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Dopo la Celebrazione, seguirà
l’Intitolazione del Belvedere a Carlo Acquaderni, nel Centenario della morte.
Nel pomeriggio alle ore 15,30 Via Matris e alle 17,00 Solenne Celebrazione
Eucaristica Presieduta da don Massimo Muccillo,Vicario episcopale per il
Santuario dell’Addolorata.
Breve storia dell’Apparizione
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L’affanno per il ritrovamento della
pecorella era tale che le due contadine si misero a cercare e, nella
spasmodica ricerca, finalmente la trovarono in una “gola” tra le rocce i pendii e gli alberi: una forte luce incuriosì
Bibiana. Una luce che trasmetteva un’ immagine ai suoi occhi surreale. Quella
immagine era l’apparizione della Madonna Addolorata che portava tra le braccia
suo figlio Gesù, morto.
La Vergine non parlò. E, trascorsi
dieci giorni, apparve nuovamente con lo stesso atteggiamento, anche a Serafina.
La notizia dell’apparizione si diffuse rapidamente e il numero dei curiosi e
dei fedeli cresceva di giorno in giorno fino raggiungere il numero infinito di
migliaia di pellegrini. E così, lungo tutto l’anno 1888 quando il 26 Settembre
apparve anche al vescovo di Bojano Francesco Macarone Palmieri. La notizia
giunse fino a Bologna dove il conte Carlo Acquaderni, che dirigeva la
rivista mariana “Il servo di Maria”,
diffuse ampiamente la notizia. La notizia giunse in Vaticano e Papa
Leone XIII nominò un delegato Apostolico
per verificarne la veridicità dei fatti. Grazie anche alla testimonianza
diretta del vescovo di Bojano tutte le carte processuali vennero consegnate al
Papa tra il 1888 e il 1889. Lo stesso Carlo Acquaderni si recò sul luogo delle apparizioni per
portare il figlio Augusto, malato di tubercolosi ossea. Il Conte dopo aver
pregato tanto, fece bere al figlio
Augusto l’acqua che sgorgava
dall’anfratto ed immediatamente ci fu il miracolo. Augusto guarì e per
devozione il Conte fece costruire una Cappella. La diffusione del miracolo e
dell’apparizione divenne copiosa e nel
1890, alla presenza di trentamila fedeli e pellegrini, il Vescovo di Bojano
diede ufficialmente il via ai lavori per erigere un monumento alla devozione
mariana. In stile neo gotico, il Santuario è
frutto dell’ingegneria del Gualandi e frutto del lavoro e dell’impegno
di tutte le maestranze locali, a partire dalla pietra locale lavorata a mano dagli scalpellini di
Oratino. Il santuario fu completato nel 1975 grazie alle premure del vescovo di
Campobasso-Bojano mons. Alberto Carinci. Il legame tra il Santuario e il popolo
molisano veniva suggellato il 6 dicembre 1973, con decreto Apostolico che
proclamava la Madonna Addolorata, Patrona
del Molise.
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