Conferenza stampa con la lanterna accesa.
Presenti : Adele Fraracci, docente, Maria Vittoria Farinacci, avvocato, Daniela Fabrizi, madre, Michele Messere, studente.
In pieno
giorno a cercare la scuola, sparita dietro le tante riforme che ne hanno
disperso valore e sottratto significato, sino a giungere alla virtuale
Didattica a distanza.
C’era anche il grembiulino, gli insegnanti ironicamente lo
indossano per poter “apprendere” da ministero e task force qual è la scuola
progettata a settembre. Nel frattempo lanciano l’appello che dal Molise sta
avendo riscontro anche in altre realtà territoriali: Roma, Napoli, Trento, Puglia,
Calabria. Centinaia di firme che stigmatizzano le linee programmatiche
ventilate da Roma e che appaiono tamponi e non soluzioni ai vecchi problemi in
campo. I simboli scelti, grembiulino e lanterna, sono fortemente provocatori e
evocativi dell’emergenza democratica e culturale che precede e accompagna
quella sanitaria. Il covid 19 è stata la lente d’ingrandimento attraverso cui
anche i più disattenti hanno potuto constatare quanto è stato sottratto agli
Italiani in termini di godimento dei diritti: la sanità ne è stata prova
inconfutabile. L’allarme è altrettanto evidente nell’istruzione. Coraggio,
impegno, lungimiranza e vere soluzioni è quanto si chiede attraverso l’appello,
fatto, non a caso, anche di proposte mirate. La nuova tappa sarà l’organizzazione
di una manifestazione che, per ovvie ragioni legate al distanziamento sociale,
vedrà la partecipazione di un numero di persone definite, in rappresentanza dei
tanti insegnanti, genitori, cittadini che hanno aderito.
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