AGOSTO E CALDO, VACANZE ECONOMICHE, CUCINA CASALINGA CON VINO FIDATO, CHE NON SIA ARTEFATTO
Agosto e caldo ed i Molisani si sono,
finalmente, riversare in massa sul litorale adriatico, forti anche del fatto
che le bandiere blu attribuite alle spiagge dei Comuni Molisani sono diventate,
nel 2013, tre su quattro. Le scelte dei Molisani in vacanza, secondo quanto
dichiara la
Coldiretti Molise , non sono dissimili da quelle della media
degli italiani. Infatti, quest’anno quasi un italiano su tre (32 per cento)
rinuncia al ristorante e si mette ai fornelli per cucinare i cibi da portare in
tavola, ma anche in viaggio, in spiaggia, in montagna o durante le visite nelle
città d’arte. Coldiretti lo afferma sulla base sui dati IPR marketing,
sottolineando che nell’estate 2013 la ricerca del risparmio spinge ad
individuare soluzioni alternative e coloro che scelgono come alloggio una casa
in affitto, di proprietà o di parenti ed amici, hanno superato quelli che si
recano in un albergo o in pensione. C’è comunque un 28 per cento dei turisti
italiani che, all’opposto, complice anche un po’ di pigrizia vacanziera,
preferisce - registra la
Coldiretti - mangiare nel ristorante del posto dove alloggia,
mentre il 23 per cento sceglie di andare in trattoria o pizzeria. Una minoranza
del 7 per cento si rifugia in bar e fast food per un pasto mordi e fuggi mentre
appena il 3 per cento può contare sull’ospitalità di parenti e amici. Un amico
conciliante ed appagante a tavola è, comunque, il vecchio buon bicchiere di
vino! Ma, avverte Coldiretti Molise, rosso o bianco, attenti che sia genuino e,
possibilmente, del Molise, che ne vanta di pregiati come la D.O .C. Molise (affiancata al
nome Biferno), quella Pentro o Pentro d'Isernia e la Tintilia , vitigno
autoctono. Una forte azione a difesa dei vini italiani e molisani, da parte
della Coldiretti, ha ottenuto importanti risultati proprio nell’ultimo periodo.
Il blocco delle vendite dei wine-kit nel Regno Unito è un importante risultato
di una battaglia di Coldiretti nell’Unione Europea, dove si stima che almeno
venti milioni di bottiglie di pseudo vino venivano ottenuti attraverso wine kit
prodotti in Canada, ma anche in Paesi europei come la Svezia. Positiva
è stata l’operazione di cooperazione di polizia internazionale sollecitata dai
NAC dei Carabinieri con il supporto del Ministero degli Interni. Secondo
Coldiretti Molise, ora occorre provvedere immediatamente al ritiro dall’intero
mercato comunitario dei “miracolosi” wine kit che promettono, con semplici
polveri, di ottenere in pochi giorni vini dalle etichette più prestigiose.
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