PROROGATA AL 31-12-2015 LA
LEGGE SUL C.D. “PIANO CASA”
VOTATO ALLA UNANIMITA’ UN ORDINE DEL GIORNO SULLA “SALVAGUARDIA
DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA”
Si è concluso poco prima delle ore 19,00 il Consiglio
Regionale del Molise, tornato a riunirsi nella giornata di oggi, 10 dicembre
2013, con una doppia seduta, mattutina e pomeridiana.
I lavori sono stati chiusi dal Presidente, Vincenzo Niro,
dopo una ampia e appassionata discussione su un ordine del giorno concernente
la “Salvaguardia dei diritti dell’infanzia e dall’adolescenza nelle Regioni
Italiane”, che ha interessato la riunione del pomeriggio, monotematica,
sull’argomento.
E’ stata la
Conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali, sollecitata
dall’associazione onlus “Save the children”, nel corso di un incontro tenutosi
agli inizi del mese di ottobre ad Assisi, a suggerire di promuovere una seduta
monotematica dei consigli regionali per discutere sulla salvaguardia dei
diritti della infanzia e dell’adolescenza.
Il Presidente del Consiglio, Niro, non ha atteso molto ed ha
convocato l’assise per dibattere sulla problematica alla quale
hanno dato il proprio significativo
contributo i consiglieri Fusco Perrella, Nunzia Lattanzio, Patrizia
Manzo, Nico Ioffredi, Domenico Di Nunzio, Antonio Federico, Carmelo Parpiglia e
il vice presidente della Giunta, Michele Petraroia. Ognuno, con sfumature
diverse e con riferimenti alla realtà locale,
ha posto l’accento sugli inviolabili diritti dei più piccoli che,
spesso, però, vengono sistematicamente e irrimediabilmente disattesi.
Di sicuro interesse anche la relazione, acquisita agli atti,
del Tutore pubblico dei minori del Molise, Erminia Gatti, al quale tutore, tra
le altre funzioni, spetta quella di vigilare sulla applicazione nel territorio
regionale della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989.
“Nonostante gli sforzi effettuati dalla Regione Molise – si
legge tra l’altro nella relazione dell’avv. Gatti – per incentivare la
diffusione dei servizi per la prima infanzia, il sistema rimane piuttosto
fragile e la maggior parte dei servizi attivi si limitano a sezioni primavera
dedicate ad una diversa fascia di età (24-36 mesi)”.
L’ordine del giorno è stato votato alla UNANIMITA’.
Con esso si impegnano il Presidente e la
Giunta regionale
1)-a che le norme, le politiche e le prassi regionali diano
piena attuazione ai principi della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza;
2)-a sostenere programmi e progetti volti a proteggere e
tutelare i minori a rischio nella Regione, in particolare con riferimento al
contrasto alla povertà minorile, alla prevenzione della dispersione scolastica,
all’educazione dei giovani ed al corretto uso delle nuove tecnologie;
3)-a promuovere politiche di contrasto alla pedo-pornografia
ed allo sfruttamento del lavoro minorile;
4)-a promuovere misure di contrasto all’incremento della
povertà minorile;
5)-ad affrontare la criticità dei minori stranieri non
accompagnati cui è necessario garantire tutela nel quadro dei diritti
fondamentali e non agire solo in una prospettiva emergenziale;
6)-a promuovere la definizione dei livelli essenziali delle
prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (LEP) al fine di rendere
concreti i diritti sociali e civili di tutti i bambini adolescenti presenti nel
territorio.
In mattinata il Consiglio, dopo le rituali comunicazioni all’aula
da parte del Presidente, Vincenzo Niro, tra cui quella riguardante la
presentazione della proposta di legge di iniziativa sua e del presidente della giunta Di Laura
Frattura concernente “Norme urgenti per l’ulteriore riduzione dei costi della
politica”, in apertura si è occupato del primo punto in agenda, riguardante la
proposta di legge regionale n.37, di iniziativa del consigliere Cavaliere sulla
proroga della legge regionale n.30 del’11 dicembre 2009 cosiddetta “Piano Casa”.
