Campobasso, 24 novembre 2021
INDEBITA PERCEZIONE DEL REDDITO DI
CITTADINANZA
In calce 20 scatti di Gino Stella
La Polizia di Stato di Campobasso nel
corso del corrente anno ha condotto un’articolata attività d’indagine, iniziata
nel mese di marzo, che ha consentito di denunciare 122 cittadini
extracomunitari per aver percepito indebitamente il c.d. reddito di cittadinanza.
I soggetti sono stati deferiti
principalmente alle Procure della Repubblica di Campobasso e Larino, ma anche
ad altre Procure del territorio nazionale, competenti in base al C.A.F. del
luogo di presentazione della domanda e di fruizione del reddito (Arezzo, Bari,
Benevento, Cosenza, Napoli, Napoli Nord, Nola, Palmi, Patti, Pisa, Roma, Santa
Maria Capua Vetere, Velletri, Torino).
Giova evidenziare che alcuni soggetti
dopo aver percepito il sussidio si sono resi irreperibili sul territorio nazionale.
Le indagini condotte dalla DIGOS hanno
permesso di accertare che 103 soggetti hanno falsamente attestato nella
domanda per la percezione del sussidio il requisito della residenza decennale
in Italia, requisito indispensabile per accedere al beneficio; altri 17,
soprattutto cittadini marocchini e albanesi, pur avendo il predetto requisito
di residenza, hanno falsamente attestato di essere titolari di permesso di
soggiorno di lungo periodo o di permesso di soggiorno e familiari di cittadino
U.E., altro presupposto necessario per ottenere il sussidio per i cittadini
extracomunitari. Il permesso di soggiorno di lungo periodo può essere richiesto
solo da chi possiede un permesso di soggiorno in corso di validità da almeno 5
anni; deve essere inoltre dimostrata la disponibilità di un reddito minimo non
inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale (5.938, 64 euro per il 2021) e
che il cittadino straniero non sia pericoloso per l'ordine pubblico o la
sicurezza dello Stato. Infine, 2 cittadini marocchini hanno addirittura
falsamente dichiarato di essere cittadini italiani.
I denunciati, oltre a dover restituire
quanto indebitamente percepito, rischiano una pena da 2 a 6 anni di reclusione,
per avere reso le predette false dichiarazioni.
Gli stranieri sono stati immediatamente
segnalati anche alla direzione provinciale Inps di Campobasso, territorialmente
competente in relazione alla residenza dichiarata al momento della domanda, per
la decadenza dall’erogazione del reddito ed il conseguente recupero di quanto
indebitamente percepito.
Il danno erariale ammonta a circa 625.000
euro. L’attività di indagine condotta dal personale della DIGOS ha permesso
di evitare ulteriori ammanchi per le finanze pubbliche per le mensilità che i
suddetti cittadini avrebbero potuto ulteriormente percepire senza averne
diritto.
In particolare tra le nazionalità più
ricorrenti tra i denunciati si segnalano 47 cittadini nigeriani, 32
marocchini, 13 somali, 8 maliani, 3 albanesi.
Nell’ambito dell’attività investigativa
personale della DIGOS ha eseguito 3 sequestri preventivi di cui uno emesso dal
GIP del Tribunale di Campobasso e due dal GIP del Tribunale di Napoli Nord. In
particolare sul conto corrente di un cittadino nigeriano aperto presso
l’Ufficio postale di Bojano (CB), su disposizione del GIP del Tribunale di
Campobasso, è stata sequestrata la somma di 2.300 euro, pari all’ammontare di
quanto illegittimamente percepito a titolo di reddito di cittadinanza.
L’attività svolta dalla DIGOS, con
il contributo dell’Ufficio Immigrazione della Questura, evidenzia l’impegno in
prima linea della Polizia di Stato nel perseguire coloro che accedono
indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraendo importanti
risorse economiche.
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