mercoledì 5 marzo 2014

"RICOMINCIAMO PER UNA CITTÀ DIVERSA"

Campobasso 5 marzo 2014

Il candidato a sindaco delle liste Civiche, Giuseppe Saluppo, lancia il suo programma

Pino Saluppo
(foto G.Calabrese)
 Il candidato sindaco a capo di quattro liste civiche, il primo ad essersi presentato al capoluogo, Giuseppe Saluppo, lancia il programma: “La città di Campobasso”. Una proposta corposa che si articola in sei punti strategici. Il recupero della qualità della vita è al primo posto assieme alla creazione di una rete cittadina per fare di Campobasso una città solidale. A ciò è legato il risveglio della partecipazione dei campobassani attraverso processi decisionali partecipativi, dove l’apertura dell’amministrazione pubblica nei confronti della comunità locale e la pluralità delle voci diventano fondamentali. Saluppo e i suoi puntano sull’innovazione istituzionale che fa perno su strumenti di azione quali i progetti urbani, i piani di sviluppo e di recupero dello spazio cittadino, i piani sociali di intervento e quelli per l’occupazione. Il programma ha l’intenzione di ridisegnare in tutti i settori la città capoluogo. A tal scopo occorre cambiare passo su gestione dei rifiuti, verde pubblico e programma urbano di mobilità. Numerose le pagine del programma dedicate aIla progettazione di un migliore sistema delle imprese, con un occhio di riguardo alle politiche finanziarie e alla riorganizzazione della macchina amministrativa.Una volta lanciato “il piano di marketing urbano per il centro storico e il polo della salute”, Saluppo e i suoi rispolverano delle parole tanto abusate quanto non capite, come Europa, politiche sportive, giovanili e culturali. Alla fine, ma non in ultimo, le note dolenti del commercio e dell’urbanistica. “Ciò che è mancato nella dissennata politica urbanistica che muove da lontano – commenta il candidato sindaco – è qualsiasi capacità di equilibrio, di visione integrata, civile, forte della città come polis, luogo non solo di utenti e consumatori ma, prima di tutto, di cittadini, di ogni età, a cominciare, però, dal nostro futuro, i giovani. Di fronte a queste macerie, è difficile ora ‘riprogettare’, ricucire strappi così profondi, perché ciò che non è stato fatto allora, sarà ben difficile – per ragioni immaginabili – poterlo fare ora. Tuttavia diciamo: finalmente. Non è una chimera, basta volerlo. E noi vogliamo dare un segnale concreto e intelligente. La città di Campobasso dovrebbe investire tutto quanto possibile nell’innovazione e sviluppo locale per potere uscire da quello stato di agonia nel quale è caduta da tempo. Per garantire soprattutto ai giovani che vanno formandosi di potere trovare uno spiraglio occupazione nella propria città e nella propria terra. Non si può più assistere a quanto accaduto solo nell’ultimissimo periodo: Ente Fiera, chiuso; Parco Tecnologico e Scientifico, chiuso; Consorzio universitario, chiuso”. Le altre frecciatine alle passate amministrazioni Saluppo le tiene in serbo per la presentazione ufficiale del programma fissata per la prossima settimana.

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