3° Convegno Itinerante sullo Sport e Turismo.
Questa mattina presso la Sala Stampa “A.
Romita” del Palazzo Vescovile conferenza
stampa presieduta dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo
Bregantini per illustrare il programma del convegno “Educatori nello sport
oggi”.
Il convegno che si svolgerà nelle giornate del 12 e 13 marzo 2014 ,
promosso dall’Ufficio Nazionale per il Turismo e sport della CEI guidato da don Mario Lusek, fa parte del progetto nazionale itinerante “Ci rimettiamo in gioco”, 10 incontri in 10
città per 10 progetti, diversificando la tematica su tre grandi
segmenti del turismo: i pellegrinaggi, il turismo e lo sport.
A Campobasso il
convegno sullo sport è organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Turismo , Sport e Tempo
libero diretta da avv. Mario Ialenti, in collaborazione con Provincia di Campobasso e Regione Molise.
Alla conferenza stampa sono intervenuti i consiglieri
regionali Di Nunzio e Parpiglia, e i
rappresentanti del mondo dello sport e turismo e operatori del settore.
Educatori nello
sport - Identikit e
formazione
Con lo sport
arriviamo ai giovani, con il
Tempo libero alle famiglie, con il Turismo diventiamo i promotori del
Territorio
La
pastorale diocesana per il Turismo, Sport e Tempo libero guidata da Mario
Ialenti promuove ed organizza il convegno Educatori
nello sport che si terrà il 12 e 13 marzo 2014 a
Campobasso presso l’auditorium diocesano Celestino V e l’Hotel Resort Centrum
Palace.
L’iniziativa nasce dall’azione centrale
dell’Ufficio Nazionale per la
Pastorale del Turismo e Sport della CEI che, quest’anno, promuove il terzo convegno itinerante per direttori diocesani e operatori dello
sport e del turismo, dal titolo “Ci
rimettiamo in gioco”, per mettersi cioè in gioco e se necessario imboccare
nuove strade come suggeriscono dalla CEI.
Il programma generale prevede 10 incontri in 10 città per 10
progetti, diversificando i temi su tre grandi
segmenti del turismo: i pellegrinaggi, il turismo e lo sport.
“L’opportunità
di tenere a Campobasso uno dei dieci appuntamenti deve essere per noi motivo di
forte impegno e di condivisione; - come
ha dichiarato Mario Ialenti - possiamo
allargare la nostra rete di relazioni, possiamo far conoscere il nostro
territorio, possiamo porre le condizioni per dare qualche positiva risposta al
mondo dei giovani”. Rivolgendosi al mondo giovanile e partendo dal tema pastorale indicato dall’’Assemblea
generale dei Vescovi su “ Gli Educatori
nella Comunità Cristiana”, il direttore dell’ufficio diocesano per il Turismo ha
puntato dritto alla formazione con l’affermazione che: “ Nel nostro lavoro
quotidiano ci rendiamo sempre più conto che abbiamo bisogno di vecchie e nuove
figure educative per creare alleanze formative volte al bene di tutti. Questa
necessità non è solo delle Parrocchie, ma è di tutti quelli che hanno a cuore
la formazione e la guida dei più giovani
con l’obiettivo di valorizzare e dare attenzione ai Territori, luogo di
confronto e di azione”.
Il progetto, che abbraccia e coinvolge
tre elementi per un’ attività formativa intensa e proficua che non coinvolge
solo il mondo cattolico ma deve vedere tutti impegnati, vedrà il
coinvolgimento di tecnici, dirigenti,
operatori del settore, atleti, sportivi.
Formazione e promozione dunque, sono i due campi di azione concreta
della Chiesa e chiesa locale per dare un
contributo del settore al Belpaese che
dai recenti dati presenta un PIL fermo al 4,1%. E sappiamo dalla
“Country brand index” che studia i brand –Paese che siamo in testa alle loro
classifiche. Il “marchio Italia” è tra i primi per attrazioni culturali, cibo,
shopping. Ma l’ultimo sondaggio sul turismo con
il dossier Unwto (organizzazione mondiale del turismo), l’Italia è tra
il quinto e il sesto posto per numero di flussi turistici, ma per quanto riguarda
l’organizzazione e la competività turistica ci vede al 17esimo posto in Europa
ed al 26esimo nel Mondo.
Dati non confortanti e che di certo devono stimolare
operatori del settore e non, a dare l’attenzione prioritaria al Territorio,
risorsa imprescindibile. Ai piccoli borghi,
alle piccole imprese, alle nuove imprese giovanili di turismo va rivolta
l’attenzione delle Istituzioni locali e di quelle nazionali. Una sterzata
urgente “sfruttando” la creatività di tanti giovani che invece di fuggire con i
loro “cervelli” formati dovrebbero sì operare rispondendo alle esigenze
dei territori. “Ci rimettiamo in gioco” deve essere un percorso per capire le
istanze e capire cosa offre il territorio, per promuovere il territorio e
dare un contributo all’Italia per restituirgli il titolo di “il Paese più bello del mondo”. Con
dieci tappe, dieci progetti, dieci
location.
Le foto della Conferenza stampa di Gino Calabrese
Nessun commento:
Posta un commento