Foto del reporter Gino CALABRESE |
La cerimonia di inaugurazione, soprattutto nell’incerto ed attuale contesto che tutto il sistema universitario italiano si accinge a percorrere, costituisce un evento particolarmente rappresentativo e significativo non solo per la nostra Università, ma riveste anche fondamentale importanza per l’intero tessuto territoriale. E ancor più in quanto avviene a pochi giorni dall’incontro tra il Ministro Maria Chiara Carrozza e i Rettori delle Università Meridionali. Incontro al quale ha preso parte, naturalmente, anche il Rettore Palmieri, che – nel momento del suo intervento – ha inteso illustrare le specificità dell’Ateneo molisano, la sua vocazione regionale ed il rilievo centrale che lo stesso ha per il tessuto sociale ed economico del territorio; e la visita del Procuratore Roberti riafferma proprio tale consapevolezza.
L’Università degli Studi del Molise infatti, soprattutto in questa delicata fase di trasformazioni economiche, culturali, sociali e istituzionali, intende con la Cerimonia di Inaugurazione, sottolineare in particolar modo il ruolo decisivo che hanno proprio le Istituzioni educative ed universitarie nella crescita e nello sviluppo di un Paese, ma anche l’essenziale ruolo della ricerca quale anello di congiunzione tra la produzione del sapere, la società, i giovani e la costruzione di un Paese moderno, innovativo e competitivo.
Il saluto del presidente della Regione Molise,
Paolo di Laura Frattura
Signore
e Signori, illustrissime Autorità civili, militari e religiose, Docenti,
Personale tecnico e amministrativo, Studenti, Ragazzi,
un
primo pensiero, per me doveroso, al Professor Giovanni Cannata, al quale,
ritengo, dobbiamo tutti insieme un sentito ringraziamento, accompagnato dal
nostro applauso, per lo straordinario lavoro portato avanti nel lungo corso del
suo Rettorato.Con
il Professor Cannata avevamo riflettuto assieme sull’Università degli Studi del
Molise per il Molise. E da qui, oggi, voglio ripartire. Dal coinvolgimento e
dalla collaborazione di tutti noi per la crescita di un Ateneo di eccellenze a
servizio del nostro territorio.Il
nostro mandato di amministratori di questa Regione è iniziato con una vena
polemica: vorrei cogliere l’occasione di questa importante giornata per fare
chiarezza.Uno
dei primi atti che il nostro governo ha messo in campo è stata la revoca
dell’Accordo di programma quadro, noto come “Conoscere per competere”. Un Apq
che vedeva impegnata la Regione Molise per oltre 22 milioni di euro per
progetti di ricerca e interventi di edilizia.Rispetto
a una scelta obbligata, che abbiamo dovuto affrontare, in virtù di tutta una
serie di vicende, abbiamo contestualmente però preso l’impegno, già
formalizzato con un primo atto deliberativo, di supportare i progetti di
ricerca. Pensiamo a quei progetti di ricerca che contemplino il coinvolgimento
del nostro territorio e delle nostre imprese, proprio perché insieme
all’Università si possa costruire quel modello in grado di tenere a riferimento
cittadini, territorio e imprese, quali protagonisti del processo di sviluppo
cui tutti noi dobbiamo lavorare.Se,
dunque, da una parte c’è stata una revoca di quell’Accordo di programma quadro,
dall’altra, con un obiettivo chiaro e comune, abbiamo avviato il percorso di
coinvolgimento anche del Ministero dell’istruzione, università e ricerca e del
Ministero dello sviluppo economico, in maniera tale che ciascuno, con alto
senso di responsabilità, contribuisca e partecipi a ricostituire la dotazione
finanziaria necessaria affinché progetti di ricerca possano dare effettivo riscontro
alle aspettative dei giovani, dei cittadini e delle imprese del Molise.Non
ci appassiona l’unico parametro degli iscritti alle Facoltà della nostra
Università. Ci appassiona, invece, il ragionamento che i piccoli Atenei, tutti
insieme, hanno messo in campo nei confronti del Governo perché elementi diversi
possano fare la differenza e qualificare le scelte che l’Esecutivo nazionale
deve compiere in funzione della realtà e dell’arricchimento che ciascuna delle
piccole Università è in grado di svolgere con il proprio ruolo all’interno dei
propri territori. Questo è un sistema che ha visto immediatamente coinvolte
anche tutte le Regioni che hanno aderito all’invito dei Rettori, cercando di
sostenere, anche con il Governo, un impegno concreto perché piccole realtà
significhino comunque quell’attenzione diversa alla quale noi richiamiamo i
nostri più alti Amministratori.Durante
la campagna elettorale, avevamo assunto con serietà un impegno con gli Studenti.
