Il candidato a sindaco delle liste
Civiche, Giuseppe Saluppo, lancia il suo programma
Pino Saluppo (foto G.Calabrese) |
Il candidato
sindaco a capo di quattro liste civiche, il primo ad essersi presentato al
capoluogo, Giuseppe Saluppo, lancia il programma: “La città di Campobasso”. Una
proposta corposa che si articola in sei punti strategici. Il recupero della
qualità della vita è al primo posto assieme alla creazione di una rete
cittadina per fare di Campobasso una città solidale. A ciò è legato il
risveglio della partecipazione dei campobassani attraverso processi decisionali
partecipativi, dove l’apertura dell’amministrazione pubblica nei confronti
della comunità locale e la pluralità delle voci diventano fondamentali. Saluppo
e i suoi puntano sull’innovazione istituzionale che fa perno su strumenti di
azione quali i progetti urbani, i piani di sviluppo e di recupero dello spazio
cittadino, i piani sociali di intervento e quelli per l’occupazione. Il
programma ha l’intenzione di ridisegnare in tutti i settori la città capoluogo.
A tal scopo occorre cambiare passo su gestione dei rifiuti, verde pubblico e
programma urbano di mobilità. Numerose le pagine del programma dedicate aIla
progettazione di un migliore sistema delle imprese, con un occhio di riguardo
alle politiche finanziarie e alla riorganizzazione della macchina
amministrativa.Una volta lanciato “il piano di marketing urbano per il centro
storico e il polo della salute”, Saluppo e i suoi rispolverano delle parole
tanto abusate quanto non capite, come Europa, politiche sportive, giovanili e
culturali. Alla fine, ma non in ultimo, le note dolenti del commercio e
dell’urbanistica. “Ciò che è mancato nella dissennata politica urbanistica che
muove da lontano – commenta il candidato sindaco – è qualsiasi capacità di
equilibrio, di visione integrata, civile, forte della città come polis, luogo
non solo di utenti e consumatori ma, prima di tutto, di cittadini, di ogni età,
a cominciare, però, dal nostro futuro, i giovani. Di fronte a queste macerie, è
difficile ora ‘riprogettare’, ricucire strappi così profondi, perché ciò che
non è stato fatto allora, sarà ben difficile – per ragioni immaginabili –
poterlo fare ora. Tuttavia diciamo: finalmente. Non è una chimera, basta
volerlo. E noi vogliamo dare un segnale concreto e intelligente. La città di
Campobasso dovrebbe investire tutto quanto possibile nell’innovazione e
sviluppo locale per potere uscire da quello stato di agonia nel quale è caduta
da tempo. Per garantire soprattutto ai giovani che vanno formandosi di potere
trovare uno spiraglio occupazione nella propria città e nella propria terra.
Non si può più assistere a quanto accaduto solo nell’ultimissimo periodo: Ente
Fiera, chiuso; Parco Tecnologico e Scientifico, chiuso; Consorzio universitario,
chiuso”. Le altre frecciatine alle passate amministrazioni Saluppo le tiene in
serbo per la presentazione ufficiale del programma fissata per la prossima
settimana.
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