione" Cardarelli - Fondazione Giovanni Paolo II. "Abbiamo immaginato di fare un raffronto, tra il bilancio del 2011 a quello del 2009,  per verificare se ci sono stati degli indicatori che possono farci prevedere un'inversione di tendenza.  Il bilancio 2009 si chiude co una perdita di 74 milioni di euro, il bilancio del 2011 si chiude con una perdita di 41.400 milioni di euro, vi è stato un risparmio di circa 38 milioni di euro, quello che vogliamo sottolineare è l'inversione di tendenza di alcuni costi per cui è stato possibile diminuire la perdita.    E' un passivo che si riduce quasi del 50% rispetto al 2009, - afferma il direttore Generale Percopo - ed è dovuto ad una serie di azioni che l'Azienda ha posto in essere in questi due anni, immaginando di ridurre quelle spese che possono essere consulenze, acquisto, personale, per portare entro il 2012 al pareggio complessivo del bilancio regionale complessivo. In Molise c'è un tasso di ospedalizzazione troppo alto, ma basso rispetto al 2008, perchè siamo in un trend di discesa, gli obiettivi per essere raggiunti hanno bisogno di un tempo congruo, è chiaro che siamo ancora su livelli negativi ma sono positivi rispetto al punto di partenza, questo vale anche per i dati pubblicati dall'Age.Na.S (Agenzia Nazionale per i Servizi Regionali) sugli ospedali". Per quanto riguarda la nomina di un nuovo commissario ad acta per la sanità regionale il direttore generale  Percopo afferma : " Innanzitutto auguriamo un buon lavoro al neo Commissario Basso e riconfermiamo il nostro impegno e il nostro aiuto al dottor Rosati, ci auguriamo che in questa fase venga fuori il disegno rispetto al quale la Regione immagina di tendere per la sanità, risparmiare non sempre è sufficiente, oltre al risparmio occorre la programmazione, altrimenti si rischia di depauperare i fondi a disposizione". Un intervento è stato fatto anche in merito alla polemica generatasi sull'accorpamento del Cardarelli alla Fondazione Giovanni Paolo II:" Il Cardarelli non si chiude e non si sposta. Noi abbiamo solo proposto un'idea, abbiamo detto che possiamo immaginare di creare una cittadella ospedaliera, dove ci sia Cardarelli e Fondazione nelle loro autonomie, nella loro indipendenza, la nostra proposta è mettere insieme sinergie per offrire servizi completi, immaginando che l'utente possa avere una serie di risposte senza doversi spostare. Il Cardarelli è un ospedale costruito a fase negli anni, la costruzione è iniziata negli anni '50, poi un 'altra fase si è avuta negli anni '60/'70 e un'ultima pochi anni fa, è una struttura che ha un costo elevatissimo, è una struttura che ha bisogno  di una messa a regime quasi nuova, ovviamente per fare tutto questo c'è bisogno di soldi. Di contro la Fondazione, nata come Cattolica in Molise, purtroppo per una serie di situazioni non ha raggiunto gli obiettivi per cui era nata, è una struttura che è utilizzata poco. Noi abbiamo fatto una proposta:perchè non valutiamo la possibilità di spostare il Cardarelli, non di chiudere, all'interno della struttura della Fondazione? Naturalmente resterebbe autonomo e con i crismi della sanità pubblica, non integrata alla privata, ossia spostare con la propria autonomia, la propria gestione, il proprio personale le proprie attività.  E' possibile che Fondazione e Cardarelli utilizzino gli stessi servizi? Ci farebbe piacere che il Comitato pro Cardarelli ci accompagnasse in questa idea Ci tengo a chiarire che la proprietà dello stabile è dell'Università Cattolica, che ha dato in gestione alla Fondazione, si deve avviare una discussione con le parti, badando bene che la sinergia che chiediamo di mettere in atto, darebbe vantaggi alla Fondazione, alla sanità privata ma soprattutto a quella pubblica. Questa è solo la nostra idea, non il nostro programma, perché non abbiamo competenza decisionale, la decisione è della Regione, del Commissario e della Programmazione, noi abbiamo proposto solo un'idea, sulla quale ci piacerebbe avere un contributo, una discussione sul da farsi".

MDL da “Il settimanale del Molise” 







Angelo Percopo







Giancarlo Paglione
Gianfranca Testa



























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