“MANCANO 1,5 MILIARDI. SERVIZI A RISCHIO, GOVERNO INTERVENGA”
“C’è un buco di 1 miliardo e mezzo di euro che
nel 2014 si registrerebbe nelle casse
dei Comuni, se la service tax
rimanesse allo stato attuale. Questo significa che i Comuni, e quindi milioni
di persone e di famiglie, subirebbero la riduzione
di risorse e dunque dei servizi,
per circa 1 miliardo e mezzo di euro. E’ inaccettabile”.
Lo ha affermato con durezza e decisione Micaela
Fanelli al termine dell’Ufficio di
Presidenza nazionale ANCI che si è tenuto a Roma, alla luce della Legge
di Stabilità che sta uscendo dall'esame della Camera.
“Manca 1,5 miliardo di euro – ha
spiegato Fanelli, delegata ANCI alle Politiche comunitarie e Piani di sviluppo
- per
garantire ai Comuni la copertura delle risorse analoghe al 2013 e le
detrazioni. Per coprire il taglio, si dovranno
realizzare infatti ulteriori servizi in meno ai cittadini già ridotti al
minimo. Le conseguenze sui servizi
sociali non sono più accettabili!”.
Fanelli ha partecipato attivamente e con
determinazione all’Ufficio di Presidenza di Roma insieme al presidente Fassino,
portando in evidenza i rischi immediati cui vanno incontro i Comuni e di
riflesso i cittadini. “Da sindaco e a
nome di tutti i sindaci – ha sottolineato - esprimo profondo disagio.
E’ impensabile che le logiche politiche
nazionali prevalgono sugli interessi dei Comuni”.
La delegata ANCI ha chiesto con urgenza al
Governo e ai gruppi parlamentari di “affrontare questo serissimo problema con
determinazione, perché se non
venisse risolto i Comuni italiani
avrebbero enormi difficoltà a redigere il bilancio e quindi a garantire i servizi ai cittadini. Invitiamo
con serietà e decisione il Governo – ha
concluso Fanelli - a varare con tempestività un provvedimento correttivo, così da assicurare ai Comuni le entrate necessarie”.
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