E' stato aggiornato a
lunedi prossimo, 23 dicembre, alle ore 11,00, il Consiglio regionale del
Molise, riunitosi nella giornata di oggi, 17 dicembre, sotto la presidenza di
Vincenzo Niro, per esaminare un ordine del giorno contenente 34 punti.
I lavori si sono conclusi
poco dopo le ore 20,00 con l'approvazione, alla UNANIMITA', della proposta di
legge regionale n.22, di iniziativa della Giunta Regionale, concernente:
“Modifica dell'articolo 18 della legge regionale 27 maggio 2005 , n.24 (Nuova
disciplina della raccolta, della coltivazione e della commercializzazione dei
tartufi)”. Sul punto ha relazionato il consigliere Di Nunzio che ha spiegato
come le modifiche riguardano un aspetto di natura tecnica, a causa di un
errore.
Ma sono stati la proposta
di legge n.47, di iniziativa dei consiglieri di Laura Frattura e Niro,
concernente “Norme urgenti per l'ulteriore riduzione dei costi della politica”
e il “Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni
scolastiche per gli anni scolastici 2014-16” ad impegnare i consiglieri per quasi
l'intera giornata.
Dopo le consuete
comunicazioni da parte del Presidente Niro, la seduta si è aperta con una
richiesta, votata favorevolmente dall'aula, (si è astenuto il consigliere
Romagnuolo) del Presidente della prima Commissione consiliare, Totaro, di
sospendere i lavori per consentire alla commissione di riunirsi ed esprimere il
proprio parere sulla proposta di legge di “riduzione dei costi della politica”.
La consigliera Lattanzio,
a sua volta, ha chiesto al Presidente della commissione di esaminare anche la sua proposta di legge, avente lo
stesso oggetto.
“L'obiettivo complessivo –
ha esordito Lattanzio – è quello di far rientrare le spese correnti in una
situazione di piena e certa sostenibilità, in funzione del ripristino di un
equilibrio effettivo, sostanziale e durevole del bilancio regionale. La proposta di legge – ha proseguito
Lattanzio – si compone di quattro articoli: all'articolo uno viene disposta la
abrogazione della intera disciplina concernente il fondo per le collaborazioni
personali; all'articolo due, abrogativo dell'ufficio del difensore civico, si
rappresenta che, in tempi brevi, si procederà a una predisposizione di apposita
misura legislativa, istitutiva del ^garante dei diritti umani^, organo di
garanzia che andrà ad unire e rafforzare le azioni dei garanti della infanzia e
dei detenuti, nonché quelle dello stesso difensore civico; l'articolo tre,
modificando ulteriormente la legge regionale 20 del 1991 (norme in materia di
funzionamento e di assegnazione di personale ai Gruppi Consiliari), introduce
la previsione secondo cui, qualora il gruppo misto sia composto da un solo
consigliere, il contributo per le spese di funzionamento non viene totalmente
negato, come è ora secondo la norma vigente, ma viene ridotto al 50 per cento
e, al contempo, viene ridotto in pari misura il contributo per le spese
relative al personale di collaborazione assunto dall'esterno; l'articolo
quattro interviene sulla legge regionale 15/91apportando delle modifiche, a
parità di finanziamento, a supporto delle segreterie particolari, contemplando
l'assegnazione di incarichi a professionisti regolarmente iscritti all'albo”.
Ha fatto seguito il
dibattito che ha visto il contributo dei consiglieri Monaco, Federico,
Cavaliere, Fusco Perrella, Romagnuolo, Manzo e Di Nunzio, anche attraverso la
presentazione di emendamenti. Tutti, con accenti diversi, hanno evidenziato
come finalmente si sia giunti al capolinea per un provvedimento tanto atteso e
per il quale c'è stato, come ha sostenuto la Fusco Perrella , “un
vero linciaggio mediatico che non ha fatto bene a nessuno”.
E' quindi intervenuto il
Presidente della Giunta, Frattura, che ha affermato come il conseguimento
dell'obiettivo sia “una vittoria di questo Consiglio. Democraticamente
arriviamo alla riduzione di questi ulteriore
costi della politica. Siamo stati coerenti nelle dichiarazioni e nei
fatti. Per quel che concerne l'eliminazione del difensore civico, entro
quindici giorni faremo la proposta per il difensore unico. Per le indennità il
Molise è la terza Regione più virtuosa e siamo pronti a recepire ogni ulteriore
indicazione che ci dovesse pervenire dal
Governo. Devo dire che i costi della politica non devono fare
riferimento solo alle indennità, ma anche alla efficienza e funzionalità della
macchina amministrativa”.
Dopo una nuova breve
sospensione, alle ore 17,00 si è passati all'esame degli emendamenti (cinque in
totale, tre del movimento cinque stelle, uno ritirato e due respinti; uno dei
consiglieri Cavaliere e Romagnuolo, ritirato; uno del consigliere Monaco,
ritirato), prima di procedere alla votazione della intera proposta di legge,
che ha avuto la UNANIMITA'
dei consensi, così come aveva auspicato il Governatore, anche per “riavvicinare
le istituzioni ai cittadini”.
Votato alla UNANIMITA'
anche un ordine del giorno collegato alla proposta di legge (con parere
favorevole del vice presidente Petraroia, a nome dell'esecutivo), presentato
dai consiglieri Nunzia Lattanzio e Fusco Perrella, per impegnare “il Presidente
della Giunta Regionale a predisporre, nella programmazione annuale, interventi
a favore delle Politiche dell'Infanzia e Giovanili”.
Si è quindi, proceduto con
il piano regionale di dimensionamento della rete scolastica, formulato dalla
Giunta su indicazioni delle Province di Campobasso e Isernia, con la relazione
introduttiva tenuta dal consigliere Ioffredi.
“Il Piano regionale di
dimensionamento della rete delle Istituzioni scolastiche – ha detto Ioffredi –
rappresenta uno strumento fondamentale per il funzionamento del sistema
scolastico, sia sotto l'aspetto della qualità dell'offerta formativa sia per la
ottimizzazione delle risorse umane ed economiche. La Regione Molise è
rimasta l'unica a non aver adottato l'atto di programmazione della propria rete
scolastica in conformità con i nuovi criteri e parametri fissati dalla legge,
lasciando la scuola in un grave stato di disordine e precarietà. A gennaio 2014
(il piano deve essere approvato entro il 31 dicembre 2013 ) si apriranno le
iscrizioni per il prossimo anno ed alle scuole, già impegnate nelle attività di
orientamento, è giusto dare immediate certezze. A voi colleghi consiglieri – ha
concluso Ioffredi – rivolgo un forte appello ad approvare il piano con un gesto
di responsabilità che è necessario alla collettività molisana”.
Anche per questo provvedimento deliberativo ci
sono stati sei emendamenti (uno del consigliere Cotugno, per la città di
Isernia, accolto; due dei consiglieri di opposizione con primo firmatario Sabusco,
per l'istituto Agrario di Larino e per la città di Campobasso, respinti; tre
del consigliere Monaco, uno per Palata, respinto, due per Campomarino, uno respinto, e uno per
Termoli-Campomarino, accolto). I consiglieri Manzo, Romagnuolo, Fusco, Sabusco
hanno animato il dibattito cercando di far valere le proprie ragioni in
relazione alle proprie richieste. Il vice presidente, Petraroia, a nome
dell'esecutivo, ha manifestato apprezzamento per il lavoro della commissione,
manifestando, altresì, perplessità per il piano, ma – ha detto – “non si può
andare a Roma senza alcun piano. Non è bello. Eventuali interventi li faremo
quando ci dedicheremo alla legge regionale sull'istruzione”.
Esaurita la discussione e
la votazione degli emendamenti si è proceduto alla votazione del piano, con le
modifiche, che ha ottenuto solo i voti favorevoli della MAGGIORANZA e
l'astensione del consigliere Fusco Perrella.
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