Sul provvedimento ha relazionato il consigliere Cotugno che
ha evidenziato come la proposta di legge sia finalizzata, principalmente, ad
introdurre una proroga dei termini di scadenza (al 31-12-2015) previsti dalla
legge regionale n.30 “Intervento regionale straordinario volto a rilanciare il
settore edilizio, a promuovere le tecniche di bioedilizia e l’utilizzo di fonti
di energia alternativa e rinnovabili, nonché a sostenere l’edilizia sociale da
destinare alle categorie svantaggiate e l’edilizia scolastica”, conosciuta come
“Piano casa”.
“Dal 2009 –ha detto Cotugno –in soli tre anni il settore
delle costruzioni in Molise ha subito una drastica riduzione in termini di
posti di lavoro, di imprese cancellate o fallite, e di una riduzione del monte
salario, che non ha precedenti nella storia recente; infatti i posti di lavoro
persi sono circa 4000, mentre oltre 500 imprese hanno chiuso i battenti, con
una drammatica ricaduta sul territorio. Riteniamo di presentare questa proposta
al fine di prorogare al 31 dicembre 2015 le misure straordinarie previste dalla
normativa vigente, nata per assicurare il sostegno del settore edilizio,
attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa, per
preservare, mantenere, ricostruire il patrimonio edilizio esistente, la
sicurezza sismica dei fabbricati e la prestazione energetica. Obiettivi, che
sono attuali e che, con questa proposta di legge, si ritiene di dare sostegno e
rilancio all’intero comparto – ha concluso Cotugno”.
Dopo gli interventi del presentatore della proposta, Nicola
Cavaliere, e dei consiglieri Ciocca, Romagnuolo, Federico, e dell’assessore ai
Lavori Pubblici, Nagni, la proposta di prorogare il termine della scadenza al
31 dicembre 2015, è stata votata alla UNANIMITA’.
Ha quindi preso la parola il Presidente Frattura per
chiedere la procedura d’urgenza per la discussione di una proposta di legge
presentata unitamente al presidente del Consiglio, Niro, inerente “Norme
urgenti per l’ulteriore riduzione dei costi della politica”. Nella stessa si
prospetta l’abrogazione del fondo per le collaborazioni personali (art.7); un
prelievo temporaneo sui vitalizi; la regolamentazione del gruppo misto. La
procedura d’urgenza è stata votata alla UNANIMITA’.
Soddisfatto il presidente Frattura che, dopo aver ringraziato l’aula, ha dichiarato di sperare
che la stessa legge possa essere approvata nella prossima seduta, così come
l’altra proposta di legge che prevede la cancellazione dell’Agenzia Molise
Lavoro, ferma in commissione da alcuni mesi.
In risposta al Presidente Frattura, il presidente della
prima commissione Totaro ha promesso l’iscrizione urgente in commissione della
proposta e che, per quel che concerne la proposta di legge per l’Agenzia Molise
Lavoro, la stessa non è passata solo perché nell’ultima riunione è mancato il
numero legale.
A questo punto il Presidente Niro ha letto un ordine del
giorno presentato dai consiglieri Di Nunzio e Parpiglia e proposto dalla
Federazione Regionale Coldiretti Molise finalizzato alla condivisione da parte
della Regione dell’azione di Coldiretti a tutela del “Made in Italy”
agroalimentare. Con esso si impegnano il presidente della giunta e l’assessore
all’agricoltura ad intraprendere iniziative per, tra l’altro, “sollecitare il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali e il Ministro della salute al fine di
assicurare il rispetto, da parte della Commissione europea, del termine del 13
dicembre 2013, imposto dal regolamento per l’attuazione dell’obbligo di
indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza con riferimento
alle carni suine” e per “ottenere esaustive informazioni anche al fine di
valutare possibili azioni legali a tutela dell’immagine della Regione il cui
improprio utilizzo è foriero di danni al sistema produttivo ed occupazionale
regionale”.
Sia la immediata iscrizione che la discussione sono state
votate alla UNANIMITA’. Successivamente, con la illustrazione del consigliere
Di Nunzio e dopo gli interventi dei consiglieri Romagnuolo, Lattanzio e Manzo,
l’ordine del giorno è stato approvato con voto UNANIME.
