lunedì 10 marzo 2014

GdF ISERNIA:SCOPERTA FALSA CIECA

Campobasso 10 marzo 2014

DENUNCIATA PER TRUFFA AI DANNI DELLO STATO, HA INTASCATO OLTRE 62.000 EURO.

L’attenzione delle Fiamme Gialle di Isernia, da tempo orientata nei confronti dei falsi invalidi, ha fatto si che l’interesse degli investigatori si rivolgesse nei confronti di una donna che da anni percepiva indebitamente pensione per indennità di accompagnamento effettivamente non spettante.
Tali indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Isernia permettevano di scoprire una falsa cieca assoluta la quale ha percepito indebitamente per circa 7 anni l’indennità di accompagnamento prevista dalla Legge nr. 382/70, per complessivi € 62.450,24.
Accertato preliminarmente presso gli uffici dell’Asrem e dell’INPS che si trattasse di un soggetto dichiarato ufficialmente cieco assoluto, ai sensi della Legge 382 del 1970 e della Legge 138 del 2001, i finanzieri hanno iniziato gli accertamenti, mediante appostamenti e pedinamenti da cui è emerso in modo inequivocabile che la persona assumeva atteggiamenti e comportamenti del tutto incompatibili con la sua disabilità.
In particolare, a dispetto della diagnosi medica, la signora si muoveva perfettamente a proprio agio per le vie della città, sia di giorno che di notte, aggirandosi senza alcun bisogno di assistenza o ausilio, necessari per i soggetti non vedenti.
Per varie settimane e in diversi orari della giornata è stata seguita e filmata dagli investigatori che hanno potuto constatare, con stupore, come la "falsa cieca" passeggiava in piena autonomia, tranquillamente e senza incertezze, anche con andatura sostenuta, per le vie cittadine a seguito di una processione religiosa, percorrendo a piedi vari chilometri, effettuando un tragitto comprensivo di salite e discese, di dossi artificiali, transenne, marciapiedi e con una pavimentazione di pavé e lastricato non omogeneamente livellato.
I filmati realizzati dai militari hanno pian piano delineato un mosaico investigativo nel quale si configurano inequivocabili illeciti riconducibili alle ipotesi di truffa ai danni dello Stato con ripercussioni sul bilancio dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, focalizzando un quadro probatorio di assoluta consistenza.
Si evidenzia che la videolesa paventando la presunta disabilità, è riuscita ad ottenere l’impiego presso un ufficio pubblico situato in un comune abruzzese, per cui sono ancora in corso gli accertamenti al fine di appurare la sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge nr. 113 del 1985.
La donna è stata segnalata all'Autorità Giudiziaria del capoluogo Isernino, per le ipotesi delittuose previste e punite dall'articolo 640 del C.P., 2 capoverso, per cui il codice penale prevede la reclusione fino a cinque anni e, gli investigatori, al fine di recuperare all’Erario l'importo complessivo indebitamente percepito, ammontante ad Euro 62.450,24, hanno avanzato richiesta di sequestro per equivalente finalizzato alla confisca dei beni ex art. 322 ter c.p..
Le indagini, dirette dal Procuratore Capo presso il Tribunale di Isernia – Dr. Paolo ALBANO, hanno confermato l’importanza di contrastare le frodi in danno del bilancio nazionale e quindi di tutela della spesa pubblica nazionale, soprattutto in questo particolare momento socio-economico in cui si parla costantemente di spending review.

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