venerdì 21 marzo 2014

MONTAGNIER AL NEUROMED E IN REGIONE MOLISE

Campobasso 21 marzo 2014


Il Premio Nobel ha lodato le strutture dell’IRCCS di Pozzilli
ed ha presentato la collaborazione in Regione


Seconda giornata del Premio Nobel, Luc Montagnier, in Molise. L’illustre virologo francese ha trascorso l’intera mattinata in visita nelle strutture sanitarie dell’IRCCS Neuromed: la clinica e il centro ricerche. Accompagnato dal Direttore Sanitario, dottor Edoardo Romoli, il prof. Montagnier si è soffermato nei diversi reparti dell’ospedale apprezzandone le numerose attrezzature all’avanguardia. “Un ospedale – ha affermato Montagnier nel corso della visita – tecnologicamente avanzato che fa del rapporto con il paziente, e quindi del rapporto umano, l’obiettivo principe della propria attività”. Come ha avuto modo di affermare anche nel corso della conferenza stampa di giovedì, infatti, il professor Montagnier ritiene che la medicina debba essere attivata prediligendo il rapporto medico-paziente, al fine di personalizzare la stessa e supportare la ricerca di nuove e migliori cure.
Successivamente il Premio Nobel si è spostato presso il Centro Ricerche dove, accompagnato dal direttore scientifico prof. Luigi Frati, ha visitato i dipartimenti di ricerca apprezzando, anche qui, l’alta specializzazione tecnologica e scientifica dei laboratori. I ricercatori hanno seguito il Professore illustrando le diverse attività di ricerca in via di sviluppo nonché i risultati attesi dalle stesse.
Nel pomeriggio l’incontro con il Presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, presso il Palazzo della Giunta Regionale, dove Montagnier accompagnato dal Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, ha presentato il progetto di collaborazione di alto valore scientifico. In quell’occasione Montagnier ha affermato quanto il progetto in via di sviluppo con l’IRCCS Neuromed “trasformerà questa piccola Regione in un modello per una nuova ricerca, più efficace per il benessere delle persone. Oggi viviamo molto più a lungo dei nostri predecessori – ha continuato Montagnier – e spesso conviviamo gli ultimi anni con numerose patologie. Io spero di contribuire, con la mia ricerca, ad annullare questo paradosso e spero che anche tutti i cittadini di questa regione possano vivere in salute. Vorrei ringraziare, quindi, per la vicinanza morale di tutta la regione Molise al progetto che stiamo sviluppando con il Neuromed sperando che esso possa espandersi presto su vasta scala”.
Il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, nel ribadire la gratitudine nei confronti del prof. Montagnier ha evidenziato come di “istituire una Fondazione da lui diretta a Pozzilli è motivo di orgoglio non solo per l’intera comunità scientifica del Neuromed ma anche di tutto Molise. Grato al Presidente della Regione, Paolo di laura Frattura, per aver colto con immediatezza l’importanza dell’iniziativa - ha continuato Pietracupa  che ha sottolineato “come sia sufficiente che l’Istituzione sia vicina a chi ha voglia di fare dando semplicemente un contributo di sburocratizzazione e senza alcun impegno di carattere economico. Ben vengano tutti coloro che vorranno essere coinvolti  - ha concluso Pietracupa - purché mettano da parte ogni pregiudizio e abbiano voglia di mettersi in discussione lanciando una sfida basata sulla competizione ed innovazione ad altissimo livello”.

Visita in Regione, Frattura: con una collaborazione di tale levatura costruiamo il diritto alla qualità della vita.
Medicina, ricerca e politica a servizio di una più alta qualità della vita. Questa, la promessa scambiata oggi nella sala giunta di Palazzo Vitale tra il Premio Nobel per la Medicina, il professor Luc Montagnier, e il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. Ad accompagnare nella visita istituzionale a Campobasso l’esimio luminare, il presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. Proprio con la Fondazione di Pozzilli, Luc Montagnier ha scelto di avviare in Molise un progetto multidisciplinare che punta ad aiutare la popolazione a conservare uno stato di salute buono anche in età avanzata.“Come Regione ci auguriamo di poter essere al suo fianco per promuovere una ricerca di qualità nel nostro territorio, con quel sentimento di gratitudine profonda che il Molise, con i suoi contenuti ma pure sospetti casi di affezione da Hiv, sente di doverle tributare, come il resto del mondo, per quanto ha fatto con le sue scoperte nel campo della medicina”, così il caloroso benvenuto del governatore al Premio Nobel, Montagnier.“L’idea di poter godere della sua presenza e della sua collaborazione all’interno di una struttura di eccellenza della nostra regione – ha subito rimarcato Frattura –, ci consente di guardare alla sanità da un’altra prospettiva, ben più importante, come la promozione della qualità che questa regione è in grado di offrire. Ne parliamo oggi, provando a capire che cosa significa qualità, che cosa i tempi di risposta e cosa avvalersi di una collaborazione di tale livello. Ne parliamo superando così la dura polemica che viviamo da tempo legata esclusivamente alla questione dell’offerta sanitaria”.Con una attenta riflessione sul valore della ricerca, dell’innovazione e delle opportunità che proprio la ricerca dà nella cura della malattia e della qualità della vita per il cittadino e il paziente, il presidente Frattura ha garantito l’impegno e l’attenzione della Regione su questi temi. “La cosa straordinaria – ha fatto notare –, sta nel fatto che qui non si chiedono risorse finanziarie, ma attenzione a che la riduzione dei tempi burocratici abbia un riscontro certo. Rispetto a ciò, sento di poter assicurare totale impegno delle nostre Istituzioni perché la sburocratizzazione e lo snellimento di tutte le procedure diventino un dato certo, anche per candidare il nostro Molise a un piccolo modello di riferimento nel rispetto dei tempi”.“In questa regione – ha ricordato ancora il presidente –, c’è una importante banca dati, frutto del validissimo progetto Moli-Sani: potrà essere, in questo processo di costruzione delle opportunità di qualità, un elemento di partenza a dimostrazione che tutto ciò che si fa, ha poi un senso quando si riesce a valorizzarlo”.Impegni, quelli del presidente Frattura, presi in risposta al progetto e al lavoro che Luc Montagnier ha presentato a Palazzo Vitale: “Quello che noi ci accingiamo a fare – ha spiegato il Premio Nobel per la Medicina –, trasformerà questa piccola regione in un modello per una ricerca nuova e più efficace per il benessere delle persone. Lo scopo del progetto cui tengo maggiormente è che questa regione possa vivere più a lungo ma soprattutto meglio: oggi siamo di fronte a un terribile paradosso, viviamo di più ma moriamo male. Ho notato nei piccoli centri che ho visitato una amabilità e una ospitalità che non pensavo di trovare ma principalmente uno spirito di iniziativa finora davvero insospettato. A Pozzilli ho visitato l’ospedale di Neuromed che mi sarebbe stato impossibile immaginare in una comunità così piccola e poco nota, ne sono grato ai dirigenti dell’Istituto e alla Regione Molise”, ha concluso tra gli applausi della sala il professor Montagnier.

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