Prima di questo ordine del giorno, ne è stato approvato un
altro, anch’esso alla UNANIMITA’, a firma dei consiglieri Federico e Manzo, con
il quale si “chiede al Presidente della Giunta regionale e all’esecutivo
regionale un intervento riorganizzativo dell’amministrazione regionale anche in
attuazione delle disposizioni del decreto – legge n.101 del 2013” .
Con tale decreto – ha detto Federico “il Governo nazionale,
consente, nei casi di dichiarazione di eccedenza di personale, ai dipendenti
della Pubblica Amministrazione, nel caso, funzionari e dirigenti della Regione
Molise, che risultino di ruolo ed in possesso dei requisiti anagrafici e
contributivi di andare in pensione”.
In pratica Federico ha chiesto alla Regione di approfittare
della normativa per esaminare la possibilità di effettuare una “spending
rewiev” pensionando personale regionale che ha i requisiti.
Sull’ordine del giorno ha preso la parola il vice presidente
della Giunta, Petraroia, che ha sostenuto come l’amministrazione regionale si
sia già attivata in proposito.
Sono intervenuti, altresì, i consiglieri Fusco Perrella
“condivido l’ordine del giorno e vorrei conoscere dal presidente Frattura
l’esito dell’incontro avuto con il personale delle Comunità Montane” ,
Cavaliere “invito il consigliere Federico ad inserire nell’ordine del giorno
anche il personale delle Comunità Montane e delle strutture sanitarie” ,
Romagnuolo, con la dichiarazione di voto “occorre provvedere anche in merito al
personale delle Comunità Montane” e il presidente Frattura che ha ribadito, come “è intenzione del governo regionale dare
seguito alla opportunità offerta dal decreto 101. Dobbiamo solo decidere – ha
detto il Governatore - se farlo prima o dopo la riorganizzazione del personale
già avviata. Estenderemo il decreto 101 anche alle Comunità Montane”.
Con le modifiche proposte dal consigliere Cavaliere,
raccolte dai presentatori dell’ordine del giorno, Federico e Manzo, l’aula ha
approvato alla UNANIMITA’.
A questo punto il presidente Niro ha abbandonato l’aula per
precedenti impegni istituzionali, lasciando condurre i lavori al vice presidente,
Cristiano Di Pietro, che ha messo subito a votazione una richiesta del
consigliere Romagnuolo tesa ad uniformare il punto 2 (sua interrogazione) e il
punto 4 (interrogazione dei consiglieri Federico e Manzo) in agenda,
riguardanti il “Progetto Granarolo Gran Manze”. Richiesta accolta alla
UNANIMITA’.
Il consigliere Romagnuolo ha quindi illustrato la sua
interrogazione, a cui ha fatto seguito l’intervento della consigliera Manzo.
Entrambi hanno chiesto di conoscere nei dettagli quale sarà l’impatto sociale, economico,
ambientale ed occupazionale del progetto, per la nostra realtà regionale, e se la Granarolo è veramente
interessata alla filiera avicola molisana e in che termini.
Ad entrambi ha risposto l’assessore Facciolla affermando che
l’intenzione del governo regionale la si
conosce da tempo e che comunque “quando ci sarà il progetto esecutivo lo si
valuterà attentamente. Allo stato il comportamento della giunta è di estrema
cautela”.
Parzialmente soddisfatto il consigliere Romagnuolo,
completamente insoddisfatta il consigliere Manzo, non convinti della risposta
dell’esponente dell’esecutivo.
Ha concluso gli interventi, dopo una breve replica di
Romagnuolo e Manzo, il presidente Frattura.
“Abbiamo di fronte una proposta di investimento – ha esordito
– e abbiamo espresso parere favorevole
perché essa è in linea con il nostro indirizzo programmatico. In ogni
caso anche noi aspettiamo delle risposte, ivi compresa la messa in sicurezza
del territorio. Oggi non siamo in condizione di individuare neppure il sito. Il
confronto corretto ci consentirà di affrontare l’argomento con serenità e sarà
il Consiglio, comunque, ad esprimersi sulla vicenda”.
A conclusione dei lavori il presidente Niro ha fatto
osservare un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Nelson Mandela.
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