Campobasso, 11 novembre 2025
Presentato il Calendario Storico dei Carabinieri 2026, realizzato con il contributo
dell’artista Luigi “Renè” Valeno, e degli scrittori Maurizio de Giovanni, Aldo Cazzullo e
Massimo Lugli, insieme agli altri prodotti editoriali dell’Arma.

Il Comandante Provinciale, Colonnello Luigi Di Santo, presso
la sede del Comando Provinciale di Campobasso ha presentato il Calendario
storico 2026 dell'Arma dei Carabinieri.
Giunto alla sua 93ª edizione, il Calendario Storico si conferma uno dei prodotti editoriali più
apprezzati e collezionati: oltre 1.200.000 copie stampate, traduzioni in otto lingue — inglese,
francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo — e versioni anche in sardo e
friulano.
Diffuso in scuole, uffici e famiglie, il Calendario è da decenni un simbolo di identità e memoria
collettiva, capace di unire generazioni diverse e di rinnovare, anno dopo anno, il legame profondo
tra l’Arma e il Paese.
Con le sue tavole d’arte e i suoi racconti di vita reale, rinnova un messaggio di fiducia,
autorevolezza, solidarietà e spirito di servizio: la certezza che, anche nei momenti più difficili,
“accanto ad ogni cittadino c’è un Carabiniere”.
Il Calendario racconta il volto umano
dell’Arma e la sua vicinanza alle comunità.
Un racconto di impegno e speranza: nell’introduzione al Calendario. Le tavole, realizzate dall’artista René (Luigi Valeno), maestro della nuova Pop Art italiana,
rappresentano con uno stile vivace e luminoso i Carabinieri protagonisti della vita quotidiana del
Paese.
Ogni immagine mostra uomini e donne dell’Arma nel pieno del loro servizio — tra la gente, nei
centri urbani, nei paesaggi naturali e nei luoghi simbolo della cultura italiana — restituendo un’idea
di presenza costante, dedizione e vicinanza al Paese.
Le opere di René trasformano così il linguaggio della Pop Art in un omaggio alla quotidianità dei
Carabinieri, celebrandone l’impegno, la professionalità e lo spirito di umanità che da sempre ne
contraddistinguono la missione.
I testi che accompagnano le diciannove tavole, affidati ancora una volta alla penna di Maurizio De
Giovanni, costituiscono un racconto unitario, sviluppato attraverso la lettera di un giovane
Carabiniere, appena arruolato, che racconta ai suoi genitori le ragioni della sua scelta e l’esempio
che ne trae. In essa il militare, con voce sincera e partecipe, narra episodi di generosità, slancio e
altruismo che riassumono le difficoltà e le soddisfazioni di una scelta di vita fondata sul servizio al
prossimo ed alla Nazione e le responsabilità di questa missione.
Le parole del giovane, intrise di entusiasmo e di rispetto per la divisa, si intrecciano con episodi di
altruismo e coraggio tratti dalla quotidianità, restituendo un mosaico di umanità e dedizione.
Ogni
tavola è così associata a un momento di crescita personale e professionale: un salvataggio, un gesto
di solidarietà, una presenza discreta accanto a chi soffre, un’azione che riafferma la missione dei
Carabinieri come presidio di legalità e vicinanza alla popolazione.
I testi diventano un viaggio nel cuore dell’Istituzione, un percorso che racconta non solo il mestiere
del Carabiniere ma anche la dimensione umana di chi lo interpreta. Il filo conduttore è la cura,
intesa come dedizione quotidiana e silenziosa verso il prossimo. Le storie del giovane Carabiniere si
trasformano così in un dialogo affettuoso e morale con i suoi genitori, ma anche in un messaggio
universale ai cittadini, un invito a credere nella bontà, nel coraggio e nella forza discreta di chi serve
lo Stato con passione e onore.
In ciascuna tavola, la parola si unisce all’immagine per esaltare il senso profondo della divisa:
essere accanto a chi ha bisogno, in ogni circostanza, come autentici “eroi quotidiani”.
La prefazione, firmata da Aldo Cazzullo, offre uno sguardo storico e valoriale sull’Arma,
ricordando come i Carabinieri, nati nel 1814, abbiano attraversato la storia d’Italia fino a oggi,
protagonisti dei momenti fondativi della Nazione — dal Risorgimento alla Resistenza, fino alla
modernità — rappresentando un simbolo di unità e sacrificio. Ed è a quei Carabinieri, che hanno
pagato con la propria vita, che rivolge un commosso pensiero e ringraziamento.
La postfazione, affidata allo scrittore e giornalista Massimo Lugli, racconta un episodio vissuto in
prima persona che diventa emblema della missione dei Carabinieri: la prontezza, il coraggio e la
naturalezza con cui, anche nei gesti più quotidiani, sanno donare sicurezza e conforto ai cittadini.

La tavola del mese di novembre, attraverso la rappresentazione di un militare per ciascuna Forza
Armata, è dedicata alla “Difesa” e ai suoi valori. La scelta del mese coincide con la ricorrenza della
“Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, che celebriamo il 4 novembre, quest’anno
suggellata dalla cerimonia nella città di Ancona.