Quest’impegno passa attraverso una presenza puntuale e precisa nel percorso di
accompagnamento allo Studio. E così, per cominciare, il tema delle borse di
studio: un tema che ci vede prontamente accanto agli Studenti. Da subito
abbiamo stanziato 350 mila euro nel Bilancio regionale 2014 perché le borse di
studio siano il segnale della vicinanza senza filtri della Regione agli
Studenti.Abbiamo
parlato delle tasse universitarie: purtroppo, non è competenza della Regione
entrare nello specifico della definizione di tali tasse. Anche su questo tema
ci siamo posti il problema e sicuramente con il Rettore riusciremo a
ricostruire una più attenta vicinanza delle Istituzioni, tenendo presente che
il parametro della fascia reddituale deve essere il parametro che fa la
differenza in termini di tassazione.Ci
siamo interessati con gli Studenti all’Ente per il diritto allo studio
universitario del Molise: abbiamo chiesto, e lo facciamo ancora una volta oggi
al Magnifico Rettore, che l’Esu trovi accoglienza all’interno dell’Università.
Perché è all’interno dell’Università che avremo la possibilità di definire
ulteriori risparmi nell’economia della gestione dell’Ente. È all’interno
dell’Università che l’Esu si farà più vicino e partecipato per quei condivisi
obiettivi che Università ed Esu porteranno insieme a compimento.Anche
la riorganizzazione territoriale del nostro Ateneo è una questione dirimente
per noi. Su quest’aspetto ci siamo, ci siamo non solo con le risorse, ma anche
mettendo a disposizione immobili per garantire contenitori sicuri e contenuti
di qualità ed eccellenza.La
nostra economia gira attorno al terziario avanzato, oltre il 65 percento del
Pil regionale dipende dal terziario avanzato con riferimenti diretti alla
pubblica amministrazione. Gran parte di questo lo svolge la sanità. E allora il
tema nel quale tutti siamo coinvolti è proprio la riorganizzazione del servizio
sanitario molisano.Professor
Palmieri, Gimmi, mi permetto di dire questa mattina, augurandoTi buon lavoro con
un sentito e caldo in bocca al lupo per il Tuo mandato, insieme ridefiniremo
l’offerta sanitaria, in particolare nel capoluogo di Regione, attraverso un
coinvolgimento diretto dell’ospedale Cardarelli, con la facoltà di Medicina
dell’Università degli Studi del Molise e la Fondazione Giovanni Paolo II.
Insieme offriremo il significato della qualità della presenza del docente che sia
in grado di invertire la tendenza della mobilità, da passiva in attiva, dei
nostri pazienti.Su
tutto questo la Regione c’è e ci sarà durante tutto il mandato del nuovo
Rettore. Ci sarà al fianco anche del Personale tecnico e amministrativo,
convinti che soltanto insieme, per la piccola realtà che siamo, per i piccoli
numeri che esprimiamo, invertiremo quella rotta che oggi non ci soddisfa.Buon
lavoro, in bocca al lupo e che sia, questa prima uscita in occasione dell’Inaugurazione
del nuovo Anno Accademico, foriera di tanti successi per l’Università degli
Studi del Molise e per la nostra regione.
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