A nome dell’Amministrazione
provinciale di Campobasso è mio dovere ed onore augurare serenità e ogni bene
per il Santo Natale e per l’anno a venire. Facendo una riflessione come è
giusto che sia, ritengo questo sia stato un anno profondamente negativo per le
istituzioni in senso generale. Da una parte abbiamo assistito a vibranti
proteste della gente sul ruolo della gestione della cosa pubblica, sulla casta,
sulle spese della politica in senso stretto, dall’altra a numerosi indagini
della Magistratura sui fondi di alcuni partiti, dall’altra ancora politici
accusati, indagati ed in qualche caso anche condannati per reati riconducibili
alla gestione della cosa pubblica o a fatti inerenti la loro vita privata. Un
anno dove non sono mancati problemi istituzionali annoverabili ai cambi di
maggioranza, a cambio di governi; un anno dove non sono mancate calamità
naturali e vicende tragiche legate alle missioni dei militari all’estero. Un
2013 all’insegna della crisi, con bilanci in rosso per tante aziende, partite
Iva che chiudono, con servizi a rischio e difficoltà per noi politici nel dare
risposte concrete. Ebbene, una situazione difficile anche in Molise, non solo
su scala nazionale, un momento dove io per primo tutti i giorni mi sforzo di
dare il meglio di me, ma a tal riguardo non ho molto da rimproverarmi. Proprio
in periferia riusciamo ancora a lottare con le poche armi che abbiamo, con la
dignità e la voglia di riuscire a portare a casa risultati lusinghieri. Come
Provincia di Campobasso abbiamo vissuto attimi infausti, siamo alle prese con
problemi quotidiani, abbiamo dovuto far fronte all’impossibile con pochissime
risorse. Eppure non ci siamo arresi e non lo faremo nemmeno per il prossimo
anno. Per questi motivi, nonostante il futuro non sembri roseo, io continuo a
sperare nell’ottimismo e a contare nella mia buona volontà. Mi auguro che il
2014 ci dia una ripresa economica, speranza e una classe di governo più
illuminata. Mi auguro che anche i cittadini siano più comprensivi e che non
cerchino l’impossibile da noi amministratori locali